sabato 29 luglio 2017

FAQ TRIESTE E LA NUOVA VIA DELLA SETA : ORDINIAMO GLI APPUNTI (2)

Nel post precedente ci siamo divertiti alle vostre spalle pubblicando una mappa della via della seta con le indicazioni in cinese.Istituto Confucio dell'Università degli studi di Milano.  

Non è indifferente sapere se la mappa segna Trieste o un altro porto dell'Adriatico. Non è indifferente per comprendere i problemi se la cintura ferroviaria si chiude nel porto fluviale di Duisburg o ad Amburgo. Ogni scalo e ogni tratta ferroviaria è interessata ad essere citata nelle mappe della Nuova via della seta . Per questo in questo secondo post per riordinare gli appunti useremo la mappa pubblicata su LA REPUBBLICA qualche giorno fa.





Assieme a questa mappa LA REPUBBLICA ha pubblicato un articolo dove cita diverse volte Trieste come uno dei terminali marittimi e ferroviari della Nuova via della seta. articolo che trovate in fondo ai nostri appunti. Da leggere !

Siamo partiti dall'Adriatico per incrociare in diversi casi la Nuova via della seta. Un'altra occasione ci è stata data dall'accordo di partnership tra il porto di Trieste e il porto di Duisburg.



Sulla mappa è proprio a Duisburg che si chiude la cintura ferroviaria e marittima e questo pone Trieste come un anello importante in questo progetto cinese.

Non dobbiamo commettere l'errore di pensare che il mondo sta fermo fintanto che noi non siamo riusciti a comprenderlo. Ad esempio il fatto che la cintura si chiude a Duisburg non significa che il porto di Amburgo sia " tagliato fuori ". Amburgo cita nel suo ultimo bollettino 177 treni settimanali con la Cina. Forse abbiamo esagerato con il titolo di un post nei giorni scorsi dove chiedevamo se ad Amburgo vogliono o meno i cinesi ? Abbiamo esagerato perchè dovevamo circoscrivere l'argomento al fatto che quelle aree potevano servire a funzioni di servizio e di respiro di quelle esistenti a detta degli operatori e che non serviva un altro terminal - costruito dai cinesi. 

Rimediamo citando le dichiarazioni di Lars Anke rappresentante del porto di Amburgo Marketing al Logistics Forum Global Leader sotto il China International Transportation and Logistics Expo nella città cinese occidentale di Chengdu.

La partecipazione alla Nuova Via della Seta è appoggiata,  promossa  e decisa al livello di governo più alto. Amburgo nel settore marittimo in Europa è già il porto leader nel commercio estero della Cina. Uno su tre contenitori che viene gestito nel porto di Amburgo, viene dalla Cina o inizia da qui il suo viaggio in Cina.

Il traffico ferroviario tra Amburgo e Nuova Via della Seta in Cina offre anche un potenziale promettente per la città anseatica. Ci sono due aspetti dal punto di vista di Lars Anke in questo contesto importante: "Da un lato, l'aumento della cooperazione e collaborazione da parte dei nostri operazioni logistiche con gli operatori ferroviari cinesi, che già è accaduto. Questo dovrebbe continuare ad incoraggiare. D'altra parte, la leadership e la competenza di Amburgo nel trasporto intermodale, che riuniscono il mare e la terra ".

La nuova via della seta è un progetto di sviluppo enorme per la Cina: miliardi di investimenti in corso nelle infrastrutture e la costruzione di treni. Ancora oggi, una settimana 177 servizi di blocco contenitore del treno sono offerti tra Amburgo e la Cina.

Passiamo ora a documentare gli investimenti della Cina nella logistica europea e in particolare nella fase finale delle consegne porta a porta.

Vi è per caso sfuggita questa notizia? (Trasporto Europa, 6.06.17)
Aggiungete che AliBaba ha messo il suo hub a Praga e le Poste Cinesi a Hannover

"È la transazione più elevata in valore nella storia dell'immobiliare per la logistica: China Investment Corporation verserà 12,25 miliardi di euro a Blackstone per acquisire il controllo di Logicor, la società che possiede magazzini in 17 Paesi europei, tra cui l'Italia, per una superficie totale di 13.656.746 metri quadrati. Il 70% della superficie è concentrato in Gran Bretagna, Germania, Francia ed Europa meridionale. In Italia, Logicor nel dicembre del 2015 ha acquisito 175mila metri quadrati in provincia di Milano.
"Abbiamo sviluppato Logicor tramite cinquanta acquisizioni per diventare la più importante società immobiliare logistica europea", ha dichiarato Anthony Myers, responsabile di Blackstone Real Estate Europe, precisando che la transazione sarà completata entro quest'anno. Con questa operazione, il fondo sovrano cinese China Investment Corporation acquisisce in un colpo solo un imponente portafoglio immobiliare specializzato nella logistica, che potrà ulteriormente crescere grazie al commercio elettronico."

