L’assemblea dei redattori
de Il Piccolo, di fronte al nuovo ordine di servizio della direzione avviato a
soltanto un mese di distanza dalla nuova organizzazione del lavoro conseguente
al pre-pensionamento di sei colleghi, vista la situazione di grave disagio del
giornale e in particolare del settore cruciale della Cronaca di Trieste, ha
proclamato a maggioranza lo stato di agitazione affidando al Cdr un pacchetto
di tre giorni di sciopero.
La decisione
dell’assemblea è giunta dopo un approfondito dibattito in cui è emersa la
difficile situazione di lavoro in cui si trova l’intero giornale sia nelle
redazioni di Trieste che quelle di Monfalcone e Gorizia. Il nuovo ordine di
servizio infatti oltre a far mancare uno dei tre responsabili su cui reggeva la Cronaca di Trieste,
trasferito momentaneamente a Monfalcone, peggiora le già gravi situazioni di
lavoro in palese violazione delle condizioni di lavoro previste dal contratto
nazionale.
Un quadro prospettato sin
dall’inizio dal Cdr al direttore al momento del varo della prima
riorganizzazione, che non ha visto alcune modifiche da parte del direttore che
sin dall’inizio ha ignorato qualsiasi tipo di confronto con i rappresentanti
della redazione.
Questo tipo di emergenza
si colloca in un momento delicatissimo in vista delle prossime fusioni di
gruppo e mette a rischio ancora di più un giornale, che molto più degli altri,
sta scontando la difficile crisi di mercato.
Il Comitato di redazione
NOTA DI FAQTRIESTE : Partendo dal fondo del comunicato abbiamo evidenziato alcuni passaggi del comunicato che sono allusivi a situazioni che i giornalisti del Piccolo evidentemente conoscono bene ma sono poco pubblicizzate.
Mette a rischio il giornale ...significa che ?
Quali fusioni previste ? Quali sono le ipotesi ?
Il direttore ignora o meglio non ascolta i lavoratori ?
Immaginiamo che le peggiori situazioni si riferiscano ai carichi di lavoro. In particolare della parte più letta del giornale, quella della Cronaca di Trieste ?
FAQTRIESTE è da subito disponibile a raccogliere commenti e denunce dai giornalisti del PICCOLO che potrebbero sicuramente rispondere più precisamente alle domande che trovano solo una indicazione nel comunicato. Vale anche per i giornalisti la formula dell'esperto che utilizziamo qualche volta per pubblicare contributi privilegiando i contenuti piuttosto che il nome di chi firma l'articolo.
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