mercoledì 25 luglio 2018

PARCO DEL MARE : IO E TE DIECI METRI SOPRA IL CIELO

Oggi sul Piccolo ritorna il Parco del Mare con la notizia che la Giunta ha congedato per il Consiglio, che si esprimerà venerdì pomeriggio,  la variante al Piano regolatore che disciplina l’intervento in zona Lanterna. 
Due Associazioni  Lega Ambiente e Trieste bella hanno predisposto apposita osservazione





Osservazione, ai sensi dell'art.8 della LR 21/2015, alla Variante di Assestamento anno 2018 al PRG vigente di livello comunale ai sensi del Capo II della L.R. 21/2015, adottata con DC n.26 dd. 30/05/2018




Le sottoscritte Associazioni presentano osservazione, ai sensi di legge,  ritenendo che per i temi trattati e la rilevanza di alcuni di essi, la Variante non sia di livello comunale, poiché incide su aree strategiche dal punto di vista paesaggistico, ambientale e comporti anche modifiche rilevanti alla mobilità urbana. Essendo queste problematiche determinanti per l'assetto e la qualità complessiva della città che, oltre ad essere capoluogo di Regione, vuole assumere sempre più un ruolo di capitale d'area, la mancanza di verifiche e approfondimenti necessari sui temi evidenziati con gli strumenti di legge specifici (Vas, Piano Paesaggistico Regionale, compatibilità geologica, piano delle infrastrutture art.3 bis LR23/2007), impediscono le necessarie azioni di mitigazione degli interventi consentiti dalla stessa e non consentono di ottenere una valorizzazione piena degli ambiti interessati.



Di seguito si espongono i contenuti e le motivazioni di questa osservazione.
In premessa va evidenziato che la verifica richiesta dalla legge sul presupposto che la Variante sia di esclusiva competenza comunale è sottoscritta dal medesimo soggetto in qualità sia di progettista che di responsabile del procedimento. Questo fatto comporta una modalità che fa venir meno il ruolo di terzierità del RUP desumibile dalla legge.



Nell'elaborato Relazione si sostiene, nella parte che riguarda la Metodologia, che le modifiche apportate al Piano regolatore non contrastano con gli obiettivi del PRGC e le previsioni del Piano struttura. Tale assunto, a supporto della tesi che la Variante è di livello comunale, serve per sostenere che la procedura di verifica di assoggetibilità alla Vas ha confermato che la stessa non determina effetti significativi sull'ambiente, conclusione con la quale non si concorda poiché alcuni interventi, conseguenti a questa Variante, incideranno pesantemente sull'habitat marino e naturalistico, e genereranno ulteriore inquinamento atmosferico causa l'incremento notevole di traffico.
Lo stesso può essere rilevato per gli aspetti paesaggistici, la zona interessata dalle trasformazioni edilizie ed urbanistiche sul molo Fratelli Bandiera, ex intervento Porto Lido, è una delle zone più compromesse in termini di organizzazione funzionale e per gli aspetti paesaggistici.  Rinunciare a prescrizioni puntuali per una sua riqualificazione  urbanistica ed edilizia, non assoggettandola già da ora ad una specifica scheda progettuale, come si è proceduto in sede di Piano regolatore Generale per altre aree dismesse ( Fiera, Caserme di via Rossetti, ecc.), origina un vuoto di indirizzo normativo che difficilmente sarà colmato dalla proposta progettuale privata. 



La presenza di un manufatto storico, pregevole e vincolato, quale la Lanterna richiede che sia accertata puntalmente la compatibilità paesaggistica di qualsiasi nuovo intervento in loco. Inoltre, essendo l'area della Lanterna di proprietà demaniale, a maggior ragione la stessa richiede la definizione di puntuali parametri ed indici, in modo da tutelare la sua vocazione pubblica. 

Pertanto non si concorda come affermato in relazione “ che le modifiche previste non comportano interferenze significative alla componente paesaggistica” poichè non viene per esempio valutata la particolare ubicazione dell'area e la stessa Lanterna tra quelle di particolare valore culturale e potenziale paesaggistico. Si ritiene inoltre che le previsioni del PPR, in base al codice Urbani, prevalgano già adesso su qualsiasi previsione del PRGC  e una valutazione in merito, rispetto quanto proposto dalla Variante in oggetto, andrebbe doverosamente fatta.