Abbiamo iniziato i nostri appunti dalla convinzione di Paolo Costa che i container cinesi sarebbero arrivati con le meganavi, poi ci siamo imparati che le meganavi viaggiavano semivuote ed era crollato il prezzo dei noli. Ripartiamo quindi da queste considerazioni per chiudere il cerchio del nostro ragionamento


da TrasportOnline

ROMA - "Non c'è logistica se non c'è industria e viceversa". 

Lo dice, in un'intervista a Labitalia, Giuseppe Romano, presidente Cise, la Confederazione italiana sviluppo economico. "La nostra -afferma- è una mission ambiziosa che è quella di determinare le condizioni per lo sviluppo economico del Paese. Determinarle attraverso un rapporto sinergico tra i vari enti che siano finalizzate a realizzare le infrastrutture, non solo in senso fisico ma anche immateriale".
"Il nostro auspicio -chiarisce- è quello di realizzare quei meccanismi attraverso i quali si possano realizzare infrastrutture solide per questo Paese, a cominciare dal potere legislativo, poi esecutivo e per chi rigorosamente applica la norma. Il tutto in un connubio che ci piacerebbe definire perfetto tra investimento pubblico e investimento privato, teso appunto alla realizzazione delle infrastrutture".

Dichiarazione che sembra quasi banale ma che è in netta contrapposizione con la convinzioni quasi fideistica che  " i container arriveranno " . Ci ha riportato alla memoria la affermazione del presidente D'Agostino che scandalizzando un po' i presenti ha spiegato in varie occasioni che il porto di Trieste doveva interessarsi alla manifattura e alla industrializzazione piuttosto che a gestire semplicemente il passaggio dei container. 
Facendo seguire i fatti alle parole - cosa non usuale dalle nostre parti - ha portato a casa assieme ad altri l'obiettivo dei decreti attuativi aggiungendo valore allo scalo triestino inserendolo con particolari caratteristiche anche nel grande progetto cinese della Nuova via della seta.


NON DIMENTICARE DI LEGGERE L'ARTICOLO DI REPUBBLICA QUI DI SEGUITO



Repubblica 15.7.17
La via della seta scopre il treno Entro l’anno sbarco a Milano
di Angelo Aquaro

CHONGQING. La lunga marcia della Cina verso Milano non si ferma, il treno della nuova via della seta punta fin sotto alla Madonnina: prossima fermata Duomo? L’ipotesi c’è: magari allungando i binari che da Chongqing potranno sbucare undicimila chilometri più in là, fino a Trieste. «Vogliamo arrivare a Milano entro l’anno» dice Li Bin, il numero due dei trasporti di questa supermetropoli da venti milioni di abitanti e capofila di Obor, cioè One Belt One Road, letteralmente Una cintura Una strada, il grande piano da più di un miliardo di dollari disegnato dal presidente Xi Jinping. «Stiamo organizzando centri di distribuzione merci lungo tutta la via: in Turchia, Iran, Ungheria, Turkmenistan e Kirghizistan. In Europa abbiamo già diversi punti: e Milano potrebbe diventare un centro di smercio strategico. Vogliamo parlarne con Trenitalia».
Non bastavano dunque la Pirelli, l’Inter e il Milan? L’Italia per la verità è da sempre nel mirino di Pechino per la sua posizione nel Mediterraneo e quindi di ponte verso l’Europa. E la Cina è di converso il grande mercato che incanta l’Italia: se un miliardo e quattrocento milioni di potenziali consumatori vi sembrano pochi. Mica per niente la partecipazione alla nuova via della seta potrebbe portare fino a un miliardo e mezzo di ricavi per il nostro fisco. Dalla moda alle banche all’hi tech (è qui che Huawei ha aperto il suo centro europeo) Milano è un brand di forte richiamo – e “Mission Milano” è perfino il titolo di un film col divo Andy Lau che qui quest’anno ha fatto cassetta. Però i cinesi stanno guardando anche altrove: verso Verona, che avrebbe il vantaggio della direttrice Brennero, e soprattutto Trieste, che alla fine potrebbe essere la prima scelta grazie a quel porto con i fondali profondi fino a 18 metri e quindi già pronti ad accogliere le navi container del Dragone. Visto da Pechino il suo molo è fra l’altro lì accanto a quello di Venezia: e mettere la bandierina sulla città di Marco Polo regalerebbe alla nuova via della seta la benedizione di quella originale.
Comunque vada, e soprattutto dove, sarà un successo. «L’interesse crescente dimostra che il nostro paese può legittimamente e concretamente ambire a diventare il terminale occidentale di Obor» dice l’ambasciatore Ettore Sequi. Anche se i cinesi si sono già comprati il Pireo ai saldi imposti dalla troika ad Atene? «Intanto via marittima e terrestre non sono per niente in competizione. E poi l’ha detto il premier Paolo Gentiloni, in visita qui, che l’operatore ferroviario greco è controllato da Trenitalia ». Per tacere il piccolo particolare che la ferrovia nei Balcani si deve ancora costruire: si può dunque ancora sperare di spezzare non sia mai le reni ma i sogni sì della Grecia?
Quello che è certo è che è sull’Italia che convergono i cinesi: come dimostra l’apertura a settembre di un altro snodo ferroviario milanese, il treno che passando da Varsavia collegherà Chengdu a Pavia. Ma perché insistere proprio sul traffico su rotaie? «Il treno è più veloce della nave, 15 giorni contro 50, e più economico dell’aereo» riassume Sergio Maffettone, il console italiano a Chongqing: «Ideale dunque per quei beni di nicchia del made in Italy dove il costo del trasporto incide sul prezzo finale». L’esempio classico sono le auto di lusso: mercato qui fiorentissimo visto che solo Maserati si aspetta quest’anno un balzo del 47%. E ancora: a scegliere i binari sono soprattutto i big dell’e-commerce. «È con i nostri treni che arrivano in Cina la birra polacca e i vini francesi» spiega il boss dei trasporti di Chongqing nell’incontro promosso dal dipartimento italiano di China Radio International: «Speriamo, adesso, di rilanciare anche i vostri», che già nel 2016 qui crescono addirittura del 39%.
Miracoli della via della seta. I treni in partenza da una ventina di centri cinesi collegano ormai una dozzina di grande città europee. Percorsi che legano nomi che fatichiamo a individuare sulla mappa a destinazioni più familiari: Lianyungang a Rotterdam, Suzhou a Varsavia, Zhengzhou ad Amburgo, Chengdu e Lodz, Yiwu a Madrid e ora anche Londra, Chongqing a Duisburg. È proprio su quest’ultima rotta, aperta nel 2011 è già ricca del passaggio di oltre 1.140 treni, che si innesterà adesso la deviazione per Milano o Trieste: puntando appunto Oltralpe dalla Germania, raggiunta attraverso questo lungo viaggio tra Kazakhstan, Russia, Bielorussia e Polonia, o proseguendo attraverso la diramazione che passa per Belgrado. Saliremo in carrozza in Centrale per sbarcare direttamente quaggiù in Cina? «Abbiamo cominciato con le merci, ora trasportiamo anche la posta. Per le persone sarebbe un viaggio troppo lungo« ammette Li Bin. «Però stiamo studiando la possibilità di organizzare treni charter per turisti». Chongqing- Trieste-Milano tutta una tirata: se non è una lunga marcia questa.




