Manifestazione nazionale dell'organizzazione fascista Casa Pound il 3 novembre a Trieste in occasione del centenario della "vittoria" della prima guerra mondiale. I militanti di Casa Pound si autodefiniscono "fascisti del terzo millenio". Hanno sfilato in circa 1600. Sono state contate 263 righe di 6 persone.
(fonte Rinascita Triestina). Controprova: Casa Pound ha dichiarato che sarebbero arrivati una trentina di pullman e quindi il calcolo è di circa 50 persone per 30 corriere da turismo : circa 1500.
Da registrare la contrarietà alla manifestazione di ampie parti del centrodestra triestino se non della destra vera e propria. Chiuso : ne abbiamo già scritto troppo.
LA TESTA DEL CORTEO CHE SI SNODA DA CAMPO SAN GIACOMO A PIAZZA GOLDONI |
Manifestazione Antifascista e antirazzista del 3 novembre a Trieste. Questura e stampa concordano su una partecipazione certa di 5000 manifestanti. Erano certamente di più. Gli organizzatori ne dichiarano diecimila. Si è trattato di una manifestazione che rientra nell'elenco di eventi particolari che ogni tanto questa città produce:
- Cantieri Aperti dicembre 2000 corteo cittadino contro l'apertura di una sede fascista a Trieste - Manifestazione contraria al vertice G8 Ambiente a Trieste - Corteo cittadino dopo i fatti di genova del 2001. Appunti in breve. La mobilitazione nelle settimane precedenti al corteo di Casa Pound non è riuscita a costruire la pressione necessaria ad ottenere il divieto della iniziativa neofascista. Tentativi in questa direzione sono stati fatti oltre che dalla rete antifascista anche dalla società civile e in particolare dalle autorità religiose cittadine.
Questa considerazione non sminuisce l'imponente risposta alla provocazione fascista che è stata messa in campo. In prima battuta, e nella sua peggior tradizione, il Partito Democratico aveva indicato il due novembre per una manifestazione antifascista. Va riconosciuto alla CGIL triestina di aver coerentemente indicato la contromanifestazione del tre novembre come terreno di mobilitazione e di aver lavorato per questa iniziativa. L'adesione della CGIL non è stata affidata ad un comunicato, come certe volte succede, ma ha visto una reale mobilitazione.
La riflessione sulla visita del Presidente della Repubblica a Trieste per il Centenario e in occasione della Giornata delle Forze Armate sarebbe un riassunto imperfetto del dibattito che da anni interessa queste terre. La "liberazione" di Trento e Trieste continua cento anni dopo ad alimentare un dibattito che non può essere risolto in qualche riga sul blog. Che si tratti di una riflessione e di un dibattito irrisolto è l'unica certezza che possiamo certificare. Siamo schiavi del sistema metrico decimale se pensiamo che la storia si svolga in decine di anni e che si risolva in occasione di particolari date multiple di dieci.
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