Il primo uomo di Luka Koper Zadel: vediamo l’Ungheria come un’opportunità
di fare affari
Il Presidente dell’amministrazione portuale di Luka Koper Dimitrij Zadel
durante il colloquio con le Primorske novice ha tra l’altro commentato
l’interessamento dell’Ungheria per la locazione di un terreno nell’area
portuale in cambio dell’investimento per realizzare il secondo binario. Dai
documenti disponibili egli non rileva che la Slovenia stia vendendo parte del
territorio: “Io la vedo come un’opportunità per il porto di fare affari”.
(Foto: Luka Cjuha) – Il presidente
dell’amministrazione di Luka koper
Dimitrij Zadel
La combinazione dei termini “affittare un terreno” può assumere più
significati, che Zadel interpreta nel senso che la parte ungherese intende, o
meglio intendeva, disporre di un punto di ingresso della merce per l’Ungheria.
“Per grandezza si tratta del secondo mercato di riferimento dell’entroterra.
Abbiamo acquirenti legati a lungo termine al porto ,e secondo me si tratta di
una garanzia per i futuri flussi di traffico”, aggiunge il Presidente dell’amministrazione
portuale.
Sul punto dei ritardi nel firmare l’accordo con il Comune di Capodistria
, che seguirebbe la firma della lettera di intenti di questa estate con la
quale il comune ha dato luce verde per l’allungamento del molo primo, mentre in
cambio il porto ha annunciato il proprio spostamento dalle zone limitrofe al
centro cittadino e l’istituzione di un fondo per l’ambiente, Zadel chiarisce
che i gruppi di lavoro nel porto e nel Comune stavano preparando tutto il
necessario, “dopo però è arrivato il periodo elettorale e la parte comunale
aveva altre priorità”. “Noi siamo pronti, dipende dal Comune”, ha aggiunto.
Come riferito dal primo uomo di Luka Koper, in relazione alla lettera
d’intenti hanno dovuto tra l’altro accertare quale attività sia esercitabile
nel magazzino che sarebbe stato lasciato al Comune, mentre per il fondo per i
cittadini sarebbe da chiarire quale sia la forma giuridica più vantaggiosa per
i richiedenti per evitare che con la percezione di tali somme si debba pagare
anche una tassa.
Quando il porto potrà lasciare al Comune l’area lungo la tangenziale
nord, secondo lui è legato all’allungamento del molo primo, ovvero all’assicurare
gli attracchi per le navi che al momento vengono servite in quella zona: “E’
realistico pensare di portare a termine l’operazione entro la fine del 2020”.
Sul tema dello spostamento delle rumorose navi ro-ro nel terzo bacino
Zadel sottolinea che alcune sono già al terzo bacino, tuttavia ciò dipende
dalle previsioni meteorologiche, perché in caso di maltempo le navi là non
possono attraccare. “Abbiamo però ottenuto la concessione edilizia per
costruire attracchi più sicuri per tali navi al terzo bacino” aggiunge.
Abbiamo deciso esclusivamente in base a pareri legali
Durante il colloquio Zadel ha anche commentato la transazione pari a
400.000 Euro con il club calcistico FC Koper, dopo che questi ha fatto causa al
porto per il recesso dal contratto di sponsorizzazione. “Abbiamo deciso
esclusivamente in base a pareri legali che hanno mostrato il probabile esito
dei due contenziosi. Si trattava di due cause risarcitorie per un valore
complessivo che superava il milione di Euro”.
A causa dei ritardi ferroviari in Luka Koper arrivano lamentele dai
clienti, ammette Zadel. “Aiutiamo e siamo flessibili il più possibile. Siamo
quotidianamente in contatto con la clientela e tentiamo di avvisare in anticipo
degli ingorghi. Tuttavia, il cliente ora ha un’alternativa, Luka Koper non è
più l’unico porto in questo bacino e come minimo tre porti vicini possono farci
concorrenza,” aggiunge.
A causa del ricorso sul bando Luka Koper ha spostato al 2019
l’investimento per il nuovo garage, tuttavia secondo Zadel ciò non rappresenta
un pericolo per il lavoro acquisito con la Mercedes: “I nostri clienti, che
attendono la struttura, per ora comprendono i nostri disagi.”
Se non ci saranno cambiamenti, resta nei piani di Luka Koper anche la
costruzione del terzo molo, con il quale si assicurerebbe due o tre attracchi
per navi ro-ro. Zadel accentua poi come lo Stato dovrebbe avere una strategia
di sviluppo e concentrarvi tutte le forze: “Nel nostro caso si parla sempre del
secondo binario e di Luka Koper come di un’azienda strategica, una finestra sul
mondo, in una posizione geografica strategica – anche in futuro tutto ciò
andrebbe maggiormente riconosciuto”.
