mercoledì 4 settembre 2019

MONFALCONE SI CHIARISCE LE IDEE SUI PORTI FRANCHI









PUNTI FRANCHI: PASSATO, PRESENTE E FUTURO … QUALE RUOLO PER MONFALCONE?

Martedì 10 settembre 2019, ore 17,00
Sala Conferenze Marina Yachting” Marina Lepanto”
Via Consiglio d’Europa, 38
Monfalcone (GO)

Propeller Club Port of Monfalcone e Lions Club Monfalcone
organizzano un convegno pubblico dal tema:

Introducono il Presidente del Propeller Club Port of Monfalcone, Carlo Butti e la Presidente del Lions Club Monfalcone, Nicla Da Rin Chiantre.
Saluti Istituzionali:
Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint
Relazioni di:
Zeno D’Agostino, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale;
Stefano Visintin, Presidente Confetra Friuli Venezia Giulia;
Antonio Paoletti, Presidente CCIAA Venezia Giulia;
Davide Bellosi, Direttore Interregionale Agenzia delle Dogane; Sergio Razeto, Presidente Confindustria Venezia Giulia;
Modera e conclude: Giulio Garau, giornalista del quotidiano“Il Piccolo”;

1 commento:

  1. Porto di Monfalcone.

    Considerati i limiti dei suoi fondali (e se le merci containerizzate avranno come fulcro di riferimento principalmente lo Scalo Triestino) questo Scalo dovrebbe concentrate prioritariamente le sue attività nella gestione dei Traffici delle merci Convenzionali, delle Automobili, e dei Traffici Ro/Ro relativi "alle Autostrade del Mare" poiché data la strategicità della sua posizione unitamente alla presenza di adeguati collegamenti gomma/rotaia con le grandi Reti Internazionali, ma soprattutto per l'elevata disponibilità di spazi retroportuali posti sia a Ovest che a Est del Golfo di Panzano "le potenzialità di questo Scalo sono realmente notevoli".

    Per poter sfruttare adeguatamente le citate opportunità che questo sbocco al mare sarebbe in grado di sfruttare bisogna assolutamente procedere con i dragaggi dei fondali, per adeguarli e mantenerli a quelle che sono le crescenti esigenze dei Traffici, poiché gli attuali valori di pescaggio rappresentano il tallone d'Achille che ne condiziona il suo normale sviluppo, ma forse sfruttando i più moderni sistemi e le attrezzature di dragaggio anche questo potrebbe rivelarsi un falso problema.

    Per il futuro sviluppo di questo Scalo considerato che ora fa parte integrante del Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, si potrebbe anche ipotizzare che un domani anche questo Scalo possa eventualmente sfruttare un auspicabile ampliamento del Regime di Punto Franco che per ora é presente soltanto nelle Aree Portuali Triestine, ed a tal proposito forse sarebbe pure il caso di prendere in considerazione la possibile realizzazione di una nuova penisola sul lato Ovest del Golfo di Panzano, per incrementare ulteriormente la disponibilità di banchine e piazzali da porre al servizio dell'auspicabile aumento dei flussi merceologici.

    Penso sia anche il caso di valutare "vantaggi/svantaggi" in merito alla ventilata realizzazione "di un Minirigassificatore nel Golfo di Panzano proposto tempo fa da alcuni Imprenditori" impianto che sfruttando la catena del freddo resa disponibile dal ciclo di rigassificazione del GNL sbarcato dalle motonavi, potrebbe supportare "la creazione del Distretto del freddo" funzionale alla nascita di un Polo Agro Ittico Alimentare nello Scalo Monfalconese.


    Per concludere penso che sfruttando a dovere i collegamenti - marittimi - terrestri sia su gomma che per la Alta Capacità/Velocità Ferroviaria - aeroportuali - questo Scalo avrebbe tutte le caratteristiche per poter diventare un Hub di riferimento per una variegata tipologia di Traffici, e potrebbe rivelarsi la porta ideale per facilitare la loro veloce penetrazione negl'innumerevoli e molto ricchi mercati della Piattaforma Continentale Europea.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano

    Nb. Ulteriori approfondimenti ed immagini si possono trovare sfogliano il mio Sito http://sceltemancate.trieste.it

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