giovedì 23 febbraio 2017

PARTITO DA TRIESTE IL PRIMO TRENO CHE COLLEGA L'ADRIATICO CON IL BALTICO

Trieste: Partito il primo treno che unisce il 

Mar Adriatico al Baltico

E' partito da Trieste il primo treno che unisce i mari Adriatico e Baltico. La cerimonia di inaugurazione ufficiale del nuovo servizio intermodale a lunga percorrenza dallo scalo giuliano sulla direttrice Kiel-Goteborg, in arrivo e partenza via mare dalla Turchia e dalla Grecia, si è tenuta questa mattina presso il terminai EMT del Molo VI. Il servizio promosso da EKOL, operatore logistico turco che ha acquisito di recente la partecipazione di maggioranza del terminai EMT, è stato awiato con successo da qualche settimana e rappresenta il primo collegamento operativo lungo il corridoio TEN-T AdriaticoBaltico.


La partenza è stata stamani alle ore 11,00 da Trieste con l'arrivo domani a Kiel in Germania alle ore 13, per una distanza ferroviaria di 1.360 km coperta in 26 ore. Il carico prosegue poi via mare per ulteriori 234 miglia, per raggiungere la destinazione finale di Goteborg in Svezia nella mattinata di venerdi mattina, dopo 14 ore di navigazione.


"Questo progetto ha una grande valenza perché espande il raggio di azione del porto di Trieste a nord, verso i paesi scandinavi e potenzialmente la Russia; a sud-est, oltre la Turchia, partner ormai consolidato dello scalo, anche verso /'Iran e altre destinazioni. Il collegamento conferma la grande vocazione ferroviaria di Trieste, centrale per l'intero sistema portuale italiano, dimostrando che si può lavorare insieme al Governo, a RFI e agli operatori privati per sviluppare progetti che portino vantaggi competitivi in breve tempo", ha dichiarato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino.


Il nuovo collegamento si inserisce nel contesto del crescente sviluppo del porto di Trieste, che ha visto un incremento del 68% di traffici ferroviari in due anni (+27% nel solo 2015), per un totale di più di 7600 treni movimentati nell'anno appena concluso, cui si è abbinata una serie di investimenti infrastrutturali, realizzati dall'Authority e da soggetti privati.

La frequenza settimanale del servizio verrà a breve raddoppiata, dati i crescenti volumi di traffico, con la previsione di un potenziamento fino a 3 rotazioni ogni 7 giorni. Alla realizzazione del progetto collaborano TX Logistik e Mercitalia Rail per la trazione ferroviaria, Alpe Adria e la stessa TX Logistik in qualità di MTO, e Stena Une cura la prosecuzione marittima fino a Goteborg. 


All'inaugurazione sono intervenuti: Francesco Parisi, presidente della Francesco Pari si Casa di Spedizioni, Ahmet Musul, amministratore
delegato Ekol, Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Robert Rydberg, ambasciatore di Svezia in Italia, Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, Dirk Claus, amministratore delegato del porto di Kiel e Pietro Mancuso, amministratore delegato di TX Logistik.

"II porto di Trieste, anche grazie a questo collegamento, si conferma come uno dei più importanti scali d'Italia. L'unico che è riuscito in questo momento a concretizzare un sogno logistico fondamentale: essere il cardine tra nord e sud lungo il corridoio Adriatico- Baltico"ha annunciato Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. "Oggi si celebra l'inizio di un servizio intermodale che amplia notevolmente le prospettive di mercato del porto di Trieste, ponendolo realmente al centro di un sistema che collega il Nord Europa con l'Oriente e che dall'altro ha una profonda valenza simbolica, perché è il primo reale collegamento sul corridoio Adriatico-Baltico" ha sostenuto Parisi, .

"Nell'ambito della costante strategia espansiva di EKOL, siamo molto lieti di offrire un nuovo ponte intermodale che collega l'Estremo Oriente - la Turchia e l'Iran - con Trieste, il centro dell'Europa ma anche la Germania settentrionale, il Mar Baltico, la Scandinavia e la Russia. Un servizio efficiente in termini di tempo e anche ecologico, perché riduce il traffico sulle strade e le emissioni, e che potrà aprire nuove opportunità di business economico tra le aree che connette" ha affermato Ahmet Musul, amministratore delegato Ekol. Per Robert Rydberg, ambasciatore di Svezia in Italia: "Nel contesto di nazioni che guardano al protezionismo e al chiudere le frontiere, è importante mostrare come il libero scambio sia una fonte importante di sviluppo economico,  benessere e relazioni pacifiche.


Questo nuovo collegamento è quindi il simbolo che un ponte tra i continenti europeo e asiatico è possibile e positivo". "Mai come in questo momento - ha dichiarato Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste - la nostra città vive una grande progettualità: Porto Nuovo, Porto Vecchio e anche EZIT mostrano come nonostante la crisi, Trieste stia guardando avanti e già lavorando per nuovi traguardi. L'impegno delle istituzioni deve essere quello di lavorare assieme nell'interesse del territorio. Solo così si può crescere e creare sviluppo e lavoro".

"Kiel e Trieste sono punti di partenza cruciali per i traffici marittimi verso la Scandinavia e la Turchia, e il collegamento ferroviario tra di loro rappresenta il metodo migliore per connettere questi due importanti hub logistici, e apre nuove incredibili potenzialità. Già il fatto che il servizio sia ''tutto esaurito" mostra come ci sia interesse e ci fosse necessità di creare questo servizio"

ha ribadito Dirk Claus, amministratore delegato del porto di Kiel. "Questo progetto - ha concluso infine Pietro Mancuso, amministratore delegato di TX Logistik - mostra la collaborazione tra diverse realtà parte del gruppo Ferrovie Italiane e ha un concreto risvolto ecologico, togliendo dalle strade un gran numero di camion e riducendo quindi le emissioni nocive. Si tratta inoltre di un collegamento più efficiente, perché via intermodale le mete di partenza e arrivo sono collegate più rapidamente, permettendo così di soddisfare meglio le esigenze dei clienti".

1 commento:

  1. Ma per partecipare concretamente alle difficili sfide per assicurarsi una significativa quota dei flussi merceologici relativi all'interscambio merceologico Euro Asiatico e sfruttare realmente le enormi potenzialità offerte da Corridoio Baltico Adriatico, bisogna essere in grado di poter disporre d'Infrastrutture Portuali e Ferroviarie adeguate "e questo purtroppo non è il caso del nostro Paese" poiché ormai da decenni mentre gli Scali Nord Europei ammodernavano in continuazione le loro Infrastrutture per essere in grado di assecondare le crescenti esigenze dei flussi merceologici, noi siamo rimasti colpevolmente fermi al palo.

    Ora con le nostre vetuste e sottodimensionate Infrastrutture Portuali e Ferroviarie che risalgono in buona parte a più di mezzo secolo fa, non siamo purtroppo materialmente in grado di far si che l'Armamento possa invertire l'attuale tendenza e decidere di sfruttare le 4.000 miglia di vantaggio che il Tirreno e l'Adriatico possono offrire nei confronti della Portualità Nord Europea, ed approdare quindi massicciamente con i suoi Vettori nei nostri Sbocchi al Mare, ed a tal proposito non credo sia il caso "che i nostri Politici ed Amministratori" continuino ad illudersi ed illudere che anche senza massicci investimenti infrastrutturali il Nostro Paese possa comunque realmente assumere in futuro un ruolo significativo nei confronti dei Traffici Mediterranei, poiché dovrebbero essere tutti ben coscienti ché con le scarpe strette si può soltanto zoppicare.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano
    http://sceltemancate.trieste.it

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