sabato 7 luglio 2018

AGGIORNAMENTO DA LIVORNO

Ieri si è svolto lo sciopero dei portuali livornesi di protesta per i licenziamenti dei cinque lavoratori dell' Agenzia Lavoro Portuale di Livorno. Oggi è sabato e vi proponiamo i passi di cronaca più importanti tratti da LIVORNO PRESS sul cui sito trovate anche un video del corteo.

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7 luglio 2018

Licenziamenti Alp, corteo e manifestazione

Livorno – Un lungo corteo, partito da piazza Cavour e giunto a palazzo Rosciano nonostante la pioggia, ha manifestato ieri contro i licenziamenti in Alp. Alla testa del corteo insieme a Unicobas e Usb c’era anche Potere al Popolo. 

Claudio Galatolo e Giovanni Ceraolo si sono alternati al microfono denunciando la situazione di precarietà del lavoro in città e di come andrebbe tutelato, invece che colpito con sanzioni disciplinari.
 
La questione dei 5 licenziamenti nell’Azienda per il Lavoro in Porto è stata spiegata dal segretario provinciale Unicobas Galatolo nel corso del corteo: “I cinque addetti hanno visto che era in corso un’autoproduzione non consentita e lo hanno fatto presente al responsabile dei lavori, il quale si è reso disponibile ad utilizzarli. Prima del loro avvio al lavoro è stata fatta una telefonata da Alp che li ha autorizzati, poi è arrivata anche l’autorizzazione scritta”. Invece poi è scattato subito il licenziamento per “insubordinazione” per essersi avviati al lavoro da soli.

“Abbiamo avuto un tentativo di conciliazione. L’Azienda si è resa disponibile a riassumere, ma solo dietro un riconoscimento pieno ed incondizionato, da parte dei licenziati, della gravità del comportamento tenuto. Per questo abbiamo mantenuto lo sciopero. Come sindacato non possiamo sostenere una cosa non vera e per questo chiederemo un altro incontro. Se qualche altro sindacato ha sottoscritto una cosa non vera se ne prende la responsabilità”.

Per comprendere quest’ultima frase bisogna fare riferimento a un comunicato della Filt-Cgil , nel quale c’è un passaggio: “I (due) lavoratori rappresentati dalla Filt-Cgil Livorno hanno espresso la volontà di accettare i termini della conciliazione proposta da Alp per i 5 lavoratori”.

Nel corso del corteo Galatolo ha ricordato – riferendosi a situazioni diverse da Alp – che il ricorso allo strumento disciplinare è molto spesso utilizzato per ricattare i lavoratori e si contestano spesso fatti presunti.




IL COMUNICATO FILT CGIL CITATO NELL'ARTICOLO

Vertenza ALP: I lavoratori Filt Cgil da oggi di nuovo al lavoro

Livorno, 8 luglio 2018 Nella tarda serata di giovedì 5 luglio, nell’incontro tra Filt-Cgil e Alp, si sono definiti i termini per il reinserimento di 2 dei 5 lavoratori licenziati da Alp.

I lavoratori rappresentati dalla Filt-Cgil Livorno hanno espresso la volontà di accettare i termini della conciliazione proposta da Alp per i 5 lavoratori.

Da oggi sono nuovamente a disposizione di Alp, con il riconoscimento dei diritti pregressi al provvedimento disciplinare.

Le parti, a conclusione della discussione, riconoscendo il ruolo centrale dell’articolo 17, concordano sulla necessità di avviare percorsi di confronto per rafforzare e consolidare l’articolo 17 nel porto di Livorno. Già dalla prossima settimana
chiederemo un tavolo di confronto in merito. Auspichiamo che tutti i lavoratori trovino definizione al contenzioso.

Filt-Cgil      6 luglio 2018


NOTA DI FAQTRIESTE : L'altro giorno un nostro collaboratore ed esperto ci ha inviato un pezzo dal titolo "Rinfreschiamoci la memoria sull'art. 16 " che è stato molto letto in rete. Prima dello sciopero di Livorno e del tentativo di conciliazione, quindi in tempi non sospetti ci ha inviato una breve nota aggiuntiva che ora , alla luce di quello che sta succedendo risulterà ancora più chiara:

Non si placano gli animi al Porto di Livorno dopo il licenziamento di 5 lavoratori dell'Agenzia.


Vale la pena ricordare che nei Porti, ai sensi di quanto previsto all'art. 17 della L. 84/94, i c.d. Pool di manodopera sono gli unici soggetti autorizzati a fornire manodopera alle Imprese Portuali. 

In caso di necessità solo gli stessi Pool possono ricorrere a lavoratori Interinali. Inoltre nel caso di mancate occasioni di lavoro i Pool  possono avvalersi dell'Istituto di Mancato Avviamento (IMA). Tale Istituto è a carico della comunità. 

Viene spontaneo chiedersi allora quale sia la violazione dei 5 lavoratori: comportamento ostile nei confronti dell'Agenzia, danni a persone o cose, inadempienze sulla sicurezza? 

Da ciò che si apprende dalla stampa sembra che l'unica colpa dei 5 sia quella di aver lavorato dove gli spettava procurando all'Agenzia un profitto. 

Ma se così è: allora ai 5 dovrebbe essere riconosciuto un premio è non un provvedimento disciplinare. 

I Pool vivono di avviamenti, fatturano avviamenti. 

Quindi paradossalmente andrebbe punito chi non ha provveduto al profitto della propria Impresa. 

Grazie ai Pool di manodopera nei Porti si è limitato se non azzerato il mercato delle braccia, non torniamo indietro solo per dimostrare chi c'è  l'ha più "duro", questo si sarebbe un danno irreversibile.

Trieste 5 luglio 2018

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