venerdì 22 dicembre 2017

INDIPENDENTISMO E/O AUTONOMIA - NON SOLO CATALOGNA


TANTE DOMANDE E RISPOSTE 
DA COSTRUIRE ASSIEME

Il giorno dopo le elezioni in Catalogna, dove gli indipendentisti hanno conquistato la maggioranza dei seggi, iniziamo un ragionamento che ci permetta di porre le domande giuste per comprendere.

Abbiamo scelto, per aiutarci nel lavoro, di citare e mettere in discussione alcune affermazioni dell'articolo dell'Espresso dal titolo:

LA DISUNIONE CHE APRE AI FASCISMI  clicca qui per leggere l'originale

In questo articolo Roberto Castaldi cita alcuni dei padri dell'idea dell'Unione Europea proponendo un ragionamento che porta alla costruzione di una vera Federazione Europea contrapposto a quella Europa Unita di oggi basata principalmente su accordi tra diversi stati nazione.

Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica, dal Quirinale scrisse: «gli Stati nazionali sono ormai polvere senza sostanza».


Nel 1918 Einaudi propose la Federazione Europea, così come Briand nel 1929 o Carlo Rosselli nel 1935, che scrisse: «Non esiste per la sinistra europea altra politica estera. Stati Uniti d’Europa, Assemblea Europea. Il resto è flatus vocis. Il resto è la catastrofe». 

Il resto furono il nazionalismo e la Seconda Guerra Mondiale, in cui gli europei persero l’indipendenza e finirono spartiti tra Usa e Urss. L’Unità Europea, il giornale del Movimento federalista europeo fondato da Spinelli lanciò il primo appello alla Resistenza armata al nazi-fascismo: la Resistenza è nata europeista.

 Il Manifesto di Ventotene ammoniva: «Se [con il mancato superamento della divisione dell’Europa in Stati nazionali sovrani] la lotta politica restasse domani ristretta nel tradizionale campo nazionale, sarebbe difficile sfuggire alle vecchie aporie».

Dopo aver letto queste tre citazioni che indicano ai pericoli che hanno provocato e continuano a produrre gli stati - nazione possiamo cominciare a formulare le prime domande.

L'indipendentismo e/o l'autonomia di pezzi piccoli o più grandi d'Europa omogenei per vari motivi va risolta all'interno del rapporto tra territorio e confini dello Stato ? Possono invece in qualche caso rappresentare un passo in avanti rispetto alla costruzione di una vera Federazione Europea ?

Prendiamo il caso della proposta avanzata dalla nuova maggioranza uscita dalle elezioni in Austria. Doppia cittadinanza italiana e austriaca per i cittadini dell'Alto Adige. Dobbiamo forse scrivere i cittadini del Sud Tirolo ?

E' una proposta che sicuramente sconcerta gli abitanti di Gubbio e di Taranto ma non può impressionare i triestini che sanno bene di circa 25.000 cittadini della vicina Slovenia che hanno la doppia cittadinanza italiana e slovena. Esercitano il diritto di voto sia in Italia che in Slovenia.

Ma per essere onesti e rendere l'idea non dobbiamo dimenticare la maggioranza slovena che vive in Carinzia e che viene trattata da minoranza senza diritti e a quei cittadini ai quali l'Austria non ha mai pensato di riconoscere una doppia cittadinanza.

Qual è il modo di uscire da queste "ingiustizie" storiche, da queste ingombranti eredità di un passato di cui non vale la pena di essere fieri ?

Senza scomodare la Catalogna impegnata a raggiungere almeno una autonomia totale pari a quella che il governo centrale spagnolo ha già riconosciuto ai Paesi Baschi potremmo raccontare le vicende dei corsi.

Le recenti elezioni corse per l'assemblea unica hanno dato al partito nazionalista Pe'a Corsica una maggioranza clamorosa che per il momento ha prodotto alcune richieste ragionevoli rispetto alle richieste catalane ma che possono essere la premessa per un ulteriore processo di autonomizzazione. ( Separatismi e vecchi risentimenti di Raffaele Simoni Repubblica 20 dicembre 2017 )

Perchè i movimenti indipendentisti e/o autonomisti diventano nel linguaggio giornalistico ( in particolare a sinistra ) " populisti o nazionalisti " e quindi promotori di fascismi più o meno evidenti ?

Noi qualche dubbio ce lo siamo posto. Le macroregioni che esistono e funzionano in Europa, e che per un periodo furono al centro della proposta politica di Riccardo Illy  presidente della Regione Fvg erano anticipazioni di un neofascismo o piuttosto della costruzione di una vera Federazione Europea che oggi, forse troppo tardi, da varie parti viene richiesta ?

