Porto Franco
Internazionale di Trieste: un'occasione importante per i lavoratori. Dove sta
andando il CLPT?
Roma, 06/08/2019 11:55
Il 26 luglio scorso si è svolto a Roma l'atteso
incontro per discutere dei benefici fiscali dovuti ai lavoratori del Porto di
Trieste, alla luce delle specificità previste dall'allegato 8°.
L'incontro, per le sue caratteristiche e per la
presenza istituzionale, si è rivelato davvero qualificato e si è svolto in
presenza della delegazione del CLPT insieme a quella del coordinatore nazionale
dei trasporti di USB.
Durante tale incontro però i componenti del direttivo
del CLPT hanno presentato due proposte, la prima relativa all'addizionale regionale
e la seconda su togliere il limite dei 3.000 (tremila) euro l'anno per la
detassazione dello straordinario, ovvero fino all'infinito.
Queste proposte non sono mai state discusse con USB
prima e in particolare su quella relativa allo straordinario esprimiamo oggi
delle grandi perplessità.
Tale fatto darebbe alle aziende uno strumento
pesantissimo E PERICOLOSISSIMO, in cui un'ora di straordinario costerebbe
praticamente meno di un'ora di lavoro normale, facendo da disincentivo a nuove
assunzioni e col rischio di avere pesanti ripercussioni sulla sicurezza a causa
degli aumentati carichi di lavoro che ne conseguiranno.
Per USB gli aumenti salariali, corrisposti dalle
aziende che beneficiano degli sgravi fiscali, devono andare direttamente nelle
tasche dei lavoratori del porto, senza il bisogno di dover lavorare di più,
secondo il principio “UGUALE LAVORO, UGUALE SALARIO”.
La richiesta di applicazione del regime fiscale
agevolato su cui sono state raccolte quasi 600 firme che fine ha fatto?
Per USB il porto Franco Internazionale di Trieste deve
essere un'occasione importante da non sprecare: sappiamo benissimo che le
caratteristiche del regime di favore dei punti franchi di Trieste, le
franchigie doganali assieme all'extra-doganalità porteranno degli enormi
benefici alle imprese. Come detto dal Presidente dell'AdSPMAO, bisogna avere
pazienza, anche sulla questione dell'IMU sui magazzini (questione che riguarda
in particolare gli imprenditori).
Non solo, USB ha richiesto espressamente che la sperimentazione
sul porto di Trieste possa diventare la base per un lavoro sistemico a favore
di tutti i portuali italiani.
Proprio perché siamo davanti a un quadro di questo
genere che non si capisce perché il CLPT si sia impegnato a richiedere subito
la detassazione dello straordinario.
Ma siamo così sicuri che questo vada nella direzione
di favorire i lavoratori?
In vista della prossima convocazione del 13 settembree
con queste motivazioni l'USB nazionale richiede un incontro urgente al CLPT al
fine di chiarire le posizioni espresse a quel tavolo di trattativa, che
rischiano di trasformare una vertenza nata per migliorare le condizioni dei
lavoratori in qualcosa che va invece in una direzione che facciamo davvero
fatica a comprendere.
Ciò trasformerebbe il CLPT (organizzazione federata ad
USB) da comitato dei portuali in una corporazione, gettando al vento anni di
lotte insieme nell'esclusivo interesse dei lavoratori.
Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato
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