OTTOBRE
17, 2018
Ue: Governo
gialloverde pronto a vendere asset strategici alla Cina
«A Bruxelles il sottosegretario
gialloverde Geraci ci ha spiegato come il
Governo vuole ripensare le nostre relazioni con la Cina, citando Alitalia e il
Porto di Trieste come potenziali esempi di realtà da offrire a Pechino. Ora
abbiamo capito il vero motivo delle missioni di Tria e Di Maio in Cina: vogliono “fare cassa” utilizzando delle
realtà che rappresentano però degli asset strategici per il nostro Paese».
FAQTRIESTE : Ma chi va in giro per l’Europa a fare queste affermazioni ?
Lo afferma l’eurodeputato del Pd Nicola Danti, membro della commissione Commercio
internazionale, commentando l’incontro con il sottosegretario allo Sviluppo
economico Michele Geraci avvenuto ieri al Parlamento europeo sui temi
commerciali.
«Ci ha detto – continua Danti – che con
Pechino “si negozia in un sistema univoco” e che non si può pretendere di
trattare alla pari o tantomeno che la Cina si “comporti bene”, rispettando gli
standard sul lavoro e sull’ambiente, perché, anche se lo facesse, ci
schiaccerebbe ugualmente sul piano commerciale. Inutile quindi, ha ribadito
Geraci, “arrampicarsi sugli specchi del dumping sociale, del
diritto del lavoro e dei diritti umani».
«Se il Governo gialloverde ha intenzione di mettere in vendita il
Paese per fare cassa ce lo dica in fretta», conclude l’eurodeputato Pd
Commenta "FAQ Trieste": Non sarebbe una cosa buona che l'onorevole Danti ecc. ecc .."!Dato il summenzionato 'starting on', mi permetto di intervenire sul terreno degli 'esperti' Non sarebbe "cosa buona e giusta" (tanto per restare un poco in ambiente chiesastico e quindi scevro da impuntature polemiche)che si cominciasse a battere i pugni sul tavolo e dire che a Trieste vale l'Allegato VIII che garantisce l'accesso e l'uso del porto di Trieste a TUTTA LA NAVIGAZIONE MONDIALE SENZA DISCRIMINAZIONE DI BANDIERA e a parità di servizi? Non sarebbe "cosa buona e giusta" che si ricordasse che i Trattati e gli Allegati derivati dal TdP NON sono MAI stati abrogati nè che le leggi interne possono sostituirsi ad essi perchè gerarchicamente impotenti? Non sarebbe "cosa buona e giusta" che se risultasse vero quanto gridato dal deputato Danti, tutta la cittadinanza, quale che sia il colore politico del singolo cittadino, facesse muro contro questo commercio simoniaco? Non sarebbe "cosa buona e giusta" interessare le Potenze garanti dello Status di Tieste (anche se lo sanno benissimo ma che per ora non vogliono ad andare a cercare guai su questo versante!)richiamando la loro parola e la loro funzione di garanti e infine,per finire, non sarebbe "cosa buona e giusta" che il PD che ha sempre i suoi calcolati tempismi, prima di fare le pulci agli altri, facesse LUI STESSO un'esame di coscienza sulla SUA gestione politica di Trieste e sulla responsabilità, anche parziale ma complice, che ha portato alla distruzione dell'area franca del PFV? In attesa di cortese commento, anche a mezzo di un piccione viaggiatore!
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