martedì 27 settembre 2016

A PROPOSITO DEI 100 GIORNI E LA FERRIERA : UN INTERVENTO SU FB DEL COMITATO 5 DICEMBRE

100 giorni ferriera 

DAL NOSTRO PUNTO DI 

VISTA.


(Versione estesa ma c'è anche quella cortissima per chi ha fretta)


VERSIONE BREVE:

Il nostro giudizio sulla nuova Amministrazione comunale ESCLUSIVAMENTE RIGUARDO ALLA FERRIERA è sostanzialmente positivo e riassumibile in "FINO A QUI TUTTO BENE". Come ben sappiamo però l'importante non è la caduta ma l'atterraggio. Molto bene il filo diretto instaurato con noi e la partecipazione, molto bene aver "stanato" Arvedi e la Regione mostrandoli per come veramente sono ma E' DA QUI IN POI CHE IL COMUNE DOVRA' ACCELERARE E AVERE IL CORAGGIO ANCHE DI SCONTRARSI DIRETTAMENTE CON LORO qualora fosse necessario e di adempiere ai 3 punti ancora mancanti della lista PRIMA POSSIBILE.
VOTO: 7/8

VERSIONE ESTESA


Cercheremo di essere più schematici possibile, in piena obiettività. 

Andiamo a dare il NOSTRO giudizio sui primi 100 giorni della nuova Amministrazione 

ESCLUSIVAMENTE SUL TEMA FERRIERA e giudichiamo l'operato Dipiazza in quanto Sindaco, non in quanto sindaco di una coalizione di centrodestra o in quanto Roberto Dipiazza. Procediamo con ordine.

1) CAMBIARE ERA FONDAMENTALE

Già lo sapevamo dopo qualche mese di confronto con Cosolini che se fosse stato rieletto chiudere l'Area a caldo in tempi brevi sarebbe stato impossibile ma ora è arrivata da parte della Regione FVG la conferma ufficiale, nero su bianco, indiscutibile: l'ex-Amministrazione PUR ESSENDO PERFETTAMENTE A CONOSCENZA DEL PROBLEMA DI SALUTE PUBBLICA RAPPRESENTATO DALLA SITUAZIONE DI SERVOLA HA CONCESSO AD ARVEDI TEMPI LUNGHISSIMI E INSOSTENIBILI PER LA POPOLAZIONE PER PROVARE A RISOLVERLO. Altro che fine 2015 o pronunciamenti politici di Cosolini prima del voto: HA CONCESSO 3 ANNI. Nemmeno al ballottaggio per noi era ipotizzabile ridare fiducia a simili amministratori. Dovevano andare a casa e sono andati a casa.

2) NESSUNO HA PROMESSO UNA CHIUSURA IN 100 GIORNI.

Nessuno (perlomeno dei candidati-sindaco papabili) ha mai promesso una cosa simile e di questo esiste testimonianza filmata. Esiste invece anche un documento scritto con proposte chiare firmato da Dipiazza ed è questo che andremo a giudicare. ( https://www.facebook.com/SindacodiTrieste/photos/a.453876194685736.1073741825.334783493261674/1207484902658191/?type=3&theater ). Esclusivamente dal punto di vista tecnico per spegnere gli impianti dell'Area a caldo ci vogliono circa 6 MESI (180 giorni): questo è un dato che ogni candidato conosceva benissimo.

3) I 10 PUNTI DI DIPIAZZA

Voto 7/8. Come i punti che ha rispettato e mezzo voto in più perché vanno riconosciuti a Dipiazza l'impegno e la capacità di restare sul pezzo anche in un momento nel quale importanti e improvvisi motivi di salute lo hanno tenuto lontano da Palazzo Cheba. I 3 punti mancanti vanno risolti PRIMA POSSIBILE e sono: analisi dei terreni dei giardini inquinati, verifica autorizzazioni per la costruzione del laminatoio e piano di zonizzazione acustica. Si è aggiunto un punto-bonus fuori programma.

4) PUNTO-BONUS: IL CONSULENTE TECNICO

Da questa settimana al nostro tavolo di lavoro con il Comune sarà affiancato e coordinato da un un consulente tecnico dell'Amministrazione: figura importantissima che mancava (ovviamente, vista la "sintonia" delle istituzioni locali con Arvedi) e che deve essere determinante per l'intensificarsi dello scontro.

Questo è un "bonus" non incluso nei 10 punti.



5) CONCLUSIONI FINALI

A differenza del Sindaco intervenuto telefonicamente a Ring venerdì scorso, noi NON crediamo che Arvedi si siederà al tavolo per concordare la chiusura. Siamo ottimisti ma non fino a questo punto. Crediamo che Arvedi lo farà solo dopo aver resistito in tutti i modi possibili cercando di prendere più tempo possibile. Sulla base di ciò, ribadiamo il nostro giudizio favorevole sull'operato del Comune nei primi 100 giorni 

MA CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE FINORA LE PARTI SI SONO STUDIATE A VICENDA E CHE ADESSO BISOGNA *** ACCELERARE *** E CHE IL VERO COMBATTIMENTO INIZIERA' A BREVE E SARA' IN PARTE TECNICO MA SOPRATTUTTO POLITICO.

E' da adesso in poi che il Comune dovrà -come dire- "tirare fuori le palle" davvero e anche OSARE, ACCELERARE, FORZARE. Sulla base di questo chiediamo a TUTTI i cittadini e a TUTTE le forze politiche anche di opposizioni di unirsi a noi ESCLUSIVAMENTE SU QUESTO TEMA.


E' necessario non trasformarlo in uno scontro partitico o di personalismi: E' NECESSARIA UN'UNIONE STRATEGICA AL DI LA' DEGLI SCHIERAMENTI PER LA SALUTE DEI TRIESTINI E PER UN LAVORO PULITO. 

GIUSTIZIA. SALUTE. E LAVORO.

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