giovedì 13 giugno 2019

ASSEMBLEA A GENOVA CONTRO IL TRAFFICO DI ARMI

NO AL TRAFFICO DI ARMI DAL PORTO DI GENOVA VERSO L’ARABIA PER FOMENTARE LA GUERRA CIVILE YEMENITA

QUESTA SERA, GIOVEDI’ 13 GIUGNO ALLE 21, NELLA SALA DEL CIRCOLO CAP DI VIA ALBERTAZZI, IL COLLETTIVO AUTONOMO LAVORATORI PORTUALI (CALP) HA INDETTO UN’ASSEMBLEA PUBBLICA.

A SEGUITO DELLO SCIOPERO DEI LAVORATORI PORTUALI GENOVESI CONTRO L’IMBARCO DI APPARECCHIATURE MILITARI A BORDO DELLA NAVE SAUDITA BAHRI YANBU, SU CUI I PORTUALI FRANCESI AVEVANO IMPEDITO POCHI GIORNI PRIMA L’IMBARCO DI CANNONI DESTINATI ALLA GUERRA CHE L’ARABIA SAUDITA DA ANNI ALIMENTA IN YEMEN PER I PROPRI INTERESSI STRATEGICI, LA FABBRICA ITALIANA DI ARMI TEKNEL (WWW.TEKNEL.EU) PROPRIETARIA DEL CARICO AVEVA GIORNI FA CONVINTO L’AUTORITA’ PORTUALE E IL SINDACATO CHE LE APPARECCHIATURE, RIMASTE IN MAGAZZINO IN PORTO, ERANO DI NATURA CIVILE E PERTANTO NON C’ERANO STATI E TANTOMENO C’ERANO PIU’ I MOTIVI DELLA PROTESTA.


AL PROSSIMO ARRIVO DI UNA NAVE SAUDITA LE APPARECCHIATURE AVREBBERO DOVUTO QUINDI ESSERE REGOLARMENTE IMBARCATE ALLA VOLTA DELL’ARABIA.

IL CALP, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON L’OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE ARMI LEGGERE DI BRESCIA (OPAL) (WWW.OPALBRESCIA.ORG ), RETE DISARMO (WWW.DISARMO.ORG) E AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA (WWW.AMNESTY.IT) , DOPO AVERE GIA’ DOCUMENTATO I MOTIVI DELLA DENUNCIA IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO, HA ACQUISITO NUOVI DOCUMENTI CHE DIMOSTRANO CHE LA TEKNEL HA MENTITO E CHE LE AUTORITA’ E IL SINDACATO HANNO ACCOLTO CON TROPPA FRETTA E NESSUNA VERIFICA LE RAGIONI DELL’AZIENDA.

LE APPARECCHIATURE ELETTRONICHE DELLA TEKNEL SONO UFFICIALMENTE ARMI, COME TALI SONO ISCRITTE NEI DOCUMENTI MINISTERIALI DI ESPORTAZIONE E QUINDI NECESSARIAMENTE ANCHE IN QUELLI DOGANALI PER L’ESPORTAZIONE. IN ASSEMBLEA PUBBLICA SARANNO RIVELATI I DETTAGLI DELLA RICERCA E SARA’ DIMOSTRATO ALLE AUTORITA’ E ALLA CITTADINANZA CHE NIENTE E’ CAMBIATO RISPETTO AI MOTIVI DELLO SCIOPERO. INTERVERRA’ CARLO TOMBOLA, COORDINATORE SCIENTIFICO PRESSO OPAL BRESCIA.

PREFETTO E AUTORITA’ PORTUALE AVEVANO DICHIARATO CHE PER ACCETTARE LE RAGIONI DEI LAVORATORI OCCORREVA VERIFICARE LA NATURA MILITARE DEL CARICO: EBBENE SONO UFFICIALMENTE ARMI.

PERTANTO SI RICONOSCANO LE RAGIONI DEI LAVORATORI E DELLE ASSOCIAZIONI ANTIMILITARISTE E PACIFISTE, DEMOCRATICHE E ANTIFASCISTE CHE DALL’ITALIA E DA TUTTO IL MONDO HANNO ESPRESSO SOLIDARIETA’ AI PORTUALI GENOVESI, E CON LORO ANCHE IL CONSIGLIO COMUNALE E QUELLO REGIONALE.

LE ARMI DAL PORTO DI GENOVA SIANO RISPEDITE AL MITTENTE.

COLLETTIVO AUTONOMO 
LAVORATORI PORTUALI GENOVA

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