Fine anno al porto del Paese:
L’utile sarà inferiore, l’obiettivo sono 120
treni al giorno, e invece del cofinanziamento per il secondo binario?
Quest’anno Luka
Koper assumerà oltre 500 nuovi lavoratori. Entro la metà del 2019 verrà abolito
il sistema dei fornitori di servizi portuali (IPS). La spesa per la nuova forza
lavoro si ripercuoterà sugli utili, tuttavia come detto al Dnevnik da Zadel,
ciò non lo preoccupa.
Per legge Luka Koper è tenuta a contribuire al
finanziamento del secondo binario, se dovrà o meno garantire anche il capitale
per l’inizio dei lavori verrà discusso dal Governo in una delle riunioni entro
fine anno. Zadel rimarca il fatto che sono riusciti ad ampliare l’area di
concessione, ottenere l’autorizzazione edilizia per ulteriori binari dietro al
terzo bacino, l’autorizzazione edilizia per realizzare l’attracco delle navi
ro-ro e l’allungamento del molo primo. La quota degli investimenti è scesa del
74 per cento, tuttavia come detto al Dnevnik alcuni progetti sono stati
posticipati ed è dunque comprensibile perché alcune risorse non siano state
investite.
Alla domanda perchè Luka Koper non ha investito nei progetti,
Zadel ha riferito al Dnevnik che i lavori al molo primo sarebbero dovuti
iniziare a febbraio, ma così non è stato per mancanza dell’autorizzazione a
costruire. Zadel non ha voluto dire quanti investimenti siano pianificati per
il 2019 perché essi vanno preventivamente approvati dal consiglio di
sorveglianza di Luka Koper.
Al momento Luka Koper impiega lavoratori che lavoravano in
porto tramite gli IPS. Il bando per le agenzie di somministrazione si
concluderà il 19 dicembre. Zadel non è d’accordo con i sindacati, i quali
ritengono che tutti i lavoratori che lavoreranno in porto attraverso agenzie
interinali debbano avere contratti a tempo indeterminato. In questa situazione
ve ne sono 364. Zadel ritiene che il riconoscimento del rapporto di lavoro non
è così semplice come immaginano i sindacalisti. Al momento stanno occupando
indirettamente 307 lavoratori. Secondo le dichiarazioni di Zadel sono in corso
le visite mediche, nell’anno venturo saranno assunti, scrive il giornale.
Le assunzioni dirette ed indirette influiranno sui risultati
commerciali di Luka Koper, la spesa stimata ammonta a 10 milioni di Euro, tuttavia Zadel
sostiene che la Società dispone di sufficienti riserve. Si tratta di una
questione che andava risolta. Semplicemente l’utile sarà ridotto.
Come detto da Zadel al quotidiano, in Luka Koper non sono i
servizi ad essere problematici, bensì i ritardi nei trasporti. Le difficoltà
insisterebbero soprattutto con i treni ovvero con lo smistamento della merce.
Il porto di Trieste sta pianificando 330 milioni di investimenti, allungano il
molo settimo, in un anno dovrebbe essere ultimata la nuova piattaforma
logistica di Servola.
Il porto di Trieste vedrà un’espansione pari alla metà
della capacità del porto di Capodistria, scrive il Dnevnik. Luka Koper gestisce
il 60 percento della merce in arrivo e partenza via treno ed è dunque legata
allo sviluppo della ferrovia.
Siccome Luka Koper vive di traffici merci e l’Ungheria rappresenta subito dopo
l’Austria il secondo mercato principale, Zadel non rileva criticità nella
circostanza che il porto capodistriano diventi per così dire il principale
porto per l’Ungheria. ”Ci rendiamo conto che il secondo binario è molto
importante, da ciò dipende il nostro sviluppo. Qualora venisse predisposta una
soluzione adeguata affinché anche Luka
Koper possa contribuire al finanziamento, probabilmente decideremmo in tal
senso.
Ovviamente dovremmo prima verificare tutti gli aspetti giuridici e
la giustificazione economica.”, afferma Zadel al Dnevnik. Il nuovo accesso al
porto che alleggerirà il centro cittadino del traffico camionistico dovrebbe
essere ultimato a inizio marzo.
Stante i grandi piani del porto, si pone la questione come
faranno a far defluire le merci dal porto, infatti attualmente partono dal
porto circa 70 treni al giorno. Come ha detto Zadel, l’obiettivo sono 120 treni
al giorno, sebbene le ferrovie slovene rimarcano come già oggi superino
la capacità del 20 per cento. Nonostante ciò Zadel ribadisce come sia realistico
aspettarsi 95 treni al giorno.
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