INTERROGAZIONE A
RISPOSTA SCRITTA
del 28 ottobre 2015
Prodani
Al
Ministro della Giustizia
-per sapere
-premesso che
la
Ferriera di Servola ( Trieste ) è uno stabilimento industriale
la cui attività è volta principalmente alla produzione di ghisa,
passato, nel 2014, dalla Lucchini in amministrazione straordinaria
alla Siderurgica Triestina S.r.l., società del Gruppo Arvedi;
Numerose
sono state, nel corso degli anni, le segnalazioni relative alle
immissioni inquinanti
del complesso siderurgico, la cui area è stata
inserita nel sito di interesse nazionale (SIN) di Trieste,
riconosciuta quale «area di crisi industriale complessa» con
articolo 1, 7-bis
della la legge 24 giugno 2013, n. 71, di conversione del
decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43 e per la quale sono stati
sottoscritti nel 2014 e 2015 accordi di programma specifici per il
risanamento ambientale e industriale;
dal
2008 al 2012 privati cittadini e rappresentanti dell'associazione
ambientalista «No smog» hanno presentato numerosi esposti e
segnalazioni alla Procura della Repubblica di Trieste per denunciare
il degrado ambientale e sanitario nel comprensorio abitativo di
Servola e le emissioni dello stabilimento industriale che per più
anni consecutivi hanno superato notevolmente i limiti di legge e i
valori obiettivo;
tale
problematica è stata già affrontata dall’interrogante con l’atto
di sindacato ispettivo n. 4-01360, presentato il 22 luglio 2013, al
quale non ha fatto seguito alcun riscontro;
da
un particolareggiato articolo del quotidiano il Piccolo, pubblicato
il 3 dicembre 2013, si apprende che il Pm Matteo Tripani abbia
avviato un’inchiesta secondo la quale sarebbero 83 gli operai della
Ferriera morti a causa di tumori dal 2000 al 2013.
Sarebbe stata
minