Ma per che cosa si sente più premiata Monassi con la
consegna di questo sigillo? «Di tante cose che ho fatto, certamente per il
Porto, ma mi ero anche molto appassionata in Acegas, avevamo fatto cose grosse,
andava bene come azienda - racconta -. Per il Porto comunque ci ho messo
l'anima, era il mio lavoro, venivo dal ministero. Tra le opere più
significative, le concessioni ai terminal al Molo VI, VII e V, la Siot. E poi
il "no" al rigassificatore, lì ero sola. E poi ho assunto tanti
giovani»
fonte IL PICCOLO
MA GUARDA LA COINCIDENZA ?
Proprio nei giorni in cui il sindaco Dipiazza elargisce i primi premi a Marina Monassi e Francesco Russo il TAR di Trieste annulla la concessione TESECO citando anche il parere negativo del Consiglio di Stato.
La notizia esce il 6 luglio 2017 sulla rivista di shipping Ship2shore sempre molto attenta alle vicende del porto triestino. E' la stessa Monassi a definire le concessioni come gli atti più significativi della sua presidenza ma si guarda bene dal citare la concessione Teseco e anche quella a Greensisam per i cinque magazzini del Porto vecchio.
“Pur trattandosi della concessione di un bene pubblico
(demaniale) e non di una concessione di servizi, la necessità di applicare i
principi di matrice europea di trasparenza, non discriminazione,
proporzionalità nelle procedure di assegnazione appare particolarmente
pregnante ed ineludibile” ha infatti sentenziato il Tar citando il parere del
Consiglio di Stato proprio sul regolamento abbozzato dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Principio ribadito in più passaggi – l’Authority
avrebbe dovuto “adeguarsi alle più garantiste forme di pubblicità (aprendo, in
sostanza, effettivamente il ‘mercato’ ad altri eventuali competitori), anziché
limitarsi ad un mero simulacro formale di pubblicità” – ribadendo, riguardo al
metodo delle istanze e degli avvisi ad opponendum, “l’inaccettabilità del
perpetuarsi di una procedura che prende le mosse dall’istanza dello stesso
soggetto interessato al rilascio della concessione demaniale, concedendo agli
altri soggetti solo la possibilità di presentare osservazioni o eventuali
domande concorrenti”.
A proposito della concessione dei cinque magazzini in Porto vecchio alla società Greensisam si tratta di una vicenda iniziata nell'ormai lontano 2004 che non ha ancora trovato una soluzione al problema dei costi dell'intervento per quanto riguarda l'urbanizzazione. In particolare alla ribalta della cronaca c'è stato un momento in cui l'intera città si è interrogata sul canone " ricognitivo " ( di ricognizione e di prova ) veramente irrisorio che Greensisam andava a pagare a fronte di una concessione di novanta anni. Il secondo momento è legato all'apertura di due voragini in Porto Vecchio ( due buche stradali ) sul torrente Chiave che potrebbero ripetersi sulla volta dello stesso torrente fognario in via Carducci. Per questo motivo transennata da tempo nella sua parte centrale. tra gli interventi di urbanizzazione la messa in regola e in sicurezza del torrente Chiave sembra essere la più costosa.
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