“Quel nome,
innanzitutto, suona così romantico proprio perché l‘hanno inventato in Europa;
e in tempi piuttosto recenti per
giunta, quando l’Occidente vedeva nell’Asia
una terra di sogno e di conquista. Più precisamente fu il viaggiatore tedesco
Ferdinand von Richthofen (1833-1905) a coniare il nome Seidenstrasse (via o
strada della seta) con riferimento a uno dei beni più preziosi che vi si
scambiava.
In realtà
quella strada non c’era; o, meglio, non c’era nessun percorso che mettesse in
comunicazione diretta l’Est con l’Ovest. C’era piuttosto una vasta rete di
itinerari che si estendevano dal cuore della Cina attraverso l’Asia in
direzione del Mediterraneo, con collegamenti a vie trasversali che portavano
verso nord e verso sud. Anche la seta c’entrava fino a un certo punto, perché
su quelle strade viaggiava di tutto: ogni genere di tessuto, carta, spezie,
ceramiche cinesi, cobalto iraniano.”
F. Cardini,
A. Vanoli, La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, Il
Mulino, 2017.
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