lunedì 16 luglio 2018

DATE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE ... E A DEGANUTTI QUEL CHE E' DI DEGANUTTI

Passano i mesi e puntualmente dobbiamo fare un piccolo complimento a Paolo Deganutti che attraverso la sua pagina Facebook, l'idea del Limes Club Trieste e il blog Rinascita Triestina porta un bel po' di novità nel dibattito triestino.

Oggi siamo qui per fargli due complimenti e una segnalazione.

Ha segnalato sul blog del Limes Club Trieste un articolo interessante che vi segnaliamo perchè parla del Porto del Pireo e dell'importanza dello scalo triestino. Leggetelo direttamente dal blog:


Va segnalato il commento pubblicato da Paolo sul blog Rinascita Triestina a proposito di un articolo de IL PICCOLO dove pericolosi estremisti si rifanno alle teorie economiche di Keynes. Eccovi il testo:

IL PERICOLOSO ESTREMISTA SIR JOHN MAYNARD KEYNES

- Il Piccolo divulga faziosità e ignoranza economica -




Chi avesse avuto la notevole pazienza di leggere gli articoli di fondo del Piccolo di martedì 10 avrebbe trovato la seguente frase stentorea:
“L’inflazione che ne deriverebbe non preoccupa questi estremisti seguaci delle teorie dell’economista John Maynard Keynes.”
Gli “estremisti” in oggetto, che "mettono in pericolo la democrazia", non sono le Brigate Rosse o i Khmer cambogiani ma il senatore democratico americano Bernie Sanders, già consigliere di Hilary Clinton, e Jeremy Corbin segretario del Partito Laburista inglese che non è propriamente un’ organizzazione guerrigliera.
Il terribile “teorico” di cui sono seguaci non è Stalin o Pol Pot ma l’ economista inglese sir John Maynard Keynes che contribuì alla scrittura dello statuto del Partito Liberale Europeo.

Questo è il segno della grave degenerazione dell’ informazione da quando il Neoliberismo ha preso il controllo delle politiche economiche europee e iniziato la sistematica criminalizzazione delle posizioni economiche opposte che avevano permesso il superamento delle conseguenze della Grande Crisi del ’29 e assicurato benessere a tutto l’ Occidente negli anni del secondo dopoguerra e del boom economico.

Keynes ha elaborato scientificamente (e fatto applicare) un dottrina economica che ritiene indispensabili gli investimenti pubblici produttivi per combattere le conseguenze delle crisi cicliche del capitalismo e per ritornare alla piena occupazione. Dottrina pertanto avversata dal Neoliberismo che, particolarmente nella sua variante tedesca detta Ordoliberismo”, impone ossessivamente l’ Austerity, alias crollo degli investimenti pubblici e del welfare, che ci mantiene da dieci anni sprofondati nella crisi iniziata nel 2008 (altrove superata da anni), fregandosene altamente della conseguente depressione economica, disoccupazione e macelleria sociale.

Per questo Keynes era stato il riferimento di tutta la politica riformista cui stavano a cuore le sorti delle classI popolari.
Poi le forze sedicenti di “sinistra” hanno abbracciato il neoliberismo passando per il “Blairismo” perdendo il contatto con la base e riducendosi agli zombi odierni tipo PD privi di identità e soprattutto di utilità sociale.

Così succede che giornali del gruppo Espresso, come il Piccolo smaccatamente filo-PD, ospitino articoli di sfacciata propaganda di esponenti neoliberisti che diffondono frottole come quella del “pericolo dell’ inflazione” in un (lungo) periodo che al contrario è di “deflazione” e depressione e in cui la BCE non riesce nemmeno a raggiungere l’ obiettivo di un’ inflazione minima al 2% che segnalerebbe una tiepida ripresa economica.
Adombrando addirittura rischi per la democrazia e situazioni Venezuelane, qualora fossero finalmente applicate misure economiche keynesiane.

Ricordiamo che John Maynard Keynes ha rivoluzionato l’economia anche in senso sociale, mettendo in secondo piano l’equilibrio classico di lungo periodo a favore del raggiungimento della piena occupazione e dell’avanzamento sociale, il tutto nel pieno rispetto dell’ordine democratico messo in primo piano rispetto agli interessi dei pochi.
Possiamo ricordare che Keynes, con la sua scelta di abbandonare il Gold Standard nel Regno Unito, permise a Londra di sentire meno rispetto ad USA, ed alla Germania ed ali altri paesi europei gli effetti della Grande Depressione, salvandone l’apparato industriale che si rivelò così importante nel 1939 per la lotta al nazismo (provocato proprio dalla pesante deflazione e diffusa disoccupazione nell' austera Germania).

Viceversa la scuola Neoliberista di Milton Friedman nota come “Chicago Boys” ha collaborato apertamente col dittatore cileno Augusto Pinochet che a loro ha affidato la politica economica che, per le devastazioni sociali che provoca, ha bisogno di regimi in grado di reprimere le rivolte.

Chiudiamo a beneficio della “anime belle” della Sinistra Al Caviale, che chiedono economicissimi raccoglitori di pomodori immigrati e volenterose badanti estere, con una frase del prof. Marco Revelli:
“I ceti popolari, operai e abitanti delle periferie, non si sentono difesi dal PD, partito che li ha abbandonati, oltretutto a causa dell’aver aderito al Blairismo che significa neoliberismo ossia meccanismo per schiacciare gli operai (diritti e salari)…..come fa adesso a recuperare i voti?”
Appunto…non ce la fa...

Però fomenta la solita grossa e grassa disinformazione un tanto al chilo.

FAQTRIESTE invita il direttore de IL PICCOLO a trovare un

 premio adeguato ad un lettore attento e pignolo come 

Deganutti . Abbiamo poi evidenziato un paragrafo del 

commento di Deganutti per segnalargli che IL PICCOLO è 

solitario in questi commenti anche all'interno del gruppo 

Espresso che negli stessi giorni ha pubblicato un lungo 

articolo filo keynesiano.





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