Ma per restare nel nostro circondario proviamo a immaginare una diversa evoluzione della storia. Ci facciamo aiutare da quei pedanti e noiosi puri del Territorio Libero di Trieste che sembra parlino sempre come avvocati in un'aula di tribunale. Affermano giustamente che l'Unione Europea non può mettere lingua  nelle vicende del Porto Franco Internazionale di Trieste perchè quando il TLT è stato istituito l'Unione Europea non esisteva ancora. 

Proviamo ora a vedere la stessa affermazione dal punto di vista opposto ma non contrario. Il TLT non ha una posizione storicamente affermata rispetto all'Unione Europea perchè è stato istituito prima dell'Unione stessa. Quindi si potrebbe affermare che sicuramente una parte dei cittadini del TLT sarebbero stati ben contenti di non vedere il Territorio Libero diviso nelle due zone A e B. Sarebbero stati ben contenti e avrebbero lavorato nella direzione di far diventare il Porto Franco di Trieste e Koper il maggior porto europeo grazie principalmente al Canale di Suez.

Non siamo i soli a farci queste domande e a cercare delle nuove vie per superare vecchie divisioni divenute improduttive come gli stati nazione. 

NOTA DI FAQTRIESTE : Su IL PICCOLO di oggi leggiamo che rispetto alle prossime elezioni regionali in FVG  " GLI AUTONOMISTI FRIULANI FANNO ROTTA SU TRIESTE " Noi facciamo informazione e non raccogliamo voti, se ci sono delle domande e ancora meglio delle risposte siamo a disposizione per pubblicarle su questo blog.

Chiudiamo questo articolo con una citazione di Parag Khanna a Repubblica sull'argomento Catalogna. ( è uno dei nostri autori preferiti dopo la sua lezione a Trieste )


Le pare fattibile in un'Europa attraversata da pulsioni sempre più indipendentiste?
"Sì, e proprio perché i movimenti indipendentisti guardano a città di riferimento: Barcellona per la Catalogna, Edimburgo per la Scozia e così via. Garantiscono identità e organizzazione tecnocratica".
 
Quello che sta succedendo in Spagna non dimostra che polis e stati sono in rotta di collisione?
"La Catalogna è una buona idea finita male. Ho simpatia per i movimenti di autodeterminazione, ma qui ha prevalso l'emotività. Madrid non può permettersi di perdere le entrate fiscali catalane: la Spagna non reggerebbe. Ma bisogna trovare un accordo che dia ai catalani più autonomia fiscale in cambio di una tassa annuale per i servizi che Madrid fornisce. Il governo spagnolo dovrebbe però impegnarsi ad investire di più in infrastrutture come il corridoio costale importantissimo per la Catalogna".
 
LEGGI TUTTA L'INTERVISTA SUL NOSTRO BLOG CLICCA QUI





4 commenti:

  1. Voi dite: "Il TLT non ha una posizione storicamente affermata rispetto all'Unione Europea perchè è stato istituito prima dell'Unione stessa".

    Non è propriamente vero.
    L'Articolo 24.4 dell'Allegato VI (Statuto Permanente del Territorio Libero di Trieste, a oggi perfettamente in vigore) dichiara chiaramente che:

    "Qualsiasi unione economica o associazione di carattere esclusivo con qualsiasi Stato è incompatibile con lo Statuto del Territorio Libero."

    Il Territorio Libero di Trieste è e dev'essere, quindi, totalmente esterno all'Unione Europea. E per fortuna.

    RispondiElimina
  2. In ogni caso, i cittadini del TLT saranno anche pedanti e noiosi, forse, a volte.
    Ma siamo nel giusto di sicuro.

    Una cosa è il metodo, un'altra il merito. Confondere i due è, da sempre, autolesionista a dir poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci facciamo aiutare da quei pedanti e noiosi puri del Territorio Libero di Trieste - ovviamente gli aggettivi noiosi e puri si riferiscono ai militanti e non ai cittadini del TLT. Sono aggettivi usuali per definire vari profili di militanti e attivisti in genere. La prossima volta saremo più precisi e circostanziati. Voi militanti del TLT e associazioni o organizzazioni simili avete - a nostro parere - questa caratteristica : purezza e noia e toni da arringa di Tribunale. Eh suvvia accettate pure qualche critica e un po' di ironia, riconoscete che certi vostri personaggi non sono divertenti, dai, suvvia , smettetela di tenere il broncio dalle Feste di Fine Anno che poi vi abituate e lo tenete oltre Carnevale.

      Elimina
    2. Ma che risposta astrusa.
      L'invito era a concentrarsi sul merito, che è molto più importante del metodo, e voi parlate di "broncio" o altre cose che non servono a nulla.

      Per capirci: i cittadini del TLT hanno ragione?
      Ormai si può dire senza ombra di dubbio di sì.

      Non rimane che comportarsi di conseguenza.
      Se a farlo saranno persone meno pedanti, tanto meglio. Chi scrive questo blog potrebbe contribuire, invece di far rimanere il discorso su un piano totalmente irrilevante o quasi (quello del metodo).

      Elimina