martedì 11 dicembre 2018

CONTRO IL PROVINCIALISMO - LE DOMANDE DI FAQTRIESTE

Perchè non ci è piaciuto l'editoriale del PICCOLO di ieri sui rischi e le opportunità degli investimenti cinesi nel porto di Trieste a firma Roberto Morelli a pagina 14 ?



L'interesse cinese per la Piattaforma Logistica (in costruzione) , per la Ferriera e per il porto in generale vengono presentati come rischi di una "cinesizzazione" strisciante. Cinesizzazione ? ... e perchè strisciante ? L'uso di alcuni aggettivi anticipa un giudizio senza contenuti.

Quali sarebbero i pericoli direttamente indicati ? I gestori cinesi tendono a costruire e lavorare con personale cinese.
Al momento non ci risulta che il costruttore Vittorio Petrucco, socio di Francesco Parisi nella Docks San Servolo* sia di nazionalità cinese.



Quindi l'interesse dei cinesi per il Porto di Trieste è un pericolo per altri motivi. Forse l'autore dell'editoriale è disturbato dal fatto che gli investitori cinesi siano interessati alle potenzialità - fissate dal decreto attuativo nero su bianco - di Trieste come porto franco internazionale ? 
E' da anni che in nome di un superamento di barriere culturali il nostro eroe argomenta per l'unificazione dei porti di Trieste e Monfalcone ( un porto franco internazionale e uno regionale ) operazione che porterebbe a un severo ridimensionamento delle particolarità dello scalo triestino. Non si può fare ! Allargare le particolarità di Trieste allo scalo di Monfalcone apre solo la strada ad illusioni e a confusioni amministrative e ai soliti ricorsi che tutto bloccano e rimandano. Non si può fare!

Se l'autore non cita l'adiacente porto di Koper e nemmeno i sei chilometri di ferrovia che in un prossimo futuro potrebbero essere il passo in direzione di un grande porto Trieste - Koper quale sarà il vero motivo della sua perplessità e contrarietà mascherata dietro il paravento di tutela di identità e cultura? Quando non si capisce qualcosa di questa città solitamente sullo sfondo si intravede la Ferriera di Servola.
Ecco come ce la racconta Morelli: C'è un povero imprenditore scoraggiato e scocciato che sarebbe tentato di vendere lo stabilimento siderurgico o almeno l'area a caldo da vent'anni contestata per le emissioni e le polveri.

In realtà Arvedi non è un povero imprenditore, visto che è stato tra i protagonisti delle cordate in gara per l'acquisto dell'ILVA di Taranto. La sua Siderurgica Triestina sta lavorando e guadagnando, ed è stata acquistata dal Gruppo con diverse agevolazioni e finanziamenti in un gioco di squadra tra l'imprenditore e i suoi operai preoccupati per i posti di lavoro. Gioco di squadra che continua anche oggi con i rappresentanti sindacali che paventano perdite di posti di lavoro in inutili incontri al momento. ( il giudizio inutile è stato espresso dall'assessore regionale competente ).

Una classe operaia conservatrice che trova conveniente l'alleanza con l'imprenditore che ora si ritrova il problema di essersi impegnato a costruire i carbonili per evitare lo spolveramento dei materiali sul quartiere attorno allo stabilimento. Costo previsto 35 milioni. Immaginiamo che siano queste le prescrizioni che scoraggiano e scocciano l'imprenditore, a queste banali scocciature si riferisce Roberto Morelli ?

Con tempismo perfetto IL PICCOLO pubblica oggi il resoconto dell'incontro romano al MISE con l'allarme dei sindacati sui pericoli dell'investimento cinese. Voi credete alle coincidenze ?

A proposito di coincidenze vi proponiamo nel prossimo post una interessante intervista pubblicata proprio ieri da The Meditelegraph su questi temi con il presidente D'Agostino. Non l'abbiamo pubblicata ieri perchè sarebbe stato come usare uno schiacciasassi per spostare un'erbetta selvatica (l'editoriale).

Per concludere le nostre considerazioni ci interessa sottolineare che ora, a nostro parere , il problema centrale dell'imprenditore Arvedi è riuscire ad ottenere un buon prezzo per la buona uscita dopo aver dimostrato ampie capacità nell'ottenere vantaggi nella buona entrata. Fissare un prezzo conveniente.

Seconda considerazione. Se il nostro giudizio sulla classe operaia della Ferriera conservatrice vi sembra troppo forte provate a ricordare il comportamento e i risultati raggiunti dai sindacati nella vertenza Sertubi con l'indiana Jindall. 


Docks San Servolo, impresa creata per la costruzione e la successiva gestione della più imponente opera oggi in costruzione nel sistema portuale italiano.

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