mercoledì 10 luglio 2019

DA TRIESTE AL TIRRENO ALLUSIONI E INDISCREZIONI SULLA CHIUSURA DELL'AREA A CALDO

Continuano le allusioni e le indiscrezioni su un probabile incontro tra l'assessore Scoccimarro della Regione FVG e il cavalier Arvedi dell'omonimo gruppo riguardo ad un possibile accordo sulla chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Servola. Vi avevamo già segnalato queste "voci" ma stare a guardare come si allargano da Trieste fino al Tirreno (non il mare ma il quotidiano ) non ci basta. 


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L'interesse del quotidiano Il Tirreno nel riportare le notizie da Trieste risulta chiaro se andiamo a leggere questo breve paragrafo di un articolo di Ship2shore dedicato alla crisi siderurgica di Piombino.


" Che il tentativo di rilanciare il porto di Piombino, a latere della crisi dell’impianto siderurgico, sia stato per ora di scarsissimo successo, malgrado investimenti pubblici (regionali più che statali) per oltre 200 milioni di euro in cinque anni di lavori solo parzialmente completati, è opinione diffusa e corroborata da numerosi fatti.
Fatti messi in fila e certificati ora da un documento appena pubblicato dalla Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Piombino, che, malgrado la dichiarata continuità, si pone come cesura col passato, con l’obiettivo di “rivedere l’originario quadro generale della gestione delle nuove aree portuali, completate e/o in corso di completamento, attraverso un loro più razionale utilizzo allo scopo di consentire nei tempi più rapidi possibili l’insediamento di attività” e “declinare, in modo più aderente alle attuali condizioni generali del contesto, l’interesse pubblico finalizzato ad una rapida valorizzazione degli investimenti pubblici effettuati”."



Anche il quotidiano locale riporta l'ipotesi di un incontro risolutivo per l'area a caldo ma scrive anche delle solite perplessità rispetto a questi ricorrenti annunci.



SIAMO CONVINTI CHE NON BASTANO ANNUNCI O PERPLESSITA' SU RIUNIONI A PORTE CHIUSE : SERVONO GIUSTE DOMANDE E RISPOSTE PUBBLICHE 




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