E' certamente utile che l'A/P pubblicizzi il Porto di Trieste in tutte le sedi possibili. Anche se ciò serve per la campagna elettorale di Cosolini !
Personalmente sono convinto che il porto di Trieste possa essere lo scalo naturale al servizio di un possibile bacino di riferimento , che abbraccia il sud-est europeo, la ns. regione e parte del Veneto.
Semprechè in grado di offrire servizi e tariffe concorrenziali.
Purtroppo abbiamo da un lato Capodistria, che drena buona parte del traffico proveniente dal sud-est europeo e dall' altro Venezia, che risulta più conveniente per distanze chilometriche per le aree del Veneto, del Trentino, Emilia-Romagna ed anche parte del FVG .-
E mi riferisco principalmente al traffico containers.
Per quanto riguarda le merci varie il discorso si fa ancora più critico, ma di questo se ne potrà parlare in seguito.
Nel frattempo posso fare due osservazioni:
1) Il comm. D'Agostino afferma che c'è stato un aumento del 7,88%. Certo ! Se partiamo da zero ed Arvedi effettua qualche imbarco di siderurgico da Scalo Legnami, anzichè dalla banchina Ferriera ed arrivano 2/3 navi di metalli non ferrosi le percentuali fanno in fretta ad alzarsi...!
2) D'altro canto dobbiamo confrontarci con il decentramento di Trieste: un autotreno a portata piena dall' alto Friuli a Trieste ha un maggior costo di oltre due euro per tonn. rispetto agli altri porti regionali.
Cordiali saluti.
Fabio Dominicini
Nessun commento:
Posta un commento