martedì 22 marzo 2016

LE DOMANDE SULL'OFF-SHORE DI VENEZIA DOPO IL PARERE " NON FAVOREVOLE " DEI LAVORI PUBBLICI

Le osservazioni dell'Assemblea del Consiglio di Stato dei Lavori Pubblici hanno determinato un giudizio non favorevole sul progetto del terminal d'altura per le mega portacontainer





Le puntuali osservazioni al progetto off-shore di Venezia le abbiamo riportate nella versione pubblicata da IL GAZZETTINO domenica 20 marzo ed abbiamo anche riportato l'articolo di autodifesa del presidente dell'Autorità portuale di Venezia Paolo Costa.

Secondo noi il pronunciamento negativo del Consiglio dei Lavori Pubblici mette in luce alcune contraddizioni del progetto che finora potevano essere interpretate come pareri diversi in un dibattito.

Per questo motivo vanno riproposte alcune domande e formulate
delle nuove su una vicenda che non è più un confronto di " comunicazione " ma che al momento risulta essere solo "progetto e comunicazione ", qualcosa di simile al motto : " solo chiacchiera e distintivo !" con rispetto parlando.

Dobbiamo riconoscere che il presidente Costa ha perseguito con metodo e determinazione ormai da troppi anni la realizzazione di questo progetto. Nella sua impresa è stato affiancato da uno staff con una capacità e una potenza comunicativa impressionante.

LA NUOVA VIA DELLA SETA - GLI ACCORDI CON IL PORTO CINESE - GLI INVESTIMENTI CINESI SULL'OFFSHORE - sono i titoli importanti di una campagna di promozione del progetto off-shore che dura da anni.


Ora nessuno discute che l'Autorità Portuale di Venezia possa dire quello che vuole e ritiene opportuno e in questo il presidente Costa è un maestro e lo riconosciamo in questo post.

Ma il parere del Consiglio dei Lavori Pubblici resta "non favorevole" e gli adeguamenti richiesti o già pensati da Paolo Costa aumenteranno le previsioni di spesa del progetto ?

Non è neppure certo che le variazioni e gli adeguamenti progettati verranno poi accettati dal Consiglio Superiore in futuro. 

Il progetto dovrà quindi rivedere tempi e soprattutto costi ?

A questo punto però Costa dovrebbe spiegare che accordi ci sono con "i cinesi" visto che il progetto esistente, ad oggi, non è approvato dalla parte pubblica.... 

Conosce dei privati che investono sugli accordi con l'amministrazione pubblica italiana senza approvazione ?

Ci sono accordi o approvazioni precise da parte dell'amministrazione italiana sul progetto off-shore o i cinesi hanno sottoscritto accordi nonostante il parere non favorevole ?

Per questo motivo vi consigliamo di rileggere assieme una nota di agenzia del 23 luglio 2015 per comprendere la potenza comunicativa del presidente Costa e del suo staff. 
Potenza comunicativa che si infrange però a nostro modesto avviso sulle dichiarazioni ufficiali come quella di cui stiamo discutendo.


Roma, (askanews) - Venezia è il porto europeo terminale occidentale della Via della Seta Marittima. Il progetto rappresentato sulla mappa cinese che ipotizza moderni collegamenti via mare tra la Cina e l'Europa si è concretizzato con la firma del Memorandum of Understanding tra i porti di Venezia e Ningbo, uno dei principali scali cinesi, e capolinea orientale della Via delle Seta del XXI Secolo. 

L'accordo prevede lo sviluppo congiunto dei porti, sia infrastrutturale sia operativo, anche attraverso l'assistenza reciproca all'impiego di innovazioni tecnologiche. 

Il presidente di Priorità cultura, Francesco Rutelli, parla di un riconoscimento storico veramente importante: "Viene lanciata a Venezia la costituzione del Forum delle città del mondo che partecipano alla nuova Via della Seta. Un battesimo politico di grande interesse perchè i due promotori sono la Cina e l'Italia".

Da parte sua, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha ricordato nella nuova via della Seta sarà investito un numero impressionante di miliardi: "Sappiamo che le relazioni commerciali, gli scambi e i flussi di merci che regolano la Cina con l'Europa sono forti: un interscambio di 600 miliardi di euro con la Cina. Non c'è dubbio che l'alto Adriatico sia una delle aree in cui questo straordinario commercio può svilupparsi".

In una nota riportata sul sito Affaritaliani.it lo stesso ministro Gentiloni alludeva ad una pioggia di miliardi :

Da parte sua, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha ricordato nella nuova via della Seta sarà investito un numero impressionante di miliardi: "Sappiamo che le relazioni commerciali, gli scambi e i flussi di merci che regolano la Cina con l'Europa sono forti: un interscambio di 600 miliardi di euro con la Cina. Non c'è dubbio che l'alto Adriatico sia una delle aree in cui questo straordinario commercio può svilupparsi".





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