LA GAZZETTA MARITTIMA di nuovo come fonte della notizia ed eccoci qui a segnalarvi una situazione completamente diversa ben descritta nella sua complessità e nelle sue contraddizioni dalle dichiarazioni di Enrico Luciani presidente della Compagnia Portuale.
Civitavecchia i portuali “bloccano” l’ENEL
CIVITAVECCHIA – “La giornata di ieri ci ha portato
indietro nel tempo”. Comincia così l’amara nota del presidente della Compagnia
portuali Enrico Luciani sulla vertenza relativa allo scarico del carbone per la
centrale Enel.
“Una giornata di lotta – continua Luciani – che ha spazzato via
gli ultimi 30 anni di appiattimento politico e sociale. Un periodo in cui i
giovani non avevano più un motivo per ribellarsi e combattere ritrovando la
gioia di stare insieme scendendo in piazza per i propri diritti e per la
propria dignità. Ieri si è risvegliata finalmente la coscienza di tutta la
parte sana del nostro territorio. Una giornata straordinaria – afferma ancora
Luciani – che ha visto sotto la sede del comune di Civitavecchia i lavoratori
portuali della Compagnia Portuale e della società Minosse con le loro famiglie
insieme ai rappresentanti delle altre categorie operanti nello scalo marittimo.
Questo per rivendicare la ferma volontà di non accettare da parte di ENEL il
bando di gara che vorrebbe togliere affidandolo ad altri lo scarico del carbone
andando palesemente contro le legge speciale n.84/94 che regola il mercato e la
competitività all’interno dei porti.
Ma soprattutto ieri si è scesi in piazza per dimostrare
contro ENEL che ha, volutamente e senza alcuna logica ragione, rotto il Patto
Sociale con il porto e la città. Città che ha pagato e paga tutt’ora – scrive
Luciani – un prezzo elevatissimo in termini di inquinamento. Infatti alle
mirabolanti promesse economiche in termine di occupazione, la realtà è totalmente
differente. Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un impoverimento del
tessuto imprenditoriale e lavorativo locale che è stato messo in ginocchio
dalle continue gare al massimo ribasso del colosso energetico che hanno
permesso a ditte forestiere di prendere gli appalti non lasciando di
conseguenza nel territorio ne il lavoro e ne l’economia. A tutta questa crisi
stiamo inoltre ancora aspettando il famoso sviluppo parallelo tanto decantato
da ENEL”.
“Tutto ciò è inaccettabile. Innanzitutto perché è in
contrasto totale con la legge n.84/94 – sostiene il presidente dei portuali
locali – creando un precedente pericolosissimo che porterebbe la portualità
italiana alla completa anarchia e al conseguente tracollo, come anche
evidenziato duramente da ANCIP. Dall’altra porterebbe al fallimento delle
imprese nel porto come avvenuto per le tante, troppe imprese metalmeccaniche e
di pulizia industriale all’interno della centrale di Torre Valdaliga Nord. Ma
il fatto veramente straordinario di ieri è vedere accanto a noi portuali e al
sottoscritto l’intera classe Politica, o quasi.
Iniziando dal vecchio sindaco e
presidente dell’A.P. Gianni Moscherini che ha ricordato alla platea del Patto
Sociale di ENEL e della nascita della società Minosse per volontà della stessa.
Un fronte unito, in questa vitale vertenza territoriale, che ha visto in piazza
rappresentanti di partiti e associazioni politiche che svariano da Potere al
Popolo e Rifondazione comunista, passando a Onda Popolare sempre vicina ad ogni
nostra vertenza, per proseguire con una parte del PD.
Ma il fronte di lotta
politica ha visto schierarsi anche parte del centro-destra con alcuni
rappresentanze personali e, cosa inaspettata ma che ci ha fatto molto piacere,
anche la forza ora governativa della Lega, che attraverso il segretario locale
e soprattutto il consigliere regionale Daniele Giannini ha dichiarato il suo
pieno appoggio promettendo anche di interessare i Ministeri di riferimento
degli “strani” e incresciosi accadimenti che stanno succedendo nel porto e nel
nostro territorio. Ma soprattutto la presenza del nostro fratello e vice
presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio che ha parlato alla
folla promettendo la massima attenzione delle Istituzioni e dicendo a chiare
lettere che non ha bisogno di decidere da quale parte stare perché senza se e
senza ma sta con noi. E questo per noi è non solo importante ma vitale. Come
fondamentale sono stati gli interventi dei nostri rappresentanti sindacali
della FILT CGIL e USB. Ma la gran parte del merito di ieri va ascritta al
nostro consigliere regionale Gino De Paolis e comunale Patrizio Scilipoti che
si sono battuti come leoni, al tavolo convocato dal Comune, facendo
retrocedere, per ora, ENEL dalla propria decisione”.
Un ringraziamento speciale infine – scrive Giuliani – lo
dedico ai nostri fratelli della Compagnia Portuale di Ravenna che ieri sono
venuti a far sentire la loro vicinanza e solidarietà e agli uomini delle Forze
dell’Ordine che erano a presidio della casa comunale e che sono certo anche
loro sono a favore della nostra lotta. Concludendo dicendo che ieri, grazie a
tutti noi, uniti e compatti nelle nostre differenze, abbiamo ottenuto una
sospensione della gara illegittima. Ma questa non è una vittoria perché
sappiamo bene che la questione non è affatto finita e risolta. Infatti in
queste ore si sta tenendo presso la Pisana il tavolo speciale convocato per
questa questione in cui i nostri rappresentanti sindacali andranno ad esporre
la nostra unica ed irremovibile volontà, cioè quella di far annullare
definitivamente la gara di ENEL.
“Se ENEL continua nella sua immotivata ed irresponsabile
volontà nel procedere alla gara illegittima, perché ricordiamolo contra legem –
conclude il presidente dei portuali- siamo pronti già da questa notte a
riprendere lo stato di agitazione che porterà a scioperi e lotte dure.
Ma sia chiaro a tutti che questa non è la nostra volontà.
Noi vogliamo solo lavorare e difendere i nostri diritti e la nostra dignità.”
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