domenica 24 luglio 2016

GIOCHIAMO CON I FRAMES (UNO )

Questo blog ha iniziato il 1° luglio di due anni fa citando uno spezzone di una serie tv statunitense sulla informazione. Abbiamo dedicato un po' del nostro tempo e spazio a commentare non solo le notizie ma anche come venivano "comunicate ". Siamo stati molto attenti a non confondere informazione con comunicazione . Crediamo che l'informazione risponda alle famose 5 domande mentre la comunicazione in molti casi non ha bisogno di contenuti. Già troppo lunga E TROPPO DIFFICILE QUESTA INTRODUZIONE.

Noi abbiamo scelto il metodo delle " domande utili a capire " ma non è detto che sia il modo migliore o il più efficace.

Su REPUBBLICA di giovedì 21 luglio Luca Landò intervista il linguista George Lakoff con l'obiettivo di farsi spiegare un metodo ( lo chiameremo framing ) per meglio comprendere il fenomeno Donald Trump candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d'America.

Perchè dovrebbe interessarci ? 

Perchè se per caso, assieme, ci accorgiamo che questo metodo ci convince si potrebbe utilizzarlo anche in ambiti più ristretti, nazionali, locali o familiari.

Partiamo quindi con un primo FRAME tutto triestino:



LA RESTITUZIONE DEL PORTO VECCHIO ALLA CITTA' DI TRIESTE



Il trucco del FRAME sta nella parola "restituzione" che è una parola POSITIVA, la restituzione è solitamente una buona cosa. Anche la restituzione di uno sgarbo subito è una buona cosa. Visto, che come sappiamo bene, è un falso storico che quella parte sia mai stata città ecco che abbiamo smascherato il FRAME.

Utilizzano la parola "restituzione" per qualificare come una buona cosa l'operazione in corso. ( Non è detto che non lo sia , non siamo qui a discuterne, stiamo solo descrivendo come ci viene trasmessa l'azione che intendono perseguire.

FACCIAMO LA CONTROPROVA

IL COMUNE SI FARA' CARICO DI GESTIRE ANCHE IL PORTO VECCHIO

Come vedete la definizione " si farà carico " comporta un peso per il Comune e suscita sensazioni negative.

IL COMUNE AGGIUNGE LA GESTIONE DEL PORTO VECCHIO

Questa affermazione è più neutrale, ma lascia il dubbio se si tratta di una buona cosa o no ?

UN PO' DI STORIA da Wikipedia

Molti commentatori attribuiscono il concetto di framing al lavoro di Erving Goffman, ed in particolare al suo Frame analysis: An essay on the organization of experience del 1974. 

Goffman usava l'idea per definire "schemi di interpretazione" che permettono a individui o gruppi di "collocare, percepire, identificare e classificare" eventi e fatti, in tal modo strutturando il significato, organizzando le esperienze, guidando le azioni. 

La nozione goffmaniana di framing prende le mosse dal suo La vita quotidiana come rappresentazione (1959), un saggio sul controllo espressivo. 

Queste opere, a loro volta, si ispirano marcatamente al concetto di immagine elaborato da Kenneth Boulding nel 1956. George Lakoff, nella didattica del suo corso di scienze cognitive presso l'Università della California in Berkeley, ingiunge agli studenti:

«Non pensare a un elefante!». 

Secondo Lakoff, a quel punto non si può fare a meno di pensare ad un elefante, poiché la mera menzione della parola elefante evoca inevitabilmente l'immagine elefante (ed un frame di "accompagnamento").


 in italiano il vocabolo inglese frame si potrebbe tradurre con "cornice", ma ormai, nelle scienze sociali è normale l'uso del termine anglosassone.

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