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Di seguito vi proponiamo l'ultimo comunicato pubblicato sulla pagina Facebook di Siderurgica Triestina :
Ferriera, Siderurgica Triestina: «Rispetto degli standard
sanitari e ambientali è sotto gli occhi di tutti»
«Apprezziamo l'interessamento alla Ferriera perché la
questione ambientale è una tematica alquanto controversa con diversi risvolti
su cui è importante che tutti si esprimano e influiscano sulle scelte future
attraverso una base informativa serie e critica che non può certamente
limitarsi ad una pagina fb.
Parlando di responsabilità va detto che mantenere le
produzioni siderurgiche più pesanti in Italia, quindi in un contesto di vincoli
e tutele ambientali molto più restrittivi, evita di esternalizzare gli impatti
ambientali in Paesi esteri con standard ambientali bassi se non assenti a
discapito delle popolazioni locali».
«Viviamo in una società
benestante in cui non si rinuncia certamente ai benefici del nostro sviluppo
ma, allo stesso tempo, non si vuole avere niente a che fare con quanto ne
deriva in termini produttivi e ambientali dalle nostre scelte di consumo
scaricandone il peso quanto più lontano possibile e su soggetti svantaggiati e
deboli. Detto questo ribadiamo ed assicuriamo che la nuova gestione della
Ferriera ha portato lo stabilimento produttivo a rispettare tutti i più
rigorosi standard ambientali e sanitari fissati dalle normative europee
notoriamente più restrittive del resto del mondo, andando anche a sanare la compromissione
ambientale dei suoli causata in passato quando non c’erano ancora gli stretti
vincoli ambientali che ci sono attualmente».
«Da due anni - continua il post - lo stabilimento viene
passato sotto la lente del microscopio dei controlli e delle verifiche
dall’ARPA, dalla Magistratura, dai vari Consulenti degli Enti di controparte,
da tanti altri ancora e tutti stanno constatando il rispetto degli standard
ambientali e sanitari.
E’ ragionevole ipotizzare che ci sia un grande complotto
oppure siamo di fronte ad un’azienda che seriamente sta dando seguito agli
impegni assunti mettendo in campo oltre alle risorse economiche anche le migliori
risorse professionali?».
«Bisognerebbe anche domandarsi se possa essere giusto
pretendere la chiusura di uno stabilimento da parte di un gruppo di cittadini
per una percezione visiva dei pennacchi, di occasionali spolveri o della percezione
di odori e rumori che non hanno comunque impatto sotto l’aspetto sanitario ma
su cui comunque l’azienda ha molto migliorato e continuerà a migliorare. Odori
che fra l'altro spesso vengono associati allo stabilimento pur non essendo di
tale provenienza».
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