sabato 17 dicembre 2016

PUO' IL COMUNE RIFIUTARE IL PORTO VECCHIO ?

1) I COSTI PER IL COMUNE DAL PORTO VECCHIO Il Comune di Trieste ha annunciato di non voler farsi carico della gestione troppo onerosa degli edifici scolastici che la Provincia ( ora cancellata ) gestiva.

L'assessore afferma quindi che Porto vecchio ed edifici scolastici della Provincia saranno trattati nella medesima forma: per entrare in possesso del Comune dovranno essere visionati uno ad uno e catalogati con schede tecniche e certificazioni in merito a sicurezza, CPI, presenza di amianto, ecc

Questa la dichiarazione dell'assessore Giorgi sul blog di Rinascita Triestina


Per comprendere bene il significato di questa argomentazione 

VI PROPONIAMO UN GIOCO : TROVA E SOSTITUISCI





Abbiamo ricopiato l'articolo de IL PICCOLO che riportava le dichiarazioni dell'assessore Giorgi sugli edifici scolastici ed abbiamo sostituito con il programmino apposito di Word gli edifici scolastici con quelli del Porto vecchio. guardate il risultato dopo l'applicazione dell'affermazione dell'assessore Giorgi che afferma saranno trattati con la stessa severità.

IL MUNICIPIO "RIFIUTA" LE SCUOLE DELLA PROVINCIA

Una speranza chiamata proroga. 

Ovvero che la proprietà immobiliare delle scuole medie superiori triestine non passi dalla “defunta” Provincia al Comune, come prevede invece la riforma degli enti locali voluta dalla Regione, già dal primo gennaio 2017. Una data alla quale, considerate anche le festività di fine anno, non mancano molti giorni.

Ovvero che la proprietà immobiliare delle aree del porto vecchio non passi dalla APT come prevede invece l'emendamento Russo  già dal 31 dicembre  2016. Una data alla quale, considerate anche le festività di fine anno, non mancano molti giorni. 



A nutrire quella speranza è l’amministrazione comunale, pronta ad alzare la voce con la Regione per chiarire l’indisponibilità ad accollarsi in questa fase il pesante fardello. «Non ci prenderemo in carico al buio gli edifici scolastici della Provincia - tuona l’assessore comunale al Patrimonio, Lorenzo Giorgi, convinto della necessità di lanciare un deciso grido d’allarme, condiviso anche con il segretario generale Terranova -. Non accettiamo passaggi automatici: ogni stabile deve essere accompagnato dalle certificazioni necessarie che ne documentino la messa a norma. Altrimenti non lo iscriveremo nell’elenco dei beni immobili comunali».


A nutrire quella speranza è l’amministrazione comunale, pronta ad alzare la voce con il Governo per chiarire l’indisponibilità ad accollarsi in questa fase il pesante fardello. «Non ci prenderemo in carico al buio gli edifici ex portuali - tuona l’assessore comunale al Patrimonio, Lorenzo Giorgi, convinto della necessità di lanciare un deciso grido d’allarme, condiviso anche con il segretario generale Terranova -. Non accettiamo passaggi automatici: ogni stabile deve essere accompagnato dalle certificazioni necessarie che ne documentino la messa a norma. Altrimenti non lo iscriveremo nell’elenco dei beni immobili comunali».

La presa di posizione di Giorgi è sicuramente forte ma poggia su alcune considerazioni che meritano attenzione: «Parliamo di misure di sicurezza, di anti-incendio, di amianto. Prendere in carico l’edilizia scolastica superiore, significa assumersi rilevanti responsabilità: per assumerci queste responsabilità, vogliamo essere tutelati dal punto di vista di una ineccepibile documentazione tecnica». «Immobile per immobile - scandisce l’assessore - quelli che non hanno le credenziali resteranno fuori dal perimetro amministrativo comunale». 

La presa di posizione di Giorgi è sicuramente forte ma poggia su alcune considerazioni che meritano attenzione: «Parliamo di misure di sicurezza, di anti-incendio, di amianto. Prendere in carico gli edifici ex porto vecchio, significa assumersi rilevanti responsabilità: per assumerci queste responsabilità, vogliamo essere tutelati dal punto di vista di una ineccepibile documentazione tecnica». «Immobile per immobile - scandisce l’assessore - quelli che non hanno le credenziali resteranno fuori dal perimetro amministrativo comunale». 

L’uno-due di Porto vecchio e della Provincia rappresenta uno stress amministrativo da non sottovalutare per una macchina municipale in fremente attesa di rinforzi Questa frase non aveva bisogno di sostituzioni e rimane uguale nelle due versioni.

«Il Comune - insiste Giorgi - non ha i mezzi finanziari per garantire la messa a norma di tutti gli edifici scolastici». E qui il problema tecnico-normativo si arricchisce del fatale argomento caro a ogni amministrazione: la dotazione economica. «La Regione deve darci i mezzi per intervenire sulle scuole che hanno bisogno - commenta Giorgi - troppo facile passarci le competenze e tenersi le entrate tributarie», con chiaro riferimento al fatto che i 7 milioni di tasse provinciali saranno incassati direttamente dalla Regione. 

«Il Comune - insiste Giorgi - non ha i mezzi finanziari per garantire la messa a norma di tutti gli edifici del porto vecchio». E qui il problema tecnico-normativo si arricchisce del fatale argomento caro a ogni amministrazione: la dotazione economica. «Lo Stato deve darci i mezzi per intervenire sulle aree portuali che hanno bisogno - commenta Giorgi - troppo facile passarci le competenze e tenersi il ricavato delle eventuali vendite, con chiaro riferimento al fatto che i ricavi della vendita saranno incassati direttamente dalla Autorità Portuale Trieste per investimenti in Porto nuovo.




Nessun commento:

Posta un commento