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" Che il tentativo di rilanciare il porto di Piombino, a latere della crisi dell’impianto siderurgico, sia stato per ora di scarsissimo successo, malgrado investimenti pubblici (regionali più che statali) per oltre 200 milioni di euro in cinque anni di lavori solo parzialmente completati, è opinione diffusa e corroborata da numerosi fatti.
Fatti messi in fila e certificati ora da un documento appena pubblicato dalla Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Piombino, che, malgrado la dichiarata continuità, si pone come cesura col passato, con l’obiettivo di “rivedere l’originario quadro generale della gestione delle nuove aree portuali, completate e/o in corso di completamento, attraverso un loro più razionale utilizzo allo scopo di consentire nei tempi più rapidi possibili l’insediamento di attività” e “declinare, in modo più aderente alle attuali condizioni generali del contesto, l’interesse pubblico finalizzato ad una rapida valorizzazione degli investimenti pubblici effettuati”."
Anche il quotidiano locale riporta l'ipotesi di un incontro risolutivo per l'area a caldo ma scrive anche delle solite perplessità rispetto a questi ricorrenti annunci.
SIAMO CONVINTI CHE NON BASTANO ANNUNCI O PERPLESSITA' SU RIUNIONI A PORTE CHIUSE : SERVONO GIUSTE DOMANDE E RISPOSTE PUBBLICHE
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