martedì 27 marzo 2018

VISIONI OLTRE IL GOLFO DI TRIESTE ...NAVI IN RADA

Abbiamo ricevuto questo testo che abbiamo giudicato una via di mezzo tra tecnica e poesia. Un modo di presentare le questioni legate al porto molto diffuso tra i triestini. Una miscela di tecnica, nostalgia e visioni future. Si potrebbe trovare un termine appropriato per definire questo modo di argomentare sul porto ? Qualcosa di simile al termine "saudade do Brasil" ?
Magari tra i nostri lettori qualcuno ha un termine per indicare questo aspetto della triestinità ?


26/03/2018 ore 09.30

In questo momento sta manovrando in rada una portacontainer della APL . Si tratta della gloriosa compagnia americana American President Lines che ora è una sussidiaria della CMA CGM francese. 
Presumibilmente si tratta sempre della linea dell'Estremo Oriente ma che una nave americana ( se ne mostra sempre la bandiera) tocchi Trieste è cosa interessante.
Lo so che si tratta di aria alla bocca perchè qui nessuno caccia fuori i quattrini , però se si riuscisse :


1) Costituire un consorzio tra armatori( quali??) spedizionieri, agenzie marittime e altre entità economiche.

2) Noleggiare un gruppo di navi p.c. ; all'inizio non molto grandi , attorno ai 3000 TEU , e con velocità adeguata per :

3) Iniziare una linea per la Costa Atlantica degli USA garantendo una partenza settimanale da Trieste.  Si tratterebbe di una ripresa di linee antiche e ora completamente sguarnite (fatte salve le prospettive con le recenti manovre daziarie USA e contromisure U.E.).

4) Si tratterebbe di una linea che nel Nord Adriatico dovrebbe servire SOLO Trieste lasciando gli altri porti dell'Alto Adriatico  eventualmente tributari di collegamenti via feeder. 

Altre toccate in Adriatico: NESSUNA più a Nord di Bari/ Brindisi. 

In sostanza un rozzo schema di linea potrebbe essere : Trieste, Bari/Brindisi, 1 porto siciliano , 1 porto spagnolo , Tangeri in Marocco , eventualmente Las Palmas come hub di linee convergenti e in America p.e. Halifax in Canada ; New York o Boston ; Savannah e ritorno. 

Naturalmente, soprattutto con gli eventuali porti italiani, devono essere impiantate trattative per i costi e la sicurezza del servizio di banchina e di raccolta e smaltimento del carico. 

5) Fatto con adeguato tempismo, accentrerebbe almeno temporaneamente a Trieste il nuovo traffico con un probabile ritorno di lavoro a spedizionieri e agenzie marittime e dando un vantaggio che se ben gestito potrebbe espandersi nel tempo . Se , dopo il periodo di rodaggio e con una adeguata pubblicità nell'areale di possibile raccolta di traffico , le cose andassero bene , si potrebbero di conseguenza adeguare le portate a navi maggiori.

6)Il senso di tutto questo, oltre che istituire una nuova linea e allargare le prospettive , è principalmente quello di favorire esclusivamente Trieste per cui la eventuale ipotetica Linea sarebbe una pertinenza esclusiva del Porto di Trieste e solo al suo servizio.Ed è per questo che se ipoteticamente attuata non bisognerebbe cedere a tentazioni di toccate alternative nel Medio e Alto Adriatico( Ancona , Ravenna ,Venezia, Capodistria e Fiume) ma servire questi porti solamente con collegamenti alternativi.

7) Naturalmente ( sempre restando sul terreno delle ipotesi fatte per gioco) la velocità e la determinazione nell'esecuzione sono vitali. Solo con una velocità che spiazzi gli altri potremo godere - se le cose andassero bene - di un vantaggio e mantenedolo per un certo periodo, costituire una piattaforma per altri sviluppi. 

Dobbiamo sempre ricordare che ormai Trieste è quella che è; che nessuno osa mettere le mani alla scarsella per rischiare in quanto da troppo tempo abbiamo preso tante bastonate sulla schiena che il bastone è diventato stoppa ; che molti si sono acconciati a vivere di sponda senza rischiare ; infine che altre entità sia della Padania e del Veneto - per la loro intrinseca ricchezza - che al Sud - foraggiati dallo Stato - i quattrini ce li hanno sull'unghia o li trovano facilmente battendo cassa. 

Noi, a parte le chiacchiere, siamo , come si dice, i 'figli di un dio minore' che devono essere emarginati e controllati dal secondino di turno ; per cui diventa essenziale l'applicazione totale e senza riserve o limitazioni dell'Allegato VIII trovando in noi stessi la forza per reagire perchè altrimenti nessuno ce la può dare o ce la vuol dare . 

   Verani Adriano

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