L'INTERVENO DI MAURIZIO MARESCA SU LA PILOTINA BLOG DI OGGI
Zeno D'Agostino e Mario
Sommariva stanno facendo un ottimo lavoro a Trieste. Zeno merita il riconoscimento
in Assoporti (mi scuserà se io continuo a ritenere che Assoporti non abbia
senso trattandosi di enti pubblici non economici, oltretutto con funzionino di
regolazione del mercato).
Credo tuttavia che Sommariva , preso dall'entusiasmo
, non dica tutto ed in parte sbagli la sua analisi.
Trieste è sempre stato -
qualche volta superato di misura da Genova- il primo porto d'Italia dal punto
di vista delle tonnellate. Ma ho molti dubbi che quel criterio sia
rappresentativo di qualcosa ( e' come se dicessimo che l'università di Roma e'
più significativa di Oxford: la seconda e' numero tre nel ranking
internazionale e la prima e' 300 esima).
Trieste non è e non può aspirare ad
essere oggi un porto da 5/6 milioni di teus: non tanto perché parte da 4/50000,
ma perché ha pochi margini di crescita (forse con l'ampliamento del molo VII
può arrivare a 900000, ma non oltre !).
E certo il traffico Treno - camion non
è sufficiente a cambiare la prospettiva. Perché Trieste svolga un ruolo davvero
"europeo" ( o per essere più precisi base di un corridoio europeo)
occorrono alcune scelte che la stessa Commissione europea sollecita.
a. Terminali. Ancora nel
2002 si avviò la progettazione preliminare del c.d. Molo VIII come ampliamento
dello scalo legnami allora in concessione a Db shenker. Quell'opera avrebbe
consentito a Trieste di giocare un ruolo più forte anche in una alleanza con
Koper, a soli 6 chilometri e - per molte ragioni esogene principalmente - assai
più efficiente. Per di più in alleanza con il primo logistico europeo che
controlla le basi in Germania!
b. Ferrovia. L'accesso
ferroviario a Trieste presenta limiti indiscutibili nella tratta di corridoio
Monfalcone -Trieste ancora tutta da progettare per quanto ne so.
B1 Mettere mano a
quell'opera (2/3 miliardi), B2 proseguire con i 6 chilometri verso Koper
(200mio) e quindi B3. realizzare la Koper - Divaccia (1 miliardo) darebbe
l'idea di un porto europeo vero (Trieste Koper) in grado di lanciare una sfida
davvero internazionale ( ed e poco significativo se trainato in avvio dai
numeri di Koper).
c. Ovviamente questa
operazione avrebbe senso solo se intervenisse un Accordo con la UE e la
Slovenia nel senso di dare luogo ad un porto internazionale con una forma di
governance comune.
I primi a spingere in questa direzione sono il coordinatore
Brinkhost e la dg Move. Ci stiamo lavorando sopra da tempo : il modello
potrebbe essere quello di una agenzia portuale europea sulla base di un accordo
di cooperazione rafforzata.
d. Mercato. Non sono sicuro
sia esatto il ragionamento di Sommariva sui due mercati. Quel ragionamento
credo fosse proponibile forse un po' di tempo fa. Se il sistema Monteceneri -
Gottardo alimenta la Baviera ed il Baden Württemberg,
Trieste e Genova hanno in
comune i mercati forti (appunto quelli indicati e la pianura padana) che unici
potrebbero offrire uno spazio alternativo ai porti del nord Europa. Basta
andare a Monaco e parlare con il mercato e vedere le strategie di DB Shenker e
Sbb. Trieste e Genova, quindi , se si parla di traffici europei, sono del tutto
indifferenti agli occhi del mercato particolarmente se si considera la rigidità
che viene dalle nuove infrastrutture. Quindi se si investono 5/6 miliardi sul
sistema Trieste Koper nulla esclude che il traffico per Monaco passi per il
Gottardo ( anche in considerazione della politica di transito di Germania,
Svizzera e Austria).
Per cui continuo a credere
che una vera riforma debba davvero essere più coraggiosa, meno influenzata da
ragioni distributive ( la "portaerei protesa nel mediterraneo", che
suggestiona i neofiti della portualita di destra e sinistra e le imprese che i
traffici non li vogliono) ha finito per uccidere la portualita italiana - che
oggi sta infatti perdendo anche la pianura padana), individuare uno o due (ma
su due avrei molto dubbi) sistemi portuali internazionali fatti di più
terminali in concorrenza ma identicamente serviti dalla ferrovia (tedesca
prevalentemente perché , scusatemi , ancora non riesco a vedere quella italiana
come strumento di penetrazione in Germania), in grado di servire davvero
l'Europa da Sud.
Trieste e Koper, insieme, alle condizioni di cui sopra, e
anche perché entrambe ben amministrate, potrebbero svolgere quel ruolo : oppure
potrebbero costituire un sistema tutto europeo a carattere speciale. Ma, ripeto,
per evitare di raccontarcela, alle condizioni di cui sopra (integrazione
infrastrutturale ferroviaria e portuale, alleanza con la ferrovia tedesca -
quello con MSC già potrebbe esserci -, integrazione amministrativa fra i due
porti).
Concordo con il Ministro
Delrio che Genova, con terzo valico, gronda e riordino di Sampierdarena / diga,
il sistema l'avrebbe già fatto anche in considerazione dei rapporti con il
governo svizzero che proprio Delrio sta curando molto con le stesse regioni del
nord ovest. Anzi la potenzialità di Genova sarebbe molto maggiore. Purtroppo a
Genova non ci sono le condizioni: e le idee che prevalgono sono le stesse che
prevalevano a Trieste fino a venti anni fa ("meno Infrastrutture ci sono
più e facile che la merce si fermi e più ci si guadagna").
MAURIZIO MARESCA
tra i suoi vari incarichi ha ricoperto anche quello di presidente dell'Autorità Portuale Trieste
NOTA DI FAQTRIESTE : Con questo intervento chiudiamo le citazioni su questo dibattito a distanza tra Genova e Trieste ringraziando Giorgio Carozzi e la sua Pilotina e vi invitiamo a seguire direttamente su La Pilotina blog l'eventuale continuazione....... clicca qui
spiega molte cose
RispondiEliminaPortualità Triestina va certamente fatto un complimento ai nostri attuali Amministratori che cercano di gestire al meglio la quotidianità, ma per guardare al futuro la politica "dei piccoli passi con motori al minimo" in tema di pianificazioni per cantierizzare il rinnovo del nostro vetusto assetto infrastrutturale penso non porti molto lontano, poiché dobbiamo confrontarci e competere in un contesto dove i nostri antagonisti vicini e lontani ormai da decenni hanno messo il turbo nella pianificazione e realizzazione di nuove ed importanti opere sia Portuali che Ferroviarie per far crescere ulteriormente le loro Economie.
RispondiEliminaBrunello Zanitti Giuliano
giulianobz@virgilio.it
http://sceltemancate.trieste.it
presidente dell'apt ha contribuito a cacciare l'ECT, gli unici professionisti conosciuti al molo 7 e ha scritto un libro "FVG-EUROPA ultima chiamata" non molto favorevole al porto da lui gestito, perciò credo di più a quello che scrive Sommariva che Lui
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