28 ottobre 2016
La legge di Bilancio 2017 e
l’annesso decreto legge fiscale penalizza l’attività dei depositi Iva
Gli operatori non potranno
più beneficiare del pagamento dilazionato rispetto al versamento dei dazi
doganali.
La legge di Bilancio 2017,
con l’annesso decreto legge fiscale (n.193 del 22/10/2016), approvata dalle
Camere e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (GU n.249 del 24102016), è
intervenuta in maniera inibitoria nei confronti del flusso merceologico
commerciale che passa per il nostro Paese, penalizzando fortemente l’attività
dei depositi Iva.
Se quanto previsto dal decreto non subirà alcuna modifica si
prevede che a partire dal 1° aprile del 2017 scompaia del tutto anche quello
spiraglio di flessibilità concesso dalle vigenti normative di settore in
materia di depositi Iva.
Gli operatori non potranno infatti più neppure
beneficiare del pagamento dilazionato dell’Iva rispetto al versamento dei dazi
doganali nei confronti delle merci che transitano nei depositi IVA, perdendo
competitività nei confronti dei concorrenti nordeuropei: segnaliamo peraltro
che nel resto d’Europa l’Iva è versata successivamente e distintamente dal
pagamento dei dazi doganali, mentre in Italia, specie dopo l’approvazione della
Legge e del decreto sopra citati, i due pagamenti saranno esclusivamente
contestuali, senza più deroga alcuna.
A fronte di tale situazione Assologistica
(Associazione nazionale che raggruppa gli operatori specializzati in logistica
in conto terzi) chiede l’eliminazione di quanto previsto dal decreto legge,
penalizzante non solo per gli operatori del settore, ma per l’import nazionale,
a tutto vantaggio di quello di altri Paesi Ue.
Fonte: ASSOLOGISTICA
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