negli anni '50 furono molte le famiglie triestine che dovettero scegliere l' emigrazione , è un pezzo di storia sconosciuta, taciuta e come ricorda il presidente dimenticata. Un emigrato se non "forzato" che per forza ha dovuto lasciare la sua città. Bentornato
precarieta esercizio di futura professionalità
Bamboccioni, sdraiati, iperconnessi, pappemolli… e stagisti.
Uno su mille non ce la fa
Comincio dall’ultima categoria, quella degli stagisti, praticanti, apprendisti, applicanti di summer job (Salvini, al quale non piacciono gli inglesismi, direbbe “lavoretti estivi”). E’ un esercito di senza lavoro che sperano di trovarne uno partendo dal basso, umilmente, accettando “proposte indecenti” in nome di un’esperienza lavorativa non retribuitama almeno formativa, da far “brillare” un curriculum ancora acerbo. Invece in nome di quella “straordinaria” macchina di sfruttamento operante in tanti paesi e in tante coscienze, ne sono vittime.
Nessun commento:
Posta un commento