mercoledì 16 gennaio 2019

LUKA KOPER NEL 2019 E IL RADDOPPIO DELLA FERROVIA

Due articoli interessanti sul porto di Koper e sul raddoppio della ferrovia Divaccia Koper sono stati pubblicati sulla stampa slovena a metà dello scorso dicembre. Si tratta in sostanza di un bilancio del 2018 e delle prospettive per il 2019. Li abbiamo tenuti nel cassetto fino ad ora per evitare che queste notizie si perdano tra una festa e l'altra. Siamo certi che adesso la vostra attenzione sarà garantita. Ci siamo permessi di evidenziare alcuni passaggi dell'amministratore di Luka Koper Dimitrij Zadel dalle cui dichiarazioni nascono questi due articoli.




Il primo uomo di Luka Koper Zadel: vediamo l’Ungheria come un’opportunità di fare affari

Il Presidente dell’amministrazione portuale di Luka Koper Dimitrij Zadel durante il colloquio con le Primorske novice ha tra l’altro commentato l’interessamento dell’Ungheria per la locazione di un terreno nell’area portuale in cambio dell’investimento per realizzare il secondo binario. Dai documenti disponibili egli non rileva che la Slovenia stia vendendo parte del territorio: “Io la vedo come un’opportunità per il porto di fare affari”. 


 (Foto: Luka Cjuha) – Il presidente dell’amministrazione di Luka  koper Dimitrij Zadel


La combinazione dei termini “affittare un terreno” può assumere più significati, che Zadel interpreta nel senso che la parte ungherese intende, o meglio intendeva, disporre di un punto di ingresso della merce per l’Ungheria. “Per grandezza si tratta del secondo mercato di riferimento dell’entroterra. Abbiamo acquirenti legati a lungo termine al porto ,e secondo me si tratta di una garanzia per i futuri flussi di traffico”, aggiunge il Presidente dell’amministrazione portuale.


Sul punto dei ritardi nel firmare l’accordo con il Comune di Capodistria , che seguirebbe la firma della lettera di intenti di questa estate con la quale il comune ha dato luce verde per l’allungamento del molo primo, mentre in cambio il porto ha annunciato il proprio spostamento dalle zone limitrofe al centro cittadino e l’istituzione di un fondo per l’ambiente, Zadel chiarisce che i gruppi di lavoro nel porto e nel Comune stavano preparando tutto il necessario, “dopo però è arrivato il periodo elettorale e la parte comunale aveva altre priorità”. “Noi siamo pronti, dipende dal Comune”, ha aggiunto.

Come riferito dal primo uomo di Luka Koper, in relazione alla lettera d’intenti hanno dovuto tra l’altro accertare quale attività sia esercitabile nel magazzino che sarebbe stato lasciato al Comune, mentre per il fondo per i cittadini sarebbe da chiarire quale sia la forma giuridica più vantaggiosa per i richiedenti per evitare che con la percezione di tali somme si debba pagare anche una tassa.
Quando il porto potrà lasciare al Comune l’area lungo la tangenziale nord, secondo lui è legato all’allungamento del molo primo, ovvero all’assicurare gli attracchi per le navi che al momento vengono servite in quella zona: “E’ realistico pensare di portare a termine l’operazione entro la fine del 2020”.

Sul tema dello spostamento delle rumorose navi ro-ro nel terzo bacino Zadel sottolinea che alcune sono già al terzo bacino, tuttavia ciò dipende dalle previsioni meteorologiche, perché in caso di maltempo le navi là non possono attraccare. “Abbiamo però ottenuto la concessione edilizia per costruire attracchi più sicuri per tali navi al terzo bacino” aggiunge.

Abbiamo deciso esclusivamente in base a pareri legali

Durante il colloquio Zadel ha anche commentato la transazione pari a 400.000 Euro con il club calcistico FC Koper, dopo che questi ha fatto causa al porto per il recesso dal contratto di sponsorizzazione. “Abbiamo deciso esclusivamente in base a pareri legali che hanno mostrato il probabile esito dei due contenziosi. Si trattava di due cause risarcitorie per un valore complessivo che superava il milione di Euro”.

A causa dei ritardi ferroviari in Luka Koper arrivano lamentele dai clienti, ammette Zadel. “Aiutiamo e siamo flessibili il più possibile. Siamo quotidianamente in contatto con la clientela e tentiamo di avvisare in anticipo degli ingorghi. Tuttavia, il cliente ora ha un’alternativa, Luka Koper non è più l’unico porto in questo bacino e come minimo tre porti vicini possono farci concorrenza,” aggiunge.

A causa del ricorso sul bando Luka Koper ha spostato al 2019 l’investimento per il nuovo garage, tuttavia secondo Zadel ciò non rappresenta un pericolo per il lavoro acquisito con la Mercedes: “I nostri clienti, che attendono la struttura, per ora comprendono i nostri disagi.”

