martedì 13 settembre 2016

OGGI ANDIAMO A CURIOSARE NELLA POSTA ELETTRONICA DI FAQ TRIESTE


Noi di FAQ TRIESTE siamo solitamente riservati e produciamo questo blog senza protagonismi di sorta. Abbiamo la regola di privilegiare i contenuti piuttosto che gli autori per limitare al massimo dietrologie e interpretazioni di parte. Chi vuole si firma, chi ci scrive è sempre riconoscibile, ma molte volte scegliamo da soli di limitarci al contenuto. Di seguito vi offriamo un elenco delle mail che ci sono arrivate nelle ultime 48 ore. Curiosare nella nostra posta elettronica vi darà un'idea di come funziona il blog e la rete di sostegno che lo alimenta di contenuti. Come vedrete nel caso dei commenti al fallimento Hainjin sembra quasi che ci sia un dialogo tra due mail che abbiamo ricevuto mentre siamo certi che provengono da due città diverse e che i due autori non si sono parlati. Ma vedetevela voi.


Buon giorno

ricevo da amici colleghi copia del vs notiziario.. Potete mica prendere nota del mio indirizzo mail e farmelo pervenire direttamente??


Vi ringrazio e saluto


Mail firmata

FAQTRIESTE: Questa mail ci ha fatto piacere, il nostro lettore era stufo di dipendere dall'invio della nostra newsletter da parte di colleghi e amici. Lo abbiamo inserito nel nostro elenco di contatti e abbiamo preso nota di inserire nel blog o nel prossimo sito la possibilità di registrarsi on line per ricevere la newsletter. Grazie


Cari amici

Sarò testardo, noioso, prevenuto ….: I curricula sono una farsa !


I Presidenti delle APT, i Direttori o Delegati delle ex APT e dei porti minori sono già stati decisi dal duo Renzi/Delrio.-

Cordiali saluti

Fabio Dominicini


Cari redattori di FT

alcuni pensieri sulla questione che sta polarizzando l'attenzione della comunità dello shipping e delle banche. Hainjin  ha fornito - almeno nella tratta Asia / Europa - un servizio egregio negli anni passati, a costi ragionevoli anche se non sempre fra i più concorrenziali.

Per quanto ne so, la drammatica situazione di Hainjin era nota già da tempo nel settore. Se si sa che un vettore marittimo vive un momento particolarmente critico, buon senso vorrebbe che si optasse per altri vettori per il trasporto delle proprie merci, almeno fino a quando la crisi non sia cessata o ridimensionata.

Così facendo si evita il rischio di non poter ritirare il proprio carico, oppure di dover pagare due volte le spese di sbarco e di inoltro al porto di destino.

Chi ha sottovalutato questa ipotesi, oppure si è fatto trascinare da logiche di costo, anziché di qualità del servizio, paga lo scotto delle proprie scelte.

A loro non va la mia comprensione: sono invece curioso di vedere che atteggiamento avrà l'autorità giudiziaria USA in questo contesto.

Va detto che non sempre chi riceve la merce ha anche scelto il vettore marittimo: spesso costi e rischi del trasporto marittimo sono posti a carico del venditore. Il ricevitore in questo caso non ha colpe, se non quella di non aver preteso di controllare il trasporto quando ha concluso gli accordi.

Un vecchio ma sempre valido principio di commercio internazionale sancisce che un buon commerciante controlla da sè il trasporto: il caso Hainjin ne è la riprova più evidente di quanto sia importante questo concetto.

un caro saluto


UN SUGGERIMENTO

Quando si parla della bancarotta di Hanjin è  bene tener presente che non solo il modello di business dei grandi carrier non funziona più, ma non funziona proprio il motore del capitalismo attuale, cioé la politica monetaria. 

Immaginiamo di avere una macchina che va tranquilla a 80 kmh, il conducente vuole andare più forte, dà gas e la macchina invece di accelerare, rallenta...c'è qualcosa che non va, no? Bene. 

Pensate ora alle Banche centrali, la FED e quella di Draghi: continuano a stampare moneta, quantitative easing, e l'economia invece di accelerare, sta ferma o rallenta. 
C'è qualcosa che non va o no? 

Nel business è la stessa cosa: aumentano i volumi ed i fatturati e diminuisce la redditività (da leggere l'ultima nota congiunturale di Confetra). perché? 

Perché tutti questi geni del management moderno, tronfi e arroganti, che passano il tempo a dare intervista sulla crescita year-over-year ed a aumentarsi lo stipendio, non hanno un'idea nemmeno a tirargliela fuori con il forcipe. 

La legge indiscussa è: il prezzo. 

SI parla solo di sconti, non c'è alcuna visione di partnership. 

Oggi si dice pian piano che la colpa della crisi di Hanjin sono i suoi clienti: non potevano guardare dentro i suoi conti prima di affidargli la merce? 

Ma figuriamoci se questi si sforzavano tanto, Hanjin faceva il miglior prezzo? E avanti! 

Questa è l'economia della deflazione se vogliamo usare i paroloni, in realtà è l'economia dei gattini ciechi



all'attenzione di FAQ TRIESTE 

Interessante il report allegato, liberamente scaricabile al seguente link:


 mail firmata

Cari amici di FaqTrieste 

vi allego un pdf di un interessante rapporto su Hainjin e invece l'indirizzo di Milano Finanza che sul caso traduce e pubblica un pezzo del Wall Street Journal        vai all'articolo clicca qui

mail firmata

FAQTRIESTE: Segnaliamo ai nostri lettori che le ultime due mail  ci consigliavano lo stesso documento in pdf su Hainjin che potete scaricare all'indirizzo indicato. Le abbiamo pubblicate tutte e due perchè succede che avendo vari e tanti referenti il blog riceve più segnalazioni per lo stesso oggetto, meglio più che meno.

Pensiamo di avervi dato un quadro di quello che succede quotidianamente nella nostra vivace posta elettronica.

1 commento:

  1. #NoTaxArea #Trieste
    "NO TAX AREA" A MILANO: FIRMATO OGGI L' ACCORDO -
    LA NO TAX AREA TRIESTINA ERA SOLO UNO SCHERZO ?!
    SPARITA DOPO SOLO DUE MESI ! I POLITICI NOSTRANI INVECE DI SOSTENERLA PARLANO D' ALTRO: MUSEI, SARDELLE E ABITAZIONI IN PUNTO FRANCO -
    PERCHE' I POLITICI VENEZIANI E MILANESI SOSTENGONO GLI INTERESSI DEL LORO TERRITORIO MENTRE I TRIESTINI PENSANO AD ALTRO?
    Continua articolo sul blog: http://rinascitats.blogspot.it/2016/09/no-tax-area-milano-firmato-oggi-l.html

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