Addetti
ai lavori, operatori, analisti e osservatori spesso si concentrano
sulle classifiche tra i porti, ossessionati dai volumi, dai record,
dalle performance.
Il
risultato è un ordine del discorso che crea il più delle volte
confusione ai non addetti, che alimenta una competizione fittizia tra
ego delle città portuali, e che distoglie lo sguardo sia sulla
realtà dei fatti che sulle esternalità negative di queste
dinamiche.
In
questo articolo si cerca di affrontare il problema dei costi sociali
dell'industria globale del container, tracciando in breve la storia
del villaggio di Doel, in procinto di sparire dalla cartina
geografica a causa dell'espansione del porto di Anversa. Le
informazioni sono state tratte da un'intervista realizzata ad Anversa
a un'attivista ed (ex) abitante di Doel.
Saluti
Andrea Bottalico
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