mercoledì 3 aprile 2019

DOMANDE E DUBBI SULLA TAV TORINO LIONE


Abbiamo seguito con attenzione e da tempo il dibattito sulla TAV ( tratta Lione Torino ), seguito convegni e discussioni tra esperti. In molti casi abbiamo incontrato una tesi esposta dai favorevoli alla realizzazione dell'opera. Il collegamento va costruito per evitare che lo stesso corridoio V passi ma al di sopra delle Alpi.
Abbiamo trovato in rete questa mappa pubblicata tempo fa dal Sole 24 ore dove potete vedere una ipotesi di collegamento alternativa che collega Lione con Trieste, di cui non se ne sente parlare.


C'è poi l'ipotesi legata al corridoio V che passa più a Nord delle Alpi ! Anche questa ipotesi che viene usata come un ricatto andrebbe verificata e probabilmente richiederebbe un'analisi costi e benefici. Non ci sembra che più a Nord delle Alpi la situzione geografica e dei collegamenti sia particolarmente favorevole alla TAV. La nostra proposta è quella di farci le stesse domande a nord e a sud delle Alpi per ottenere un parere obiettivo.



3 commenti:

  1. Prima di tutto bisogna chiarire l'equivoco del termine TAV: la Torino-Lione consiste soprattutto in un tunnel di base, sia per passeggeri che per merci. Anche i corridoi riguardano sia persone che merci. Invece l'Alta Velocità ferroviaria in Italia e Francia trasporta solo persone. In Svizzera e Austria non ci sono linee ad alta velocità, ci sono i tunnel di base. In Germania le merci viaggiano quasi tutte su linee normali. Si parla a vanvera di merci su TAV, bisogna tornare alla realtà. Le mappe del Sole 24 Ore sono peggio di quelle di Porta a Porta.
    Andrea Wehrenfennig (Legambiente)

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  2. In realtà il tunnel di base del TAV Torino Lione consentirà di realizzare l'alta capacità ferroviaria/merci nei collegamenti tra Francia e Italia; ciò significa poter inoltrare treni da 2000 tonnellate di peso e lunghezza fino a 750 metri, in luogo degli attuali treni che attraversano il Frejus con 1000 tonnellate, lunghezza ridotta e doppia trazione, che significa alti costi non competitivi con la strada. L'alta capacità consentirà invece di dimezzare i costi della ferrovia e tramite lo sviluppo dell'intermodalità sottrarre traffico pesante alla strada; è stato calcolato in base ai flussi dell'interscambio che si potranno inoltrare almeno 20.000 treni/anno, il che significa togliere dalla pianura padana e dalle strade francesi in media 600.000 veicoli pesanti/anno... con un beneficio ambientale valutato indicativamente in c.a 300 Milioni/Euro/anno di costi esterni tra emissioni, incidentalità, usura strade e rumore....!

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  3. Secondo il rapporto iMonitraf 2018, al Frejus è stato registrato un traffico giornaliero medio annuo di 2096 veicoli pesanti nel 2017, mentre a Ventimiglia i camion erano 5651, con un trend in forte crescita. E' del tutto irrazionale fare un'opera gigantesca dove non serve, e non investire quei soldi sull'asse ferroviario Italia-Francia-Spagna che passa per Ventimiglia (e non certo per Lione.

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