venerdì 25 agosto 2017

MOLO VII : LA LETTERA DEI LAVORATORI PORTUALI ALL'AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE

COMPLETA LA NOTIZIA Di seguito il testo della lettera - firmata da circa 100 lavoratori portuali - che è stata consegnata una decina di giorni fa all'Autorità Portuale. Per comprendere al meglio il testo chi legge dovrebbe tener presente che l'acronimo CPM - Compagnia Portuale Monfalcone - è un articolo 16 e non è l'erede della Compagnia Portuale comunemente intesa. Dall'agosto 2008 è controllata dal Gruppo TO Delta SpA. Ma veniamo alla lettera dei lavoratori del MOLO VII :

Spettabile Autorità di Sistema Portuale del Adriatico Orientale

Alla cortese attenzione del Segretario Generale Mario Sommariva

I lavoratori di Tmt, tramite le OOSS, vogliono portare alla Sua attenzione alcune situazioni verificatesi in ambito di sicurezza e prevenzione sul terminal contenitori. In oltre anche difficoltà di carattere lavorativo/organizzativo. Siamo a richiederle per tanto un incontro urgente per discutere i seguenti punti:

• Il mancato funzionamento delle radio in dotazione è uno dei tasti dolenti. Visti gli ultimi avvenimenti meteo, si denota una disfunzione a livello di protocollo di sicurezza.

• Ben vengano nuove assunzioni, ma per quanto riguarda i nuovi dipendenti Cpm, in distacco presso Tmt, si è nota, da parte nostra, una formazione frettolosa, con affiancamenti troppo brevi, fatti, in oltre, da lavoratori con poca esperienza. Queste situazioni, sempre a nostro parere, ledono la sicurezza dei lavoratori, e le performance delle navi/clienti del terminal.



• Si richiede la stabilizzazione dei lavoratori Kos, Icardi, Martini, Milivojevic, e Segina che sono in scadenza di contratto.

• La regolarizzazione dei nuovi operativi assunti da Tmt. Come tutti gli operativi questi devono essere inseriti nella normale turnazione, e non tenuti a chiamata, come avviene oggi.

• Troppo spesso il numero esiguo di mezzi/lavoratori in piazzale, penalizza le rese nave, vengono richieste ai lavoratori un elevato numero di prestazione in regime fuori orario. Ciò è dovuto al prolungarsi delle operazioni di banchina, per quanto sopra esposto. In più, di frequente, le prestazioni in regime di straordinario vengono richieste con tempi molto brevi, che ignorano le esigenze famigliari e non, dei lavoratori coinvolti.


• Il mancato riconoscimento di alcune abilitazioni, fatte in precedenza con altre figure (Coop. Primavera, Delta1 e Minerva), degli operatori dell'Alpt (gru di piazzale e reach stecker).

• Sempre stati a disposizione per quanto riguarda l’innovazione e sviluppo, troppo spesso è capitato che i suggerimenti dati, dai lavoratori, non siano neanche stati presi in considerazione (es. revamping, acquisto nuovi trailer, sollevatori, ralle, ecc.).

• La parziale, o mancata applicazione, degli accordi integrativi è la possibile analisi di alcuni punti in essi contenuti, considerando un periodo di prova già avvenuto (jolly, cambio a caldo, flessibilità, premio produttività, ecc.)

Questi sono solo alcuni dei punti salienti che vorremmo discutere con l’Autorità Portuale. Siamo altresì a disposizione, tramite le OOSS, per trovare soluzioni il più adeguate possibile. 

Sappia che può contare, Lei e tutto il Porto, sulla nostra esperienza delle operazioni portuali maturata sul campo a fronte di volumi di traffico sempre più in aumento, auspicando di una crescita collettiva costante.

Nel ringraziarla anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare ai punti evidenziati, le porgiamo i più cordiali saluti.


I lavoratori del Molo VII Trieste, il 14/08/2017




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