Questa volta la proposta
arrivata a Mario Sommariva era fondata e seria.
( i precedenti : - Genova vuole Sommariva - Ma mi faccia il piacere)
Come potete leggere
nell’articolo del THE MEDITELEGRAPH che vi proponiamo qui sotto il nome di
Sommariva era il primo della lista per l’incarico di Segretario generale
dell’Autorità portuale di Genova o meglio dell’Autorità di Sistema portuale di
Genova e Savona (per effetto della riduzione delle autorità a livello nazionale
prevista dalla riforma – puzzle dei porti e della logistica).
Fortunatamente per il
porto di Trieste l’attuale segretario generale dell’AP di Trieste lo scorso
venerdì ha declinato e rifiutato la proposta. E’ una buona notizia per tutti
coloro che in città hanno avuto modo di apprezzare le iniziative, l’attività e
la professionalità della coppia D’Agostino – Sommariva, un tandem che funziona.
Nel linguaggio burocratico
amministrativo e giornalistico la rinuncia alla proposta genovese viene
riassunta nella formula “ declina per motivi personali “ ma questa è solo la
frase di routine.
Abbiamo indagato e possiamo garantire che il fascino e la
qualità della vita che offre una città come Trieste è uno dei motivi della
scelta di rimanere. I motivi personali esistono nella vita di tutte le persone
ma in questo caso si limitano al non voler affrontare un nuovo trasferimento –
trasloco a Genova quando finalmente si stava concludendo con successo quello
verso Trieste ( lungo e laborioso ).
Ultimo motivo nel nostro elenco, ma non
per questo meno importante, c’è la voglia del segretario Sommariva di
continuare il lavoro iniziato a Trieste e di portarlo avanti con nuove
soddisfazioni.
I GOSSIP DE IL PICCOLO
Oggi sul quotidiano locale
viene ricostruita in versione “gossip” la questione della proroga della nomina
del Commissario straordinario visto che il precedente incarico di sei mesi si è
concluso il 24 agosto.
Nessuno ha la sfera di cristallo ma ci sono tutte le
condizioni e le conferme necessarie per aspettare serenamente quei passaggi
burocratici che precedono la firma del decreto di proroga vero e proprio. E’
arrivato nel pomeriggio di ieri
presso l’AP ed è già stato rispedito firmato al
ministero il modulo dove il Commissario straordinario dichiara che non ci sono
incompatibilità sopravvenute alla riconferma dell’incarico. Questo a riprova che la procedura per la proroga è in atto.
La parte dell'articolo de IL PICCOLO sulle auto
candidature “possibili” della ex presidente Monassi e del presidente
dell’Autorità veneziana raggiunge le vette del gossip giornalistico. Come
potete leggere sempre nello stesso articolo del MEDITELEGRAPH , che riportiamo
più sotto, la nuova procedura delle nomine per i 15 presidenti di AdSP elimina
la procedura della “terna” di candidati tra cui Ministero e Regione interessata
sceglievano in comune accordo il nuovo presidente.
Ora il ministro Delrio ha
richiesto di ricevere i profili, i curriculum dei possibili candidati ( che si
autocandidano quindi ) tra cui sarà poi lo stesso Ministro a scegliere. In
varie occasioni Delrio ha dichiarato che è prevista una intesa con i presidenti
delle Regioni interessate ma che a differenza del passato questa intesa non è
vincolante e saranno le Regioni ad adeguarsi alla decisione del Ministro a cui
spetta la nomina e l’ultima parola.


Costa è il sostenitore del progetto off-shore di Venezia e
proprio in questi giorni c’è una polemica molto vivace ( che abbiamo
documentato ) su un presunto appoggio da parte del Ministro Delrio per
l’approvazione del progetto da parte del CIPE. Dopo anni di confronti e di
dibattiti, di pareri tecnici contrastanti, di fiumi di parole su investimenti
“cinesi” che arriverebbero se il Governo italiano finanzia una prima parte dei
lavori per una spesa superiore ai 600 milioni di euro il ministro, come si era
impegnato, ha invitato il CIPE a fornire un parere definitivo.
Fonti attendibili
sostengono che il ministro non ha fatto altro che inviare le precisazioni dei
promotori del progetto alla serie di critiche e osservazioni che erano state
formulate a seguito del parere sfavorevole espresso dall’assemblea del
Consiglio dei lavori pubblici. Altri, nella lettera di accompagnamento, leggono
un appoggio del Ministro e un invito all’approvazione del progetto. Le fonti
attendibili di prima sostengono piuttosto che questa lettera al CIPE da parte
del Ministro serva ad allentare le pressioni mediatiche e politiche in attesa
che si concluda a metà ottobre la presidenza di Paolo Costa.
Ma per conoscere questa
ultima vicenda, che prende le mosse da un articolo de LA NUOVA Venezia, è
necessario per i triestini seguire i servizi di TELE4 o consultare questo
modesto blog.
PORTS
Porti, la carica dei 100
auto-candidati
Genova - Boom di curricula
al ministero: sono gli aspiranti presidenti delle Authority.
A Genova pressing
del Pd per il segretario generale: in pole c’è Provinciali.
SIMONE GALLOTTI - AGOSTO
27, 2016
Genova - È un esercito che
marcia compatto verso le nuove Authority portuali disegnate dal decreto di
riforma firmato Delrio. Sono gli auto-candidati che sperano si possa aprire la
porta che conduce alla presidenza delle quindici Autorità portuali. «Un
centinaio» si limitano a dire dal ministero, dove sono arrivati i curricula di
chi si propone come presidente di un porto. Sul resto bocche cucite, perchè la
ricognizione decisa dal ministro Delrio, non è un concorso. Non ci sarà una
graduatoria. Soltanto da quella rosa, sarà possibile - ma non imperativo -
scegliere il prossimo presidente del porto.
La media dice per ogni poltrona ci
sono quasi 7 persone che aspirano a conquistarla. Non male, considerando che il
termine ultimo è il 4 settembre e gli uffici del ministero prevedono un super
lavoro nei prossimi giorni. Ieri intanto il decreto sarebbe dovuto finire in
Gazzetta, ma la pubblicazione potrebbe slittare ad oggi o al massimo a lunedì.
Dopo toccherà alle regioni inviare la richiesta di deroga agli accorpamenti
previsti.
La Liguria dovrebbe farlo,
così come Campania e Sicilia. Ma la trattativa politica potrebbe ridurre il
numero dei “ribelli”.
Su Genova il Partito Democratico, dopo aver digerito la
nomina di Paolo Signorini, ha intenzione di giocare almeno la partita -
difficile - del segretario generale. Il meccanismo di nomina non aiuta: a
decidere saranno il nuovo presidente e il comitato di gestione, dove il
centrodestra è maggioranza. Però uno spiraglio c’è, soprattutto se i
democratici metteranno sul piatto nomi di tecnici, anche se di area.
Il primo
della lista è Mario Sommariva, genovese, già numero due a Bari e ora a Trieste
con Zeno D’Agostino. Ha ottime referenze nel mondo portuale e in Friuli sta
lavorando bene: motivi personali però lo costringerebbero a declinare.
L’altro
papabile è Massimo Provinciali, ora segretario generale a Livorno sotto la
presidenza di Giuliano Gallanti, l’ex numero uno dello scalo genovese.
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