lunedì 13 giugno 2016

VIAGGIO ROMANZATO TRA I SOSTENITORI DI ROBERTO COSOLINI

ALLA RICERCA DELLA RIMONTA IMPOSSIBILE


Immaginate una sala dove siano riuniti tutti i sostenitori del candidato Roberto Cosolini , sindaco uscente. Ci sono i militanti, gli operatori che preparano i materiali per i social e quelli autodidatti, i candidati che sono stati eletti e quelli no, che hanno popolato le liste a supporto del candidato sindaco per il secondo mandato, ci sono i dirigenti locali del Partito Democratico ( solitamente silenti ) e i parlamentari locali.





Immaginate ora che tutte queste persone discutano assieme per trovare una soluzione al terribile problema di recuperare uno svantaggio del primo turno di circa undicimila voti.  

E’ difficile anche per voi lettori, che non siete abituati a frequentare queste riunioni, immaginare che tutti assieme trovino una proposta
condivisa e che poi si mettano di buona lena al lavoro di propaganda e convincimento. 

Si tratta comunque di un partito che sta vivendo una crisi a livello nazionale e che a Trieste alla vigilia delle elezioni  comunali si è confrontato aspramente sulle primarie tra Cosolini e il senatore Russo.

AVANTI TUTTA. Confermo quello che avevo detto quando abbiamo impostato la campagna elettorale : basta comunicare quello che è stato fatto sostiene l’inventore dello slogan Avanti Tutta. Cinque anni di buona amministrazione, grandi cose e forse qualche difetto di comunicazione. Ma per questo ci sono io, basta comunicare giusto. Più grave sarebbe il contrario: dover fare in due settimane tutte le cose che abbiamo comunicato bene in cinque anni. A questo rigoroso ragionamento tutti gli astanti rimangono perplessi e nessuno osa chiedere : “ come mai siamo sotto di tanti punti ?”

I SONDAGGI NASCOSTI Avevo ragione bofonchia un noto sostenitore di Russo, c’erano i sondaggi e non erano favorevoli, li avevano nei cassetti e c’era scritto il risultato del ballottaggio. Ora tutti uniti per due settimane, lo dico a tutti i giornalisti, ma intanto fisso anche gli appuntamenti per il dopo 19 giugno. Non hanno voluto mostrare i sondaggi negativi, hanno detto che non esistevano, ora, tra due settimane faremo i conti.

TROVIAMO UNA SOLUZIONE Poi ci sono quelli che stanno un po’ in disparte, quelli che sono presenti ma non sono propensi a parlare. Ascoltano gli interventi che si susseguono e intanto pensano, rigirano tra le mani le pagine del Piccolo con i risultati del primo turno e provano a sommare i voti in diversi modi per superare la quota raggiunta da Dipiazza. Piano piano, lentamente, si fa strada l’idea che si potrebbe aprire ai cinque stelle, fare un gesto nei loro confronti che prenda le mosse e parta dai voti veri del primo turno. Nessuno ha voglia di confrontarsi in una discussione aperta e essere rullato dai modi spicci e sbrigativi di qualche dirigente ma tra loro si capiscono e una sorta di silente complicità comincia a crescere.


Chissà se vedrà la luce la proposta di Menis Vicesindaco ?

dal nostro inviato

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