giovedì 6 ottobre 2016

DUE NAVI DEL FALLIMENTO HANJIN SBARCHERANNO IN ITALIA ?

Vi proponiamo questi due articoli da TrasportoEuropa perchè pensiamo sia utile conoscere quali sono le situazioni concrete che gli operatori si trovano ad affrontare. Scrivere e ragionare su un "fallimento" di una compagnia marittima resta nella teoria che diventa concreta quando si segue il caso concreto di due navi che non possono scaricare la merce.

Una circolare diffusa da Confetra il 4 ottobre 2016 annuncia che le portacontainer Hanjin Italy e Hanjin Tabul scaleranno al porto di Genova dopo Valencia per scaricare i container destinati all'Italia, Malta e Koper.

Il 4 ottobre 2016 la Corte d'Appello italiana non ha ancora preso una decisione sulla richiesta di protezione dal sequestro presentata dalla compagnia sud-coreana ma, secondo la circolare di Confetra, la compagnia avrebbe comunicato al presidente di Confetra, Nereo Marcucci, l'intenzione di far scalare le due portacontainer Hanjin Italy e Hanjin Kabul nel porto di Genova, dopo l'approdo a Valencia. L'approdo dovrebbe avvenire entro la fine di questa settimana. A Genova dovrebbero essere scaricati i container destinati non solo al porto ligure, ma anche quelli destinati alla Spezia, a Malta e a Koper.
"Questo importante risultato si è ottenuto grazie ad una intensa collaborazione dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico con il sistema confederale ci si aspetta che nei prossimi giorni il Tribunale Fallimentare di Roma faccia la sua parte autorizzando la suddetta procedura di protezione", scrive Confetra nella circolare.

Nicola Capuzzo

Aggiornamento del 5 ottobre 2016: le due portacontainer non approderanno a Genova

Seaspan e Danaos, le società proprietarie della navi Hanjin Italy e della Hanjin Tabul, preferiscono evitare lo scalo delle portacontainer in Italia per evitare il rischio di sequestro da parte dei creditori.
La speranza degli spedizionieri italiani di sbarcare direttamente in Italia i container delle due navi usate da Hanjin Shipping è durata lo spazio di una notte, ossia dal comunicato di Confetra di ieri sera alla comunicazione della mattina del 5 ottobre 2016 che i proprietari delle portacontainer Hanjin Italy e della Hanjin Tabul (noleggiate alla compagnia sud-coreana) non consentono l'ingresso a Genova. Si torna quindi alla precedente ipotesi di sbarco dei container a Valencia.
Una lettera che sta circolando in queste ore fra le principali associazioni di categoria (Confetra, Federagenti, Fedespedi, Confindustria) spiega i diversi motivi per cui è stata avanzata la richiesta di 'stay order' (richiesta di protezione legale) e fra questi compare anche il dietrofront a mandare le navi portacontainer in Italia.
"Gli armatori delle navi Hanjin Tabul e Hanjin Italy noleggiate ad Hanjin, contraddicendo la decisione della compagnia comunicata ieri, hanno ordinato di toccare solo Valencia ritenendo di correre minori rischi di sequestro", si legge nella missiva, che prosegue: "Anche in Spagna non hanno ancora deciso alcun stay order ma sembra che i creditori intenderebbero sequestrare solo il bunker di proprietà Hanjin e non le navi di proprietà di terzi". Per queste ragioni le due società proprietarie della navi, la canadese Seaspan e la greca Danaos, hanno chiesto ad Hanjin di non portare le navi in Italia preferendo a questo punto sbarcare a Valencia tutti i container destinati a Genova, La Spezia, Malta e Koper.
La Corte d'Appello di Roma, come previsto da diversi legali, tarda a pronunciarsi sull'istanza presentata dal vettore marittimo coreano e a questo punto, nonostante l'interessamento anche del sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, gli operatori sembrano rassegnati a recuperare le merci nel porto spagnolo. "Forse dovremo accontentarci di recuperare i nostri container dalla Spagna seppure con costi esorbitanti", è la laconica frase con cui si conclude l'ultimo scambio di informazioni fra le associazioni di categoria italiane.

Nicola Capuzzo

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