Non va dimenticato che tutto l'ambito individuato nel PRGC, in zona molo Fratelli Bandiera, probabilmente, per la sua secolare storia, presenta reperti di archeologia a tutt'oggi non conosciuti e quindi vanno adottate tutte le misure atte a preservarli; essendo inoltre tutta l'area realizzata su successivi interramenti a mare, si ritiene che il presupposto di qualsiasi trasformazione al suo interno implichi una preliminare pronunciamento di compatibilità geologica al fine di non compromettere delicati equilibri tra mare e terra consolidati nel corso degli anni.


Per quanto attiene la mobilità risulta del tutto impropria e non corrispondente al vero l'affermazione con presa d'atto ” che la variante non prevede variazioni insediative che possono interferire con la rete stradale di primo livello e con le penetrazioni urbane definite dal Piano delle Infrastrutture, della mobilità delle merci e della logistica”, in tal modo non si ottempera al disposto dell'art.166 della LR 26/2012. E' risaputo che questa variante, per quanto concerne la zona della Lanterna, ha recepito la volontà del proponente di realizzare il “Parco del Mare”, iniziativa che a detta del medesimo dovrebbe comportare l'arrivo annuo di 800.000 visitatori.  


Questo enorme flusso di persone, a prescindere del mezzo con il quale vorranno accedere all'area, graviteranno comunque sulla viabilità principale di accesso al centro e altresì con funzione di scorrimento urbano, e affermare che ciò non comporti problematiche sulla domanda di mobilità e parcheggio, in una zona già oggi critica per la grande movimentazione di TIR in entrata ed uscita dal Porto Nuovo, la presenza di stabilimenti balneari e terapeutici, servizi alla marineria e alla nautica da diporto, e domani ancora di più per la trasformazione del mercato ortofrutticolo in un complesso polifunzionale, la riqualificazione del museo ferroviario con possibilità di ripristino della stazione per i treni storici, è una palese sottovalutazione delle problematiche attuali e future che impateranno in modo determinante in un'area molto più grande di quella considerata dalla variante stessa.


Nell'elaborato PO1 Norme tecniche di attuazione l'art.80 ( -Zone Lib-porto urbano-rive ) è stato modificato introducendo, alla voce indici e parametri, l'altezza massima di future costruzioni riferita all'area” Porto Lido”. Essendo richiesto per la nuova edificazione e ristrutturazione nell'area della “Lanterna” e del “Porto Lido” il Piano attuativo, vista l'attuale assetto urbanistico ed edilizio della stessa, si ritiene che sarebbe necessario predisporre da parte degli uffici comunali, parimenti a quanto fatto in sede di stesura di PRGC, di apposita scheda nella quale si fissino puntualmente i lotti di riqualificazione con tutti gli indici e parametri necessari a definire un intervento organico che riqualifichi tutto l'ambito assoggettato a strumento preventivo. E' un'incongruenza non averlo fatto fino ad oggi rispetto ad aree adiacenti che pure lo prevedono e sono ad alta trasformabilità,  quali il Mercato Ortofrutticolo, essendo l'area della Lanterna pure un'area pubblica demaniale e a complessità ambientale, paesaggistica e di accessibilità e fruizione molto più complessa delle altre definite nell'elaborato PO3 del PRGC vigente.


Al fine di non generare equivoci in fase di procedimento attuativo si ritiene che vada depennato, nel III comma dell'art. 80, il riferimento con il quale  si precisa che “la realizzazione dell'intervento Porto Lido, in conformità al progetto definitivo....” si attua con strumento diretto . Trattandosi di un progetto approvato con determinazione Dirigenziale nel 2007, ed essendo intervenuti nuovi riferimenti legislativi, per le ragioni sopra evidenziate e il subentro all'idea originale di nautica con una nuova destinazione d'uso dell'area, si ritiene che sia necessario stralciarlo dall'art. 80 e un approccio completamente diverso  all'ambito complessivo con apposita scheda progettuale.

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