giovedì 30 novembre 2017

I LAVORATORI PORTUALI DELLA PIETRO CHIESA GENOVA - I CARBUNE'

Fa bene Aldo Spinelli, storico imprenditore genovese della logistica, a ricordare su MediTelegraph” di venerdì 24 novembre che la sua società non si è tirata mai indietro quando le è stato chiesto di sostenere iniziative sociali, artistiche, sportive, sul territorio ligure. 


Ma non è il solo a ricordarsi degli altri in quel mondo complesso e affascinante che è il porto di Genova. Ci saranno certo, ci sono, altri imprenditori, ma a me interessa sottolineare che sono anche i lavoratori delle Compagnie portuali a dare molto spesso un contributo in denaro per il sostegno di iniziative culturali, per esempio per lo studio della storia, per la conservazione della memoria, per la manutenzione di archivi – cioé per quel tipo di attività che non trovano mai sponsor, perché non danno lustro, come può essere invece il finanziamento del restauro di un’opera d’arte o di un monumento, da ricoprire con cartelloni dove il nome dell’illustre mecenate è messo in risalto.

Sto parlando della Compagnia dei carbuné “Pietro Chiesa” e sto parlando per diretta esperienza perché sono stati loro a finanziare la pubblicazione
del mio libro “Le multinazionale del mare”, stampato dalla casa editrice di una ben nota e celebrata Università ma che, senza il contributo dei lavoratori di cui Tirreno Bianchi è console, non avrebbe forse mai visto la luce. Ho chiesto a Tirreno di mandarmi un elenco delle iniziative che ha sostenuto, magari con contributi modesti, e mi ha mandato due pagine di roba. A farne i nomi non sarò certo io, per rispetto della discrezione che contraddistingue questo genere di azioni e le rende ancor più meritevoli ma mi piace ricordare questi preziosi segnali d’incoraggiamento che dei lavoratori del porto mandano a chi svolge un’opera culturale che, attraverso la memoria, difende l’integrità di una storia collettiva, difende il valore di un’identità sociale, territoriale, produttiva.

Mi piace ricordarlo soprattutto in questo momento difficile per la “Pietro Chiesa”, difficile per la situazione di quella trentina di lavoratori che solo l’ignavia di una classe dirigente è riuscita a trasformare in un “caso sociale”. Mi piace ricordarlo perché ho la sensazione talvolta che siano molto soli, tanto da chiedersi dove sono finiti molti di quelli che loro hanno modestamente ma significativamente sostenuto e incoraggiato anche in campi ben diversi dalla cultura. Ma forse mi è sfuggito qualcosa.

SERGIO BOLOGNA

NOTA DI FAQTRIESTE :

Ringraziamo il prof. Sergio Bologna che continua ad avere un occhio di riguardo per questo nostro blog e ci invia una parte importante dei suoi lavori.

Ci siamo già occupati della Compagnia Portuale Pietro Chiesa di cui potete leggere la storia a questo indirizzo e pubblicato una intervista al suo Presidente in cui parlava proprio di Trieste vedi qua. A proposito delle recenti vicende che vedono in difficoltà la " Pietro Chiesa " riprenderemo l'argomento. Per il momento ci limitiamo a sottolineare che non tutti gli articoli 16 sono uguali per storia, obiettivi e comportamenti.

Di seguito l'articolo di THE MEDITELEGRAPH citato dal prof. Bologna all'inizio della sua lettera.

Spinelli, campagna per sostenere il territorio
Genova - Il gruppo genovese ha sostenuto una serie di iniziative benefiche e culturali in Liguria: «Faremo sempre di più per il rilancio del territorio»



Genova - Spinelli lancia la campagna di investimenti sul territorio. «L’azienda è patrimonio del territorio e dal territorio trae energie che valorizzano le intuizioni, le strategie e gli investimenti dei suoi imprenditori - spiega il gruppo - I suoi occupati, le tasse portuali e le imposte pagate alle Casse dello Stato e degli Enti Locali, non esauriscono il contributo positivo dato al territorio».

Il gruppo rivendica un ruolo di sostegno a diversi livelli: beneficenza, sport e cultura: «Attraverso le iniziative sociali, la beneficenza e la sponsorizzazione degli eventi culturali e sportivi, il gruppo Spinelli, da più di 50 anni, contribuisce al miglioramento della Comunità locale».

Spinelli «ha sostenuto l’Ospedale Policlinico San Martino con la sua recente donazione che contribuirà all’acquisto di una sonda e di un software per l’ecografo Hitachi dedicato alle ecografie intraoperatorie nella chirurgia dei tumori cerebrali e nelle malformazioni vascolari cerebrali che farà della Clinica Neurochirurgica e Neurotraumatologica, guidata dal Professor Gianluigi Zona, un centro pilota in Italia. Ha contribuito allo studio per lo sviluppo e la competitività della Regione Liguria commissionato ad Ambrosetti, al sostegno del “Porto dei Piccoli”, del Teatro Carlo Felice per la stagione lirica in corso, del “Festival della Scienza”, del Percorso Formativo di autonomia per giovani disagiati con il comune di Genova, del progetto “Tenco Canta Ancora”, della “Rari Nantes Sori”per il campionato di pallanuoto, della Società Sportiva “Andrea Doria” per il savate ed infine ha provveduto all’acquisto di dissuasori in Via Garibaldi per garantire la sicurezza ai nostri cittadini. Con l’auspicio di poter fare sempre di più per il rilancio economico e sociale di Genova, della Liguria e del Paese».

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