venerdì 28 aprile 2017

GENOVA VS TRIESTE NOTE E APPUNTI DI FAQ TRIESTE

Abbiamo già scritto che il confronto - polemico tra Genova e Trieste è una storia di vecchia data che ha riguardato in particolare la navalmeccanica, la siderurgia e l'attività portuale.

A chi tra i nostri lettori non è triestino andrebbe raccontato che all'inizio del secolo scorso e per anni a seguire circolava una particolare versione del perchè Trieste era cara al cuore degli italiani. L'Italia voleva Trieste per cancellare un concorrente temibile del porto di Genova.

Questo contrasto risultò ancora più evidente quando il governo italiano si trovò a fare scelte sulla navalmeccanica e la cantieristica a livello nazionale. Come documentiamo con alcuni stralci da IL PICCOLO dell'ottobre 1966 scesero in piazza i lavoratori triestini e quelli genovesi per farsi valere nei confronti del governo di Roma. Nel pezzo che abbiamo citato di Giogio Carozzi nei post precedenti ritroviamo ancora segnali e tracce di questi ragionamenti e contrapposizioni: " Più che eccellenti si sono rivelate le mosse della governatrice Serracchiani, a cominciare dall’alleanza con Fincantieri della Regione Friuli Venezia Giulia per il controllo della fabbrica di navi di Sant Nazaire. "

Questa frase non è altro che la continuazione di una decennale contrapposizione sulla navalmeccanica e la cantieristica tra Genova e Trieste, che ha visto come strumento di pressione sul governo centrale le lotte, gli scioperi e gli scontri di piazza delle rispettive componenti operaie. ( La lotta dell'ottobre '66 era contro la chiusura dell'Arsenale San Marco, che venne alla fine chiuso ma il territorio triestino venne risarcito con la costruzione dell'allora Grandi Motori Trieste ).




Ecco un'altra frase dell'articolo di Carozzi " E poi il decreto legge sulle infrastrutture di prossima adozione, che assegna a quella Regione la gestione e la costruzione della nuova autostrada di Venezia. " dove si sottolinea il ruolo della presidente della Regione FVG Debora Serracchiani nonchè vice segretaria del Partito Democratico negli ambienti romani.

Nessuna difesa d'ufficio della presidente della Regione FVG ma vogliamo ricordare al timoniere della Pilotina la figura politica di Claudio Burlando che è stato Sindaco di genova e presidente della Regione Liguria, ma ha ricoperto nel Governo Prodi per due anni l'incarico di ministro dei trasporti e della navigazione. 

Non sappiamo se il ministro Delrio riuscirà nell'impresa ma abbiamo apprezzato il tentativo di costruire un quadro generale per stabilire le priorità e un piano d'intervento organico sulle infrastrutture necessarie. Forse finirà quella pessima abitudine di ogni città portuale di tirare l'acqua ( gli investimenti pubblici ) al proprio porto ?

A proposito di " influenza politica " possiamo citare un caso unico nel suo genere che riguarda il campo siderurgico. Come sapete esiste un polo siderurgico a Cornigliano - Genova.  Nel 1998  viene approvata la legge 9 dicembre n° 426 che porta il titolo " Nuovi interventi in campo ambientale ". In questa legge gliinfluenti genovesi riescono ad inserire integralmente l'accordo di programma con il passaggio alle produzioni a freddo e la chiusura dell'area a caldo. Era il 1998, quasi vent'qnni fa. venti anni in cui l'area a caldo della Ferriera di Servola ha continuato a " funzionare " e a creare problemi e allarmi non ancora risolti in quel di Trieste.

Ma continuiamo a citare Carozzi dove lamenta: "  Zero assoluto da parte del ministro Delrio e del governo su Genova e sul ruolo del suo porto, mentre Trieste è al centro di ogni strategia. "  Se abbiamo ben compreso Carozzi contesta la scelta di ospitare il Papa Francesco 1° all'ILVA di Cornigliano in occasione della prossima visita, a fine maggio, del Papa a Genova e suggerisce piuttosto di portare il Papa in porto.

Vediamo di tradurre questo pensiero in una nota finale tra il serio e lo scherzo per lasciarci buoni amici come prima:

Nella nostra interpretazione di parte Carozzi si rende conto che grazie ad alcuni risultati conseguiti a Trieste in particolare dalla coppia D'Agostino Sommariva, dopo l'elezione di D'Agostino a presidente di Assoporti, per i genovesi non c'è altra alternativa che portare come " testimonial del porto " almeno il Papa, neanche Costa aveva mai immaginato tanto per il suo progetto di piattaforma off-shore.

Noi a Trieste abbiamo finora registrato una affettuosa preoccupazione sperando che l'incarico di presidente di Assoporti non comporti un eccessivo carico di impegni per il presidente D'Agostino e con questa nota di commento chiudiamo questo pezzo. 





1 commento:

  1. Nell’articolo si afferma che l’Arsenale San Marco, a seguito del Piano Cipe, è stato chiuso nel ’66, in realtà quello che è stato chiuso è il cantiere S.Marco, mentre l’arsenale operava ed opera tutt’oggi inglobando parti dell’ex cantiere. Questa precisazione è dovuta visto che in questa città tutto quanto riguarda le prestigiose industrie che l’hanno caratterizzata o sono dimenticate o travisate e confuse.
    W.Starc

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