sabato 30 dicembre 2017

LUKA KOPER : RESOCONTO DI QUESTI GIORNI DI FINE 2017

Luka Koper: sfiduciati i vertici ,

è operativo il nuovo cda

Alla fine è successo proprio quanto preannunciato. L'assemblea straordinaria degli azionisti di Luka Koper, che ha avuto luogo il 28 dicembre, ha votato la sfiducia all'amministrazione presieduta da Dragomir Matić con il 99,19% dei voti degli azionisti presenti, tra i quali sono lo Stato e lo SDH Holding statale slovena) a detenere la larga maggioranza.

Matić ha valutato i lavori dell'assemblea essere il risultato finale di una vera e propria persecuzione politica. La sfiducia al cda costituito da Matić, Irena Vincek e Andraž Novak è stata proposta dal consiglio di controllo, dopo che a novembre era stata pubblicata la relazione riguardante la revisione straordinaria dell'accordo tra Luka Koper e l'IPS, ovvero la fornitura di manodoper per i servizi portuali. 

Nella relazione si dice, tra l'altro, che l'impresa portuale capodistriana non gestisce attivamente e strategicamente ill modello di fornitura servizi IPS e sottolinea i rischi che ne derivano in materia di diritto del lavoro, controllo dell'IPS e di corruzione.

La relazione comunque conferma l'esistenza di un sistema verificabile dell'esecuzione dei servizi portuali, ha ricordato Matić, che respinge tutte le accuse, precisando che l'esito dell'assemblea era prevedibile e previsto e che si aspetta anche di peggio dalla riunione dei revisori. "Si sta lavorando per cacciarci fuori e lontano da Luka Koper", ha affermato.


Di diverso avviso la presidente dello SDH, Lidia Glavina, secondo la quale l'unico vero interesse dello SDH è rappresentato dal fatto che Luka Koper operi con maggiore efficacia, in piena legittimità e si sviluppi ulteriormente. Imputa all'amministrazione uscente un blocco di cominicazione e di non aver fatto abbastanza per instaurare modelli operativi legittimi ed adeguati.

Riguardo alle allusioni di Matić sulla in merito alle speculazioni del consiglio dei revisori la Glavina ha precisato che l'assemblea si è limitata alla sfiducia e che ogni altra azione è demandata al consiglio di controllo. Lo SDH comunque auspica che Luka migliori ulteriormente sul piano operativo ed anche su quello delle entrate, non escludendo di analizzare la possibilità di aumentare anche le tariffe dei servizi portuali. D'altra parte Matić invece non si è dimenticato di ricordare i vari primati, in termini di risultati operativi ed efficacia, ottenuti da Luka Koper con la sua direzione.

L'assemblea ha infine approvato anche l'affidamento dell'incarico di revisione dei bilanci alla società BDO, revocando contestualmente l'incarico in precedenza affidato alla societå KPMG. E stato inoltre deliberato anche un aumento dell'indennità spettante ai revisori.


Matić è stato  buon profeta. Il collegio dei revisori ha provveduto già ieri alla nomina del nuovo cda, del quale fanno parte il nuovo presidente Dimitrij Zadel, proveniente dall'OMV Slovenija ed i due componenti Metod Podkriżnik (Fersped) e Irma Gubanec (già presidente del cda del Delo di Lubiana).

Come previsto da Dragomir Matić, il nuovo presidente del collegio dei revisori, l'avvocato lubianese Uroš Ilić, non si è limitato solo a comunicare la composizione del nuovo cda, ma ha anche tentato di demolire l'immagine del cda uscente, affermando in conferenza stampa che "l'amministrazione di Drago Matić è stata rimossa per colpe gravi e dovrà lasciare l'azienda. Le cause: gravi innrazioni degli obblighi datoriali in materia di diritto del lavoro, incapacitå operativa e di direzione, sfiducia degli azionisti. Il pricipale capo d'imputazione resta sempre il rapporto tra Luka Koper e le imprese di fornitura di manodopera per i servizi portuali - IPS, che secondo un parere di legittimità commissionato alla Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Lubiana, sarebbe illegale, stando a quando dice Ilić.

A chi ha ricordato i risultati economicamente e finanziariamenti eccellenti raggiunti dall'amministrazione Matić, ha risposto invece Lidia Glavina, affermando che "quando si ottengono alti profitti in un contesto di dubbia legittimità, è normale dubitare anche dei risultati."

La vicenda comunque non ė ancora conclusa del tutto. Vi sarà sicuramente un seguito in sede giudiziaria, poichè alcuni piccoli azionisti hanno già preannunciato azioni legali, definendo l'assemblea una vera e propria farsa. 

Critici anche i rappresentanti dei lavoratori, che non comprendono il perchè della rimozione di un cda che aveva appena presentato un piano di assunzioni da completare entro il 2020 proprio per limitare notevolmente il ricorso all'IPS ed al lavoro precario. Sono in molti a chiedersi: come mai, in un paese in cui il lavoro, le retribuzioni ed i diritti dei lavoratori, soprattutto negli ultimi anni, sono stati sistematicamente calpestati in molti settori,  a cominciare dall'edilizia, lo stato non ha mosso un dito e  ora diventa paladino dei diritti dei fornitori di servizi portuali?



(Resoconto redatto in base ad articoli pubblicati dal Primorski dnevnik e dalle Primorske novice dd. 29.12.2017)

Nessun commento:

Posta un commento