Le puntuali osservazioni al progetto off-shore di Venezia le
abbiamo riportate nella versione pubblicata da IL GAZZETTINO domenica 20 marzo
ed abbiamo anche riportato l'articolo di autodifesa del presidente
dell'Autorità portuale di Venezia Paolo Costa.
Secondo noi il pronunciamento negativo del Consiglio dei
Lavori Pubblici mette in luce alcune contraddizioni del progetto che finora
potevano essere interpretate come pareri diversi in un dibattito.
Per questo motivo vanno riproposte alcune domande e formulate
Dobbiamo riconoscere che il presidente Costa ha perseguito
con metodo e determinazione ormai da troppi anni la realizzazione di questo
progetto. Nella sua impresa è stato affiancato da uno staff con una capacità e
una potenza comunicativa impressionante.
LA NUOVA VIA DELLA SETA - GLI ACCORDI CON IL PORTO CINESE -
GLI INVESTIMENTI CINESI SULL'OFFSHORE - sono i titoli importanti di una
campagna di promozione del progetto off-shore che dura da anni.
Ora nessuno discute che l'Autorità Portuale di Venezia possa dire quello che vuole e ritiene opportuno e in
questo il presidente Costa è un maestro e lo riconosciamo in questo post.
Ma il parere del Consiglio dei Lavori Pubblici resta "non favorevole" e gli
adeguamenti richiesti o già pensati da Paolo Costa aumenteranno le previsioni di spesa del progetto ?
Non è neppure certo che le variazioni e gli adeguamenti progettati verranno poi accettati dal Consiglio Superiore in futuro.
Il progetto dovrà quindi rivedere tempi e soprattutto costi ?
A questo punto però Costa
dovrebbe spiegare che accordi ci sono con "i cinesi" visto che il
progetto esistente, ad oggi, non è approvato dalla parte pubblica....
Conosce dei privati che investono sugli accordi con l'amministrazione pubblica
italiana senza approvazione ?
Ci sono accordi o approvazioni precise da parte dell'amministrazione italiana sul progetto off-shore o i cinesi hanno sottoscritto accordi nonostante il parere non favorevole ?
Per questo motivo vi consigliamo di rileggere assieme una nota di agenzia del 23 luglio 2015 per comprendere la potenza
comunicativa del presidente Costa e del suo staff.
Potenza comunicativa che si infrange però a nostro modesto avviso sulle dichiarazioni ufficiali come quella di cui stiamo discutendo.
Roma, (askanews) - Venezia è il porto europeo terminale
occidentale della Via della Seta Marittima. Il progetto rappresentato sulla
mappa cinese che ipotizza moderni collegamenti via mare tra la Cina e l'Europa
si è concretizzato con la firma del Memorandum of Understanding tra i porti di
Venezia e Ningbo, uno dei principali scali cinesi, e capolinea orientale della
Via delle Seta del XXI Secolo.
L'accordo prevede lo sviluppo congiunto dei
porti, sia infrastrutturale sia operativo, anche attraverso l'assistenza
reciproca all'impiego di innovazioni tecnologiche.
Il presidente di Priorità
cultura, Francesco Rutelli, parla di un riconoscimento storico veramente
importante: "Viene lanciata a Venezia la costituzione del Forum delle
città del mondo che partecipano alla nuova Via della Seta. Un battesimo
politico di grande interesse perchè i due promotori sono la Cina e l'Italia".
Da
parte sua, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha ricordato nella nuova
via della Seta sarà investito un numero impressionante di miliardi: "Sappiamo
che le relazioni commerciali, gli scambi e i flussi di merci che regolano la
Cina con l'Europa sono forti: un interscambio di 600 miliardi di euro con la
Cina. Non c'è dubbio che l'alto Adriatico sia una delle aree in cui questo straordinario
commercio può svilupparsi".
In una nota riportata sul sito Affaritaliani.it lo stesso ministro Gentiloni alludeva ad una pioggia di miliardi :
Da parte sua, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha
ricordato nella nuova via della Seta sarà investito un numero impressionante di
miliardi: "Sappiamo che le relazioni commerciali, gli scambi e i flussi di
merci che regolano la Cina con l'Europa sono forti: un interscambio di 600
miliardi di euro con la Cina. Non c'è dubbio che l'alto Adriatico sia una delle
aree in cui questo straordinario commercio può svilupparsi".
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