Trieste: Partito il primo treno che unisce il
Mar Adriatico al Baltico
E' partito da Trieste il primo treno che unisce i mari
Adriatico e Baltico. La cerimonia di inaugurazione ufficiale del nuovo servizio
intermodale a lunga percorrenza dallo scalo giuliano sulla direttrice
Kiel-Goteborg, in arrivo e partenza via mare dalla Turchia e dalla Grecia, si è
tenuta questa mattina presso il terminai EMT del Molo VI. Il servizio promosso
da EKOL, operatore logistico turco che ha acquisito di recente la partecipazione
di maggioranza del terminai EMT, è stato awiato con successo da qualche
settimana e rappresenta il primo collegamento operativo lungo il corridoio
TEN-T AdriaticoBaltico.
La partenza è stata stamani alle ore 11,00 da Trieste con
l'arrivo domani a Kiel in Germania alle ore 13, per una distanza ferroviaria di
1.360 km coperta in 26 ore. Il carico prosegue poi via mare per ulteriori 234
miglia, per raggiungere la destinazione finale di Goteborg in Svezia nella
mattinata di venerdi mattina, dopo 14 ore di navigazione.
"Questo progetto ha una grande valenza perché
espande il raggio di azione del porto di Trieste a nord, verso i paesi
scandinavi e potenzialmente la Russia; a sud-est, oltre la Turchia, partner
ormai consolidato dello scalo, anche verso /'Iran e altre destinazioni. Il collegamento
conferma la grande vocazione ferroviaria di Trieste, centrale per l'intero sistema
portuale italiano, dimostrando che si può lavorare insieme al Governo, a RFI e agli
operatori privati per sviluppare progetti che portino vantaggi competitivi in
breve tempo", ha dichiarato il presidente dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino.
Il nuovo collegamento si inserisce nel contesto del
crescente sviluppo del porto di Trieste, che ha visto un incremento del 68% di
traffici ferroviari in due anni (+27% nel solo 2015), per un totale di più di
7600 treni movimentati nell'anno appena concluso, cui si è abbinata una serie
di investimenti infrastrutturali, realizzati dall'Authority e da soggetti privati.
La frequenza settimanale del servizio verrà a breve
raddoppiata, dati i crescenti volumi di traffico, con la previsione di un
potenziamento fino a 3 rotazioni ogni 7 giorni. Alla realizzazione del progetto
collaborano TX Logistik e Mercitalia Rail per la trazione ferroviaria, Alpe
Adria e la stessa TX Logistik in qualità di MTO, e Stena Une cura la
prosecuzione marittima fino a Goteborg.
All'inaugurazione sono intervenuti: Francesco
Parisi, presidente della Francesco Pari si Casa di Spedizioni, Ahmet Musul,
amministratore
delegato Ekol, Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Robert Rydberg, ambasciatore
di Svezia in Italia, Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia, Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, Dirk Claus,
amministratore delegato del porto di Kiel e Pietro Mancuso, amministratore delegato
di TX Logistik.
"II porto di Trieste, anche grazie a questo
collegamento, si conferma come uno dei più importanti scali d'Italia. L'unico
che è riuscito in questo momento a concretizzare un sogno logistico
fondamentale: essere il cardine tra nord e sud lungo il corridoio Adriatico- Baltico"ha
annunciato Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia. "Oggi si celebra l'inizio di un servizio intermodale che amplia
notevolmente le prospettive di mercato del porto di Trieste, ponendolo
realmente al centro di un sistema che collega il Nord Europa con l'Oriente e
che dall'altro ha una profonda valenza simbolica, perché è il primo reale
collegamento sul corridoio Adriatico-Baltico" ha sostenuto Parisi,
.
