giovedì 5 novembre 2015

SERRACCHIANI A SAVONA. DELRIO LO SA ? SE LO DOMANDA GENOVA POST

Genova - La riforma dei porti allo studio del ministro Graziano Delrio spaventa i territori: non potrebbe essere altrmenti, visto che tra i punti fondamentali c'è la governance degli scali, in sostanza il destino delle Autorità Portuali. 

Tra il "dire" che la riforma è necessaria e utile e il "fare", cioè accorpare le Authority, c'è di mezzo un mare di polemiche e distinguo. In Liguria la partita aperta è tra Genova e Savona, con Delrio che ha già sostanzialmente annunciato la fusione scatenando le proteste savonesi.

Serracchiani - Nella querelle si è inserita la Responsabile Nazionale dei Trasporti e delle Infrastrutture per il Partito Democratico Debora Serracchiani, Governatore del Friuli Venezia Giulia: in una sua visita a Savona ha sostanzialmente smentito l'accorpamento delle Autorità, parlando di generiche sinergie tra enti, lasciando però ai singoli territori la propria autonomia gestionale. Uno scontro interno al Pd o una caramellina concessa ai savonesi a puro scopo elettorale?

La riforma- È molto probabile, in realtà, che prevalga la linea del ministero su questo punto
controverso: la logica del campanilismo è iscritta nel nostro Dna ma è giusto riconoscere che in nessun altro paese del mondo esistono porti in concorrenza tra loro a distanze così ridotte. La riforma, dunque, non intende cancellare i porti ma fondere le Autorità vicine per centralizzare la pianificazione ed evitare che i singoli scali possano rubarsi traffici gli uni con gli altri. Per riuscirci, però, Delrio dovrà superare un retaggio localistico che è pura italianità e, a quanto pare, anche qualche resitenza interna al suo partito.


MATTEO CANTILE   domenica 1 novembre 2015

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