USB – Unione Sindacale di Base
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COMUNICATO STAMPA – CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE
INCONTRO IN PREFETTURA: IL COMUNE DI TRIESTE NON CAMBIA
ROTTA SULLE PRECARIE, MA NOI NON MOLLIAMO
Si è tenuto questa mattina
in Prefettura l’incontro delle rappresentanze sindacali con il Sindaco ed il Direttore
Generale del Comune di Trieste, convocato dal Prefetto di Trieste su richiesta
delle organizzazioni sindacali.
Pur ribadendo
l’apprezzamento per l’apertura sulle stabilizzazioni, che viene incontro a una
nostra richiesta di lunga data, al Sindaco abbiamo rinnovato la richiesta di
rivedere le deliberazioni fin qui assunte dall’Amministrazione nelle parti più
penalizzanti per le lavoratrici precarie e per la qualità dei servizi.
Abbiamo perciò chiesto di
bloccare l’efficacia degli atti fin qui approvati e di aprire un confronto vero
con l’obiettivo di garantire la stabilizzazione di quanti ne abbiano i
requisiti, la continuità lavorativa di tutti gli altri precari e la piena funzionalità
e qualità dei servizi, nonché di evitare l’esternalizzazione dei servizi
ausiliari. A tal fine abbiamo sottolineato l’imprescindibilità del coinvolgimento
urgentissimo della Regione, il cui intervento sul piano normativo risulta
essere indispensabile.
L’Amministrazione comunale
ha purtroppo confermato l’indisponibilità a rimettere in discussione le scelte
fin qui operate e ad aprire un confronto, affermando anche di aver avuto una
interlocuzione con l’Assessore Regionale competente e di essere in attesa di un
non meglio specificato provvedimento regionale, al quale si adeguerà.
Allo stato attuale ciò
significa molto concretamente che i servizi ausiliari verranno esternalizzati, una
ventina di ausiliarie precarie rischiano di restare in strada, mentre anche
tutti gli altri precari e precarie esclusi dalle stabilizzazioni e che
raggiungono i 36 mesi di servizio non potranno accedere più nemmeno ai
contratti a tempo determinato.
A fronte di ciò USB ha
immediatamente provveduto a prendere contatti con la Regione per ottenere provvedimenti
che assicurino da un lato le risorse finanziare per le stabilizzazioni, e
dall’altro garantiscano la continuità lavorativa per tutto il personale che
rischia di essere escluso anche dai contratti a termine.
Se l’Amministrazione non
cambierà atteggiamento, USB si vedrà purtroppo costretta a breve a indire lo
stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto educativo e
scolastico del Comune di Trieste.
Questo è l’unica scelta che la Giunta
comunale ha lasciato ai lavoratori e alle lavoratrici per tutelare il loro
posto di lavoro ed anche la qualità dei servizi stessi.
In ogni caso
NOI NON MOLLIAMO!
USB PI Comune di Trieste
Trieste, 23/7/2018
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