Concessioni portuali,
direttiva Delrio (tirata d’orecchie all’Autorità Agenzia Regolazione Trasporti ?)
ROMA – È da tempo
che la crescita esponenziale delle Agenzie di regolazione viene vista con
crescente preoccupazione dagli operatori.
E nello stesso tempo, c’è chi lamenta
che il tradizionale, storico referente, ovvero il ministero (nella fattispecie,
il ministero delle Infrastrutture e trasporti) è stato di fatto depotenziato,
con la riduzione del personale anche di vertice e la cessione di competenze
all’esterno: tavoli di concertazione gestiti da altri, esperti, Agenzie.
La
pretesa dell’Agenzia di regolazione dei Trasporti (AR) di farsi mantenere dai
settori della logistica che deve regolare (con un budget che sfiorerebbe i 20
milioni all’anno) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E il
ministro Graziano Delrio, che aveva promesso di intervenire nei limiti delle
proprie possibilità nel recente incontro con i presidenti delle AdSP, adesso ha
predisposto una direttiva che dicono sia stata inserita all’ultimo tuffo nel
testo dei “correttivi” della Riforma, testo già firmato dal presidente della
Repubblica ma non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Circolerebbe tra gli addetti ai lavori una
bozza del testo della direttiva Delrio in merito: che a quanto si dice,
rispetta le attribuzioni dell’Agenzia Regolazione Trasporti ma in termini diplomatici quanto basta
richiamerebbe anche quest’ultima a non gravare sui “controllati” e in
particolare sulle concessioni. Quello che un po’ tutte le organizzazioni di
categoria, a partire da Confetra (vedi anche il Quaderno abbinato a questo
giornale) hanno sollecitato e sollecitano. Nella speranza che il problema si
risolva con una direttiva: che come tutti sanno, non ha la forza di legge ma
dovrebbe far capire a chi intende capire.
: passaggi segnalati da FAQTRIESTE
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