Se non ci saranno cambiamenti, resta nei piani di Luka Koper anche la costruzione del terzo molo, con il quale si assicurerebbe due o tre attracchi per navi ro-ro. Zadel accentua poi come lo Stato dovrebbe avere una strategia di sviluppo e concentrarvi tutte le forze: “Nel nostro caso si parla sempre del secondo binario e di Luka Koper come di un’azienda strategica, una finestra sul mondo, in una posizione geografica strategica – anche in futuro tutto ciò andrebbe maggiormente riconosciuto”.


 Fine anno al porto del Paese: 

L’utile sarà inferiore, l’obiettivo sono 120 treni al giorno, e invece del cofinanziamento per il secondo binario?

Quest’anno Luka Koper assumerà oltre 500 nuovi lavoratori. Entro la metà del 2019 verrà abolito il sistema dei fornitori di servizi portuali (IPS). La spesa per la nuova forza lavoro si ripercuoterà sugli utili, tuttavia come detto al Dnevnik da Zadel, ciò non lo preoccupa. 

Per legge Luka Koper è tenuta a contribuire al finanziamento del secondo binario, se dovrà o meno garantire anche il capitale per l’inizio dei lavori verrà discusso dal Governo in una delle riunioni entro fine anno. Zadel rimarca il fatto che sono riusciti ad ampliare l’area di concessione, ottenere l’autorizzazione edilizia per ulteriori binari dietro al terzo bacino, l’autorizzazione edilizia per realizzare l’attracco delle navi ro-ro e l’allungamento del molo primo. La quota degli investimenti è scesa del 74 per cento, tuttavia come detto al Dnevnik alcuni progetti sono stati posticipati ed è dunque comprensibile perché alcune risorse non siano state investite.

Alla domanda perchè Luka Koper non ha investito nei progetti, Zadel ha riferito al Dnevnik che i lavori al molo primo sarebbero dovuti iniziare a febbraio, ma così non è stato per mancanza dell’autorizzazione a costruire. Zadel non ha voluto dire quanti investimenti siano pianificati per il 2019 perché essi vanno preventivamente approvati dal consiglio di sorveglianza di Luka Koper.

Al momento Luka Koper impiega lavoratori che lavoravano in porto tramite gli IPS. Il bando per le agenzie di somministrazione si concluderà il 19 dicembre. Zadel non è d’accordo con i sindacati, i quali ritengono che tutti i lavoratori che lavoreranno in porto attraverso agenzie interinali debbano avere contratti a tempo indeterminato. In questa situazione ve ne sono 364. Zadel ritiene che il riconoscimento del rapporto di lavoro non è così semplice come immaginano i sindacalisti. Al momento stanno occupando indirettamente 307 lavoratori. Secondo le dichiarazioni di Zadel sono in corso le visite mediche, nell’anno venturo saranno assunti, scrive il giornale.

Le assunzioni dirette ed indirette influiranno sui risultati commerciali di Luka Koper, la spesa stimata  ammonta a 10 milioni di Euro, tuttavia Zadel sostiene che la Società dispone di sufficienti riserve. Si tratta di una questione che andava risolta. Semplicemente l’utile sarà ridotto.

Come detto da Zadel al quotidiano, in Luka Koper non sono i servizi ad essere problematici, bensì i ritardi nei trasporti. Le difficoltà insisterebbero soprattutto con i treni ovvero con lo smistamento della merce. Il porto di Trieste sta pianificando 330 milioni di investimenti, allungano il molo settimo, in un anno dovrebbe essere ultimata la nuova piattaforma logistica di Servola. 

Il porto di Trieste vedrà un’espansione pari alla metà della capacità del porto di Capodistria, scrive il Dnevnik. Luka Koper gestisce il 60 percento della merce in arrivo e partenza via treno ed è dunque legata allo sviluppo della ferrovia.

Siccome Luka Koper vive di traffici merci e l’Ungheria rappresenta subito dopo l’Austria il secondo mercato principale, Zadel non rileva criticità nella circostanza che il porto capodistriano diventi per così dire il principale porto per l’Ungheria. ”Ci rendiamo conto che il secondo binario è molto importante, da ciò dipende il nostro sviluppo. Qualora venisse predisposta una soluzione adeguata affinché anche Luka Koper possa contribuire al finanziamento, probabilmente decideremmo in tal senso

Ovviamente dovremmo prima verificare tutti gli aspetti giuridici e la giustificazione economica.”, afferma Zadel al Dnevnik. Il nuovo accesso al porto che alleggerirà il centro cittadino del traffico camionistico dovrebbe essere ultimato a inizio marzo.

Stante i grandi piani del porto, si pone la questione come faranno a far defluire le merci dal porto, infatti attualmente partono dal porto circa 70 treni al giorno. Come ha detto Zadel, l’obiettivo sono 120 treni al giorno, sebbene le ferrovie slovene rimarcano come già oggi superino la capacità del 20 per cento. Nonostante ciò Zadel ribadisce come sia realistico aspettarsi 95 treni al giorno.



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