Marco Rebez UIL Trasporti
Grande soddisfazione per questo
grande passo che il porto di Trieste ha fatto verso l’agenzia del lavoro.
Non può che far bene. Ci permetterà
di migliorare anche la competitività del nostro porto rispetto agli scali
nazionali e internazionali.
E’ il traguardo conclusivo di un lungo lavoro che CGIL CISL e UIL hanno
iniziato un anno e mezzo fa in concomitanza con l’insediamento di Zeno
D’Agostino – ormai ex commissario straordinario e prossimo presidente APT e del
Segretario Generale Mario Sommariva.
Come UIL trasporti metteremo il
massimo impegno per garantire una azienda sana che dia continuità al lavoro e
opportunità di crescita al nostro porto.
Folla Edoardo UGL Mare e Porti
L’Agenzia del Lavoro Portuale di
Trieste è il raggiungimento di un importante obiettivo per i lavoratori del
porto. Obiettivo raggiunto per l’impegno in primis dei lavoratori e sicuramente a pari merito con gli attuali
vertici dell’Autorità Portuale Trieste.
D’Agostino e Sommariva hanno seguito
e supportato l’idea dell’Agenzia del Lavoro Portuale presso il Ministero, la
Regione FVG e gli stessi terminalisti e operatori portuali.
Si sono spesi per la soluzione di
questo problema che si trascinava da molti anni e hanno mantenuto fede agli
impegni presi.
Giulio Germani FIT CISL
Buona sera, il mio
parere alla costituzione dell'agenzia è più che favorevole, perchè pone fine ad
una serie di problematiche del nostro porto.
Del lavoro svolto per
arrivare a questo storico traguardo posso dire poche parole, per il semplice
fatto che ho partecipato a pochi tavoli, sui quali tavoli venivamo a
conoscenza degli sviluppi del progetto, dico venivamo perchè i sindacati
confederali più l'UGL MARE, sono stati interpellati poco o nulla nei vari
passaggi, in quanto il lavoro è stato seguito dai lavoratori iscritti al CLPT,
con la grande regia degli attuali vertici dell'Autorità portuale di Trieste.
La scommessa fatta dal
neo-Presidente dell'Autorità, Z.D'Agostino, all'epoca del suo primo
insediamento come commissario è stata proprio questa, sistemare il mondo del
lavoro portuale triestino con uno strumento del tutto nuovo nella portualità
nazionale, coadiuvato dal segretario generale M. Sommariva, hanno svolto il
lavoro per le fondamenta dell'agenzia, con l'importante aiuto del presidente
della regione Friuli Venezia Giulia, D. Serracchiani, la quale ha dato forza al
progetto a livello ministeriale, questa sinergia ha fatto si che la prima idea
del Presidente dell'Autorità portuale giungesse al traguardo, come modello per
la portualità italiana.
Parte importante per
l'ultimazione del progetto però è stata fatta sopratutto dai lavoratori, i
quali, dopo anni di incertezze e sacrifici personali, sono riusciti a fare un
salto morale, segno di grande maturità, mettendo alle spalle tutta una serie di
ingiustizie personali subite negli anni passati, vedendo l'agenzia come uno
strumento che darà loro un futuro migliore, nel quale verrà ristabilita la dignità
di questi portuali, che negli anni è stata soffocata.
Auguro a tutti i
lavoratori dell'A.l.p.T, comunque miei colleghi, un futuro sereno e buon lavoro.
COMUNICATO STAMPA
con richiesta di pubblicazione
Ormai è ufficiale, con domani 1 ottobre
inizierà ad operare nei Terminal del Porto Internazionale di Trieste, la nuova
ALPT, Agenzia per il Lavoro Portuale del Porto di Trieste, che inizialmente
sarà formata da 111 lavoratori portuali, provenienti dalla Minerva Servizi Srl
e dalla Deltauno Srl.
A parere della Filt-Cgil di Trieste,
questo è un risultato di estrema importanza, non solo per i lavoratori
coinvolti bensì per tutte le maestranze che operano all’interno dello scalo
triestino. Un risultato, che rappresenta il raggiungimento di un primo
obiettivo, di un percorso, che è iniziato anni fa e che si è potuto
concretizzare, soprattutto per l’impegno
diretto dei portuali triestini, che hanno costruito assieme a questa amministrazione dell’Autorità
Portuale di Trieste le basi per arrivare alla definizione di un progetto, che
potrebbe in futuro non solo implementare il numero degli addetti, ma indicare
una nuova modalità lavorativa e organizzativa nel Porto di Trieste.
Non dobbiamo altresì dimenticare, che nei
prossimi mesi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo aver
varato la riforma delle “governance” delle Autorità Portuali, presenterà le
proposte di modifica anche della parte della Legge 84/94 che riguarda la
gestione del lavoro all’interno della aree portuali. Da quanto ci risulta “l’esperimento
triestino” viene considerato con grande attenzione e potrebbe rappresentare “il
modello” da seguire.
Come Filt-Cgil siamo altresì convinti, che
grande merito per l’avvio dell’ALPT va riconosciuto sia al Presidente Zeno
D’Agostino, che al Segretario Generale Mario Sommariva, che hanno saputo, in
questi mesi, superare difficoltà e resistenze di varia provenienza, che
rischiavano di mettere in discussione l’esito positivo di questa vicenda.
Ma
come si accennava all’inizio, va
sottolineato il ruolo fondamentale dei
lavoratori, che nel momento in cui sembrava che la soluzione potesse
saltare, pur avendo alcune perplessità, hanno mantenuto la calma e deciso di
intraprendere questa strada.
Certamente anche le
Organizzazioni Sindacali, che quelle Datoriali hanno avuto,( chi più chi meno),
un ruolo importante in questa vicenda e tutte dovranno adoperarsi, affinché
l’ALPT e i suoi lavoratori, possano
lavorare in serenità.
L’auspicio che la Filt-CGIL di Trieste esprime, è che si
inizi da subito con il piede giusto e che si avvii, nei tempi convenuti il
confronto sulla contrattazione di secondo livello, sulla quale i lavoratori
contano molto e rispetto alla quale sarà chiaro, se gli impegni che tutti i
protagonisti si sono dichiarati di voler rispettare verranno attuati.
Per la Filt-Cgil di Trieste
Renato Kneipp
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