3 commenti:

  1. chissà cosa direbbe il grande timoniere

    RispondiElimina
  2. Sono signora Paola Taurisano, ho la ricerca di prestito da oltre 12 mesi. Ho finalmente signore. Montois Jacques, che finalmente il mio aiutate a trovare il prestito di 40.000 euro dunque io sono ragione molto felice per la quale ho preso il mio tempo di testimoniarla poiché attualmente sono in pace. Dunque voi che siete nella necessità poiché io potete scriverle e spiegarle la vostra situazione potrebbe aiutarvi la sua mail: montoisjacques27@gmail.com

    E-mail: montoisjacques27@gmail.com
    Numero WhatsApp: +33751477101



    Sono signora Paola Taurisano, ho la ricerca di prestito da oltre 12 mesi. Ho finalmente signore. Montois Jacques, che finalmente il mio aiutate a trovare il prestito di 40.000 euro dunque io sono ragione molto felice per la quale ho preso il mio tempo di testimoniarla poiché attualmente sono in pace. Dunque voi che siete nella necessità poiché io potete scriverle e spiegarle la vostra situazione potrebbe aiutarvi la sua mail: montoisjacques27@gmail.com

    E-mail: montoisjacques27@gmail.com
    Numero WhatsApp: +33751477101

    RispondiElimina
  3. Sono signora Paola Taurisano, ho la ricerca di prestito da oltre 12 mesi. Ho finalmente signore. Montois Jacques, che finalmente il mio aiutate a trovare il prestito di 40.000 euro dunque io sono ragione molto felice per la quale ho preso il mio tempo di testimoniarla poiché attualmente sono in pace. Dunque voi che siete nella necessità poiché io potete scriverle e spiegarle la vostra situazione potrebbe aiutarvi la sua mail: montoisjacques27@gmail.com

    E-mail: montoisjacques27@gmail.com
    Numero WhatsApp: +33751477101



    Sono signora Paola Taurisano, ho la ricerca di prestito da oltre 12 mesi. Ho finalmente signore. Montois Jacques, che finalmente il mio aiutate a trovare il prestito di 40.000 euro dunque io sono ragione molto felice per la quale ho preso il mio tempo di testimoniarla poiché attualmente sono in pace. Dunque voi che siete nella necessità poiché io potete scriverle e spiegarle la vostra situazione potrebbe aiutarvi la sua mail: montoisjacques27@gmail.com

    E-mail: montoisjacques27@gmail.com
    Numero WhatsApp: +33751477101

    RispondiElimina