domenica 17 dicembre 2017

LA RINASCITA TRIESTINA : IL LIBRAIO SECONDA PARTE

SECONDA PARTE :

Continuando le nostre ricerche troviamo una citazione nel libro " L'insurrezione di Trieste. Il romanzo. " che riguarda un libraio triestino a cui si rivolge il protagonista. 

Che possa trattarsi proprio di Deganutti è altamente probabile, visto che all'epoca già frequentava curioso le prime iniziative pubbliche di Trieste Libera che avrebbero portato alla ormai famosa manifestazione degli ottomila indipendentisti. La manifestazione che conclude il libro.

Ormai sta quasi dormendo sulla relazione, ma vuole concludere il lavoro. C’è ancora quella segnalazione fatta dal libraio. Lui aveva chiesto se c’erano vecchi testi disponibili senza andare a cercare nelle biblioteche. 

Con un sorriso sarcastico il libraio gli aveva dato il libro con i marines in copertina. “Lei potrà apprezzarlo e magari citarlo in qualche articolo. Nessun giornalista italiano si permetterebbe di fare una citazione così particolare. Certo che i tempi sono cambiati, gli anni sono passati dai problemi di quell’epoca, ognuno può spiegare che c’erano tattiche e strategie a motivare certe affermazioni ma dovrà convenire che questa citazione è quanto meno intrigante.”

Aprì il libro sulla prefazione ai testi del convegno del 1982 e gli indicò un paragrafo :“Il relatore si sofferma in particolare sull’indipendentismo come fenomeno politico portando elementi di fatto e argomenti utili per cogliere la distinzione e l’aspra dialettica tra le posizioni del movimento indipendentista e quello che può ben chiamarsi il nostro “indipendentismo”, quale si espresse nell’adesione del Partito Comunista, tra il 1947 e il 1954, alla formula di indipendenza sancita dal Trattato di pace, nel suo impegno per la costituzione del Territorio Libero di Trieste”. 

Herbert guarda con fare interrogativo il libraio. Sono cose risapute potrebbe dirgli ora che ha ricostruito la vicenda, ma quel giorno non riesce a produrre niente di diverso da quello sguardo interrogativo che chiede: “cosa dovrei capire?”.


Il libraio non è in difficoltà, si appresta a fare la rivelazione e intanto si gode l’imbarazzo di quello che lui crede un giornalista inglese.: “ Ma perché non guarda chi ha firmato la prefazione? Giri due pagine e legga ! Ci sta scritto Giorgio Napolitano? Si? L’attuale presidente della Repubblica? Ora vada a rileggersi la citazione sapendo chi l’ha pronunciata. Sarà contento il direttore del suo giornale, vedrà”. Il libraio si allontanò quel giorno e la sua presenza uscì anche dal salotto di Herbert che così chiuse il portatile, previo salvataggio del file e andò a letto sapendo che nessuno avrebbe disturbato i suoi sogni quella notte. Aveva ricevuto la buona notte dal presidente della Repubblica italiana. Marianna dormiva ancora un sonno tranquillo e profondo e lui la vide molto bella.  a pagina 169 del libro

Non siamo qui a scrivere la biografia del personaggio e quindi citeremo solo l'ultima fatica in cui l'abbiamo ritrovato. La presentazione triestina dell'ultimo libro di Parag Khanna organizzata dal Centro Veritas, il LIMES CLUB TRIESTE e la Libreria EINAUDI.

Durante la sua lezione Parag Khanna confronta le caratteristiche di governance tra la Svizzera e Singapore. Solitamente accompagna la slide con una battuta in cui sostiene che a prima vista l'unico tratto in comune tra la Svizzera e Singapore resta il fatto che hanno la bandiera con i colori rosso e bianco.

Nei commenti conclusivi Visintin presidente degli spedizionieri triestini, ha prontamente e ironicamente segnalato a Parag Khanna che anche la bandiera di Trieste è dei colori rosso e bianco.

Rinascita Triestina e Deganutti, che aveva introdotto la serata, non ha perso tempo e ha ampliato le ricerche ad Amburgo scoprendo che anche in quel caso i colori della bandiera sono rosso e bianco. Da qui a pubblicare sul blog Rinascita Triestina le bandiere accompagnate da due slogan : uno storico e uno attuale il passo è stato brevissimo.


A un personaggio così vivace e produttivo abbiamo pensato di dedicare prima privatamente e ora pubblichiamo un nostro fotomontaggio con Paolo Deganutti in versione attivista del movimento di Martin Luther King per i diritti civili.


NOTA DI FAQTRIESTE :

E' ovvio in questa città che questa intraprendenza politica e fantasia ricca di spunti seri e contenuti non trova estimatori in alcuni ambienti. Meraviglia trovare offese e discredito proprio in quei settori che dovrebbero essere i più attenti allo sviluppo di ragionamenti adatti alla fase. ma questi "nuovi politici " molte volte apprendono solo i vizi e le brutture della vecchia politica, perchè sono incapaci di innovazione.



Nell'ovale rosso sulla pagina FaceBook del Territorio Libero di Trieste:

= Caracciolo = Deganutti = massoneria italiana = stessa merda de Russo e 4 propatrini al traino

probabilmente sono anche peggio della vecchia politica. Una riflessione e qualche considerazione mirata andrà dedicata a lorsignori. 






1 commento:

  1. Vorrei farvi notare che, il buon Paolo Deganutti oltre che voi di FaQ parlate di "forte autonomia" - "Trieste autonoma" in uno Stato italiano, mentre sappiamo benissimo che Trieste non fa parte dell'Italia, cosa ribadita nel luglio di quest'anno con il Decreto "attuattivo" del Porto di Trieste.
    Quindi volere mantenere Trieste in Italia nonostante le verità giuridiche, vi porta allo stesso livello dei politici italiani come dichiarato dall'associazione Territorio Libero.
    Insomma, volete essere o no migliori della politica che da 70 anni paralizza Trieste?

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