"Nell'ambito della costante strategia espansiva di EKOL, siamo molto lieti
di offrire un nuovo ponte intermodale che collega l'Estremo Oriente - la
Turchia e l'Iran - con Trieste, il centro dell'Europa ma anche la Germania
settentrionale, il Mar Baltico, la Scandinavia e la Russia. Un servizio
efficiente in termini di tempo e anche ecologico, perché riduce il traffico
sulle strade e le emissioni, e che potrà aprire nuove opportunità di business
economico tra le aree che connette" ha affermato Ahmet Musul,
amministratore delegato Ekol. Per Robert Rydberg, ambasciatore di Svezia in Italia:
"Nel contesto di nazioni che guardano al protezionismo e al chiudere le
frontiere, è importante mostrare come il libero scambio sia una fonte
importante di sviluppo economico, benessere
e relazioni pacifiche.
Questo nuovo collegamento è quindi il simbolo che un
ponte tra i continenti europeo e asiatico è possibile e positivo". "Mai
come in questo momento - ha dichiarato Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste -
la nostra città vive una grande progettualità: Porto Nuovo, Porto Vecchio e
anche EZIT mostrano come nonostante la crisi, Trieste stia guardando avanti e
già lavorando per nuovi traguardi. L'impegno delle istituzioni deve essere
quello di lavorare assieme nell'interesse del territorio. Solo così si può
crescere e creare sviluppo e lavoro".
"Kiel e Trieste sono punti di partenza cruciali per
i traffici marittimi verso la Scandinavia e la Turchia, e il collegamento
ferroviario tra di loro rappresenta il metodo migliore per connettere questi
due importanti hub logistici, e apre nuove incredibili potenzialità. Già il
fatto che il servizio sia ''tutto esaurito" mostra come ci sia interesse e
ci fosse necessità di creare questo servizio"
ha ribadito Dirk Claus, amministratore delegato del porto
di Kiel. "Questo progetto - ha concluso infine Pietro Mancuso,
amministratore delegato di TX Logistik - mostra la collaborazione tra diverse
realtà parte del gruppo Ferrovie Italiane e ha un concreto risvolto ecologico,
togliendo dalle strade un gran numero di camion e riducendo quindi le emissioni
nocive. Si tratta inoltre di un collegamento più efficiente, perché via
intermodale le mete di partenza e arrivo sono collegate più rapidamente,
permettendo così di soddisfare meglio le esigenze dei clienti".
Ma per partecipare concretamente alle difficili sfide per assicurarsi una significativa quota dei flussi merceologici relativi all'interscambio merceologico Euro Asiatico e sfruttare realmente le enormi potenzialità offerte da Corridoio Baltico Adriatico, bisogna essere in grado di poter disporre d'Infrastrutture Portuali e Ferroviarie adeguate "e questo purtroppo non è il caso del nostro Paese" poiché ormai da decenni mentre gli Scali Nord Europei ammodernavano in continuazione le loro Infrastrutture per essere in grado di assecondare le crescenti esigenze dei flussi merceologici, noi siamo rimasti colpevolmente fermi al palo.
RispondiEliminaOra con le nostre vetuste e sottodimensionate Infrastrutture Portuali e Ferroviarie che risalgono in buona parte a più di mezzo secolo fa, non siamo purtroppo materialmente in grado di far si che l'Armamento possa invertire l'attuale tendenza e decidere di sfruttare le 4.000 miglia di vantaggio che il Tirreno e l'Adriatico possono offrire nei confronti della Portualità Nord Europea, ed approdare quindi massicciamente con i suoi Vettori nei nostri Sbocchi al Mare, ed a tal proposito non credo sia il caso "che i nostri Politici ed Amministratori" continuino ad illudersi ed illudere che anche senza massicci investimenti infrastrutturali il Nostro Paese possa comunque realmente assumere in futuro un ruolo significativo nei confronti dei Traffici Mediterranei, poiché dovrebbero essere tutti ben coscienti ché con le scarpe strette si può soltanto zoppicare.
BRUNELLO ZANITTI Giuliano
http://sceltemancate.trieste.it