Ex Ilva. Re David - Venturi (Fiom): nuove incertezze, urgente tavolo al Mise
“Le vicende legate all'approvazione del
DL Crescita gettano nuove incertezze sulle prospettive dello stabilimento
ArcelorMittal di Taranto, e più in generale segnalano come il Paese abbia
urgente necessità di dotarsi di un quadro legislativo, non improvvisato ed
emergenziale, entro cui collocare le strategie di politica industriale ed
ambientale. Senza un orizzonte ragionevolmente certo di stabilità delle norme
non vi è possibilità di attrarre investimenti.
Nello specifico la Fiom ritiene che, pur
in un processo di miglioramento ed adeguamento continuo delle condizioni di
sostenibilità ambientale delle produzioni e di vincoli da rispettare (revisione
Aia legata alla valutazione preventiva di danno sanitario), il quadro
complessivo delle norme e degli accordi sottoscritti tra le parti devono essere
sempre rispettati.
L'accordo, che si è costruito in
presenza di una preesistente normativa sulle tutele legali, prevede il
raggiungimento degli obiettivi di risanamento ambientale e di riorganizzazione
degli impianti entro il 2023, e per quanto ci riguarda continua a costituire il
quadro di riferimento.
Vanno rispettati integralmente l'insieme
degli impegni reciprocamente e liberamente sottoscritti, compreso l'accordo di
programma di Genova. Per tali ragioni rinnoviamo la necessità di una
convocazione urgente di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico per una
verifica che si rende ancora più indispensabile, anche alla luce della
procedura di cassa integrazione ordinaria avviata da ArcelorMittal e dei rischi
per l'occupazione di tutto il Gruppo”.
Lo dichiarano in una nota congiunta
Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Gianni Venturi, segretario
nazionale Fiom-Cgil e responsabile siderurgia.
Roma, 19 giugno 2019
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