giovedì 9 giugno 2016

PRIMO CONFRONTO TRA DIPIAZZA E COSOLINI SUL PORTO AL PROPELLER CLUB

Per noi di Faq Trieste non è una sorpresa che il primo incontro tra i due candidati sindaco al ballottaggio abbia avuto come argomento il Porto di Trieste e tutte le sue numerose ricadute e questioni aperte. 

Dedichiamo, da due anni ormai, gran parte del nostro lavoro di informazione a formulare le domande giuste sulla questione portuale che è tra le principali di questa città.

A due giorni dalla domenica delle elezioni e il giorno dopo dei risultati l’International Propeller Club è riuscito ad organizzare il primo confronto tra i due candidati che si confronteranno nel ballottaggio di domenica 19 giugno.

Per farsi un’idea dell’atmosfera del confronto al Propeller è utile guardare il servizio che Tele4 dedica all’appuntamento.



I due candidati si presentano come pugili alla sfida del ring e poi troviamo anche alcune dichiarazioni pacate. Solitamente degli incontri al Propeller Tele4 produce e poi mette in onda in differita l’intero incontro, questa volta sembra si siano limitati a filmare alcuni passaggi iniziali per il servizio TG.

A pensar male, e noi di FAQTrieste ci riusciamo benissimo, si potrebbe ipotizzare che è stato un regalo ai due candidati. 
Perché un regalo ? 




Perché in campagna elettorale si dicono tante cose, esistono le famose promesse elettorali, ed è meglio che non rimangano registrazioni di quello che i candidati affermano e promettono. Ma questo vale solo per quelli abituati a pensar male.

IL PICCOLO ha scelto di fare anche lui un regalo ai due candidati ? Sembra di si, visto che ha limitato la cronaca del confronto a tre frasi all’interno di un articolo che si occupava d’altro.


Prima dell'incontro i due si concedono per una fotografia in coppia. Sorridono, spunta anche un accenno di pugilato. Il faccia a faccia poi è tutto sommato pacato. Dipiazza ascolta guardando in alto, verso il soffitto, piazzato al tavolo come un busto di sé stesso. Quando gli passano il microfono, sciorina le sue posizioni. Alla platea preme sapere se il commissario del porto Zeno D'Agostino ha da preoccuparsi di una sua eventuale vittoria: «Abbiamo finalmente una persona capace e mi impegnerò a fondo perché diventi presidente dell'Authority», dichiara («C'è da chiedersi perché non l'abbiano già fatto», commenta poi a margine dell'incontro). Si scalda soltanto quando il sindaco uscente critica la passata presidenza di Marina Monassi, che Dipiazza difende a spada tratta. IL PICCOLO 8 giugno pag 2

E qui si conclude la cronaca de IL PICCOLO su un confronto che è durato quasi due ore, ma si sa, il paese è (IL) PICCOLO e la gente mormora.

L’unico momento “caldo” del confronto è stato sulla valutazione dell’operato della presidente Monassi  all’Autorità Portuale  di Trieste, ma di questo ha già riferito IL PICCOLO. La compostezza degli altri interventi l’abbiamo già vista nel servizio di TELE4 e anche buona parte dei due interventi iniziali.

Proviamo a riassumere i punti di accordo, quelli di accordo con precisazione e quelli di disaccordo.

ACCORDO

Sul giudizio positivo del lavoro svolto dall’APT sotto la guida del commissario straordinario D’Agostino i due candidati sono d’accordo e quando Dipiazza dichiara che si adopererà per ottenere la nomina a Presidente per il commissario D’Agostino, Cosolini di rimando ricorda che ne ha già parlato con il ministro Delrio.

Accordo dei candidati anche sul ruolo europeo e internazionale dio Trieste e del suo porto

DIPIAZZA afferma che il Sindaco può fare molto anche se non ha competenze dirette; che ci deve essere un’unica portualità da Fiume a tutto l’Alto Adriatico perché i nostri nemici commerciali sono i porti del Nord Europa. 
Racconta di aver incontrato il sindaco di Venezia Brugnaro e di essere perplesso sul progetto veneziano del porto off-shore. 
Di essere contrario al rigassificatore e che l’area della Ferriera potrebbe diventare piattaforma logistica. Sottolinea varie volte che il porto è una grande opportunità di lavoro.

Dichiarazioni simili a quelle di Cosolini che rivendica per Trieste un ruolo nella ripresa dei traffici marittimi nell’Alto Adriatico perché avendo fondali naturali, una collocazione strategica, un Punto Franco e collegamenti ferroviari importanti non richiede una spesa di due miliardi che è invece la spesa prevista per la realizzazione del porto off-shore veneziano.

ACCORDO CON PRECISAZIONI

Tutti e due i candidati parlano di collaborazione, a partire dal livello regionale. 

Collaborazione naturale per Cosolini che indica nel protocollo per il Porto Vecchio firmato dal Comune con il Governo e la Regione FVG lo strumento adeguato per fare arrivare i finanziamenti pubblici necessari al Porto Vecchio. Aggiunge che non basteranno i cinquanta milioni del ministero della Cultura, che sono solo una prima fase, e che saranno necessari ulteriori investimenti pubblici. 

A detta dell’advisor ad ogni euro pubblico investito in Porto Vecchio corrisponderà un investimento privato di tre o quattro euro. 

Dipiazza ricorda che ha collaborato con Illy quando era in Regione e che collaborerà anche con la presidente Serracchiani.

Sul Porto Vecchio Dipiazza dice che sono tutti d’accordo sullo sviluppo dell’area, riconosce che Cosolini e Russo hanno lavorato bene e rivendica il merito di aver varato il Piano Regolatore Generale del Porto, uno strumento urbanistico indispensabile. 
Per quanto riguarda gli investimenti precisa che servirà un assessorato ai Fondi Europei.

Il confronto sul tema del Porto Vecchio non va oltre ad alcune battute sulla possibilità di realizzare edilizia residenziale all’interno di quella vasta area. Per Dipiazza si potrà fare stando attenti alle trappole della speculazione mentre per Cosolini la quota di residenza va rapportata con la crescita demografica in modo equilibrato.
Niente viene detto a proposito delle spese di urbanizzazione e delle concessioni superiori ai quattro anni che restano in vigore

IL DISACCORDO

Le precisazioni contenute nei vari interventi e alcune sottolineature segnalano che il disaccordo su alcuni temi cova sotto le dichiarazioni di questi giorni. La scelta delle parole e le allusioni preludono a diverse interpretazioni dei progetti e dei programmi di lavoro fino a qui impostati dal sindaco Cosolini. 

Cosa succederà quando sarà la Regione , che gestirà i 50 milioni del ministero della Cultura, a giudicare le scelte di spesa e il rispetto del progetto da parte del Comune di Trieste ? 

Sarà questo il principale motivo di disaccordo se a vincere il ballottaggio sarà il candidato Dipiazza ?



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