Dopo l'intervista - che abbiamo ripreso - a Mario Sommariva oggi 10 giugno il direttore della Gazzetta Marittima pubblica l'intervista con Zeno D'Agostino. Ci è comodo e ci fa piacere proporvi le interviste realizzate da riviste nazionali - specialmente se contengono apprezzamenti positivi - .
Tanti compiti (e deleghe) per la nuova Assoporti
10 giugno 2017
TRIESTE – Zeno D’Agostino
e Marco Sommariva, un’accoppiata vincente. Non solo perché hanno il timone di
uno dei due porti “ascellari” italiani al centro dei progetti intercontinentali
più attuali – si legga “One Belt one Road” cinese – ma anche perchè sono
realisticamente tra i più attivi e preparati. Il loro comitato di gestione
dell’Autorità di sistema è il primo completo. Ma il presidente D’Agostino oggi
ha anche un altro timone, quello nazionale dell’Assoporti. Che è in fase di
forte trasformazione, come ci conferma nella nostra intervista.
Presidente D’Agostino, si
era detto che con il tavolo dei presidenti delle AdsP al ministero, Assoporti
sarebbe stata svuotata di significato.

Quindi si tratterà di
lavorare proprio anche sull’operatività, per dare contenuti a quelle che sono
le norme generali della Riforma?
“Uno degli obiettivi sarà
questo, ma ci si apre un campo notevole di problemi sui quali dovremo
confrontarci: e sui quali in Assoporti dovremo lavorare tutti. Il tema delle
ferrovie, che è determinante per la “cura del ferro” che la logistica italiana
sta affrontando, è urgente. Ma tra le deleghe ci dovrà anche essere la maggior
partecipazione di Assoporti, come organo delle AdsP italiane, alle attività di
Espo, ovvero all’associazione dei porti europei. Dopo la presidenza di
Gallanti, Espo è stata poco frequentata da Assoporti mentre è importante e non
solo per fare lobby in Europa. Ci sono leggi innovative sulla logistica, in Europa
ma non solo, che vanno approfondite perchè tutte le nostre Autorità di sistema
possano lavorare di concerto e con la piena consapevolezza degli obiettivi. E
tutto lo scibile dei mutamenti in campo ambientale? Mi creda, avremo da
lavorare molto tutti”.
Presidente, un’ultima
domanda: lei ha nel suo comitato di gestione il sindaco di Trieste e il
presidente della Regione, mentre è in corso una polemica feroce sul sindaco di
Livorno e il ministro si dice contrario ai politici nei porti…
“Per quello che riguarda
Trieste noi abbiamo valutato con attenzione il curriculum sia del sindaco che
del presidente della Regione, ritenendo che abbiano le caratteristiche
richieste dalla legge. La valutazione comunque è su responsabilità diretta del
presidente dell’AdsP e io mi sono attenuto strettamente alla legge. Posso poi
aggiungere che personalmente ritengo utile e positiva la presenza del sindaco
della città e del presidente della Regione in un comitato di gestione del porto
che deve affrontare temi di grande importanza e strettamente connessi al
territorio”.
Ma la posizione del
ministro?
“Il ministro ha espresso
legittimamente un giudizio di opportunità, come gli compete, ritenendo che i
comitati di gestione non debbano avere all’interno chi ha cariche politiche. Ma
non c’è alcun veto, ad oggi, su quei rappresentanti del territorio che hanno
curricula rispondenti a quanto chiede la legge”.
Antonio Fulvi
Apprezzo e condivido la linea di pensiero di Zeno D'Agostino, poiché date la particolari caratteristiche della Portualità della Regione F.V.G. in cui le economie del mare ed il loro auspicabile sviluppo sono strettamente legate al possibile incremento di quelle del territorio, mi sembra abbastanza logico che gli Amministratori di Regione e Comuni debbano presenziare a pieno titolo ai lavori del Comitato Portuale, chiaramente senza poter entrare in merito alle decisioni strettamente operative.
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