Abbiniamo a questa notizia il commento di Antonio Fulvi direttore della Gazzetta Marittima pubblicato oggi a proposito delle nomine dei presidenti delle AdSP che continua ad essere un " termometro " affidabile del percorso di questa Riforma dei Porti.
Presidenze avanti piano quasi indietro
ROMA – Davvero, questa “neverending story” delle nomine
dei presidenti non si sa più come prenderla. Siamo a quasi due mesi dalla
nascita per legge delle Autorità di Sistema Portuale, a un mese e oltre
dall’inizio delle cicliche dichiarazioni del ministro Delrio che le nomine sono
pronte, a una decina di giorni da quando su un sito Web peraltro sempre bene
informato si è riferito che per Delrio le nomine “sono una grande rottura di
coglioni”. Ma a quanto pare, il ministro è un po’ come Tafazzi, quello che i
c…i se li prendeva a randellate godendoci.
Fine della satira, passiamo alle cose serie. Malgrado
l’annuncio del ministro che le nomine sono fatte e aspetta il parere
(obbligatorio, ma non determinante) delle commissioni parlamentari, a tutto
ieri risultava che alla commissione del Senato era stato chiesto il parere solo
per due presidenti: D’Agostino per Trieste e Prete per Taranto. Pareri – ci ha
confermato il presidente della commissione senatore Altero Matteoli –
immediatamente forniti in chiave favorevole.
Nella stessa commissione si è ironizzato
sul fatto che dopo i ripetuti annunci del ministro sul “cambio tutto” e voglio
“tecnici e non politici” i due unici indicati sono quelli già in carica da
tempo. Potere delle parole, poco senso del ridicolo o cavalli di frisia dallo
scontro continuo e feroce tra partiti e dentro i partiti?
Antonio Fulvi
2 novembre 2016
Nessun commento:
Posta un commento