mercoledì 9 dicembre 2015

UN COMMOVENTE CONSENSO PER IL COMMISSARIO D’AGOSTINO

LA MANOVRA UNICA E L’ACCORDO CON R.F.I.

Lo sapevamo dall’altra settimana che l’accordo con Rete Ferroviaria Italiana era andato a buon fine e che in tempi relativamente brevi diventerà operativo al 100%. Un pedaggio di stampo medievale viene finalmente cancellato, citando Francesco Parisi. La manovra unica passerà integralmente ad Adriafer con un vantaggio sulle tariffe e sulla semplificazione delle manovre ferroviarie.

Abbiamo seguito la vicenda pubblicando mappe di binari e gallerie, di muri nel porto e scritto della cordata guidata da Ferrovie Udine Cividale che poi non ha portato a termine l’operazione proprio per la sua caratteristica di essere interamente partecipata dalla Regione FVG. Non ci dilunghiamo quindi oltre, scriviamo in agenda le date che sono state indicate ai media : 13 dicembre 2015 e 13 gennaio 2016 per verificare in quella occasione la riuscita finale.

Oggi piuttosto ragioniamo sul perché ci siano voluti troppi anni per arrivare a questa
soluzione che in tanti avevano indicato come necessaria. 

Citiamo la risposta che nell’editoriale di ieri si da il direttore  de IL PICCOLO Paolo Possamai : 

“ La politica che s’è assisa per decenni in Autorità Portuale, salvo eccezioni rarissime di questi aspetti operativi (ndr. manovra unica ferroviaria ) non si è curata. Badava alle assunzioni degli amici e a favorire le imprese dei parenti, promuovendo la corruzione della società e dell’economia. “

Le rarissime eccezioni a cui allude il Direttore immaginiamo siano la promulgazione del Piano Regolatore del Porto, il potenziamento di Adriafer e il lavorio sull’articolo 17 che in alcuni fortunati periodi hanno preparato il terreno all’attuale A.P.T.

Oggi alla guida dell’Autorità Portuale di Trieste ci sono due professionisti di valore : il commissario Zeno D’Agostino e il segretario generale Mario Sommariva e i risultati si cominciano a vedere. 

Noi non ci arruoliamo nel “ commovente consenso che Li circonda “ perché sappiamo quanto Trieste sia una città dove l’opinione pubblica è volubile se non infida. 

Di fronte ai primi risultati ottenuti dal commissario D’Agostino i primi commenti che abbiamo raccolto tendevano a mettere in guardia i professionisti sbarcati all’APT. 

Ci veniva detto che D’Agostino e Sommariva dovevano prestare attenzione e avrebbero dovuto concedere qualcosa in cambio se volevano il rinnovo dell’incarico. Osservazioni che non arrivavano da funzionari o da potentati locali, ma voci raccolte dai cittadini che si preoccupavano per i loro nuovi “ eroi”. Abbiamo sempre risposto che i “professionisti” in questione non avevano il problema di garantirsi un incarico o il lavoro, i bravi professionisti sono richiesti e ricercati sul mercato. 

Ci sembrava piuttosto che era interesse dei cittadini operare e fare pressioni per mantenere questa opportunità per il Porto di Trieste. Ma pochi triestini, importanti o meno ci hanno messo la faccia a dire che al Porto serviva un Presidente piuttosto che un commissario, si contano veramente sulle dita gli operatori portuali che si sono spesi in questa direzione.

Abbiamo invece assistito a fantasiose previsioni, che a Trieste rischiano poi di diventare vere, su un possibile incarico come Presidente del Porto a Cosolini legato alle trattative in vista delle elezioni comunali ed altre ipotesi di questo genere legate all’emendamento Russo sulla magica sdemanializzazione del Porto Vecchio. 

Ipotesi strampalate che rispecchiano però il provincialismo della politica locale. Trieste fatica a ritagliarsi uno spazio nel dibattito nazionale ad esempio sulla riforma dei porti che parta dalle competenze locali. Trieste aspetta rispettosa ed obbediente le decisioni romane in totale mancanza di un dibattito locale decente. Generalizzare è sempre sbagliato e ci sono ovviamente le eccezioni ma non possiamo  fare a meno di mettere nero su bianco queste considerazioni e i pericoli che queste comportano per il futuro.

Eppure se andiamo a fare un elenco di nomi della politica nazionale legati a Trieste ritroviamo una serie di incarichi di tutto rispetto. Lo faremo uno di questi giorni l’elenco "bipartisan" degli incarichi ricoperti da politici legati alla città. Per il momento ci limitiamo a ricordare che certe iniziative parlamentari andrebbero spiegate e anche discusse in precedenza con i soggetti interessati, non servono i blitz se poi non sono supportati a livello locale.

Auguriamo quindi a D’Agostino e Sommariva di continuare a far bene il loro lavoro, di non diventare “ troppo triestini “ , che venga loro riconosciuto l’operato cessando questa pratica dei commissariamenti che come denunciato da vari settori nazionali rischia di portare ad una paralisi dei porti. 

Da parte nostra continuiamo ad informare con il nostro metodo e cercando di porre le domande giuste, non chiedeteci di più di questo.


FAQ TRIESTE

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