mercoledì 27 settembre 2017

RIFORMA BIS - NON E' MAI TROPPO TARDI

Intervento sulla riforma

La riforma della riforma portuale è passata. E i politici sembrano fuori dai comitati di gestione.

NON E' MAI TROPPO TARDI - TV ANNI '60
Eppure il testo dovrà ancora subire alcuni passaggi. E pur essendo forse ormai un po’ tardi sul piano politico, non è mai tardi per riflettere ancora sul significato e agli obiettivi della partecipazione dei territori ai comitati di gestione.

Le AdSP certamente hanno alcuni tratti e funzioni tipici delle “autorità indipendenti”, per le quali è necessaria la prevalenza delle competenze tecniche e di un elevato grado di indipendenza dalla politica.

Ma dall’altro lato è vero che il legame coi territori (importante per i temi relativi allo sviluppo economico e degli assetti urbanistici e di collegamento con le reti terrestri) obbliga a considerare necessario una forte connessione con i centri delle decisioni del territorio.


Perché trincerarsi dietro ad astrazioni idealistiche? Livorno o non Livorno, Trieste o non Trieste, l’idea di una partecipazione diretta dei vertici o comunque dei rappresentanti politici delle autorità locali non è priori assurda; anzi, è ragionevole, perché legittima una necessità reale di “legame” fra porto e territorio.
Dovremmo peraltro ricordare che gli aspetti di “autonomia” e “tecnicità” delle AdSP sono già garantiti dal fatto che i vertici e la struttura delle AdSP sono già di per sé eminentemente tecniche.

Lasciando la legittima libertà di “partecipazione” anche al politico, basterebbe semplicemente affermare con chiarezza (e su questo una maggior precisione forse potrebbe essere utile, anche se a ben vedere sembra già chiaro) che il ruolo che i rappresentanti del territorio possono legittimamente svolgere nell’ambito del comitato di gestione è intervenire in materie e documenti – del resto definiti da coerente ordini del giorno - che hanno conseguenze sull’assetto e l’economia del territorio, non su aspetti che ineriscono, ad esempio, la gestione interna dell’AdSP o funzioni tipicamente “regolatorie” del mercato portuale.

Richiamare invece, come fatto, i principi della norma sulla nomina dei presidenti, sembra peraltro veramente inutile anche per quel che concerne l’obiettivo dell’”allontanamento della politica”: si crede veramente che nomine di questo tipo (peraltro gratuite!) garantirebbero indipendenza e “tecnicità” indicati dagli enti locali?

Peraltro, in questo modo si rischia di ricadere in un ulteriore dubbio di fondo, vale a dire: “chi giudicherà alla fine cos’è una adeguata competenza tecnica ” (i TAR? Su ricorso dei presidenti insoddisfatti? O di altri soggetti potenzialmente danneggiati?).

Senza contare che l’applicazione della norma “cooptata” da quella disegnata per presidenti, sic e simpliciter decapiterebbe – per motivi di ineleggibilità legata a recente attività di amministratori politici - alcuni attuali presidenti di AdSP.

Se non si volesse praticare la soluzione più ragionevole, di lasciare la politica nei comitati, una soluzione alternativa, più tecnicistica, ma molto meno ambigua, rispetto a quella delle “nomine libere” al di fuori della politica”, potrebbe essere quella di ammettere nel comitato di gestione rappresentanti tecnici selezionati esclusivamente all’interno della pianta organica della macchina amministrativa (es. direttori regionali delle aree trasporti o urbanistica; dirigenti comunali della aree urbanistica o economia, ecc.).

Si potrebbe immaginare addirittura che a seconda delle riunioni del comitato di gestione, possano essere delegati anche figure diverse, purché provenienti dalla macchina amministrativa.
Sarebbe un modo per tenere fuori “il politico”, permettendo però, in modo legittimo, che attraverso il canale interno politico-amministrativo dell’ente locale, passino legittimamente le indicazioni del potere politico ma attraverso il sistema tecnico dell’ente locale.


Siamo ancora in tempo per evitare, “in zona Cesarini”, che la politica, per fare politica, usi la scusa di lasciare fuori la politica dai porti, per farla entrare ancora di più facendo finta che non vi entri. L’unico risultato che si è raggiunto è tener lontana la politica: non dai porti ma dalla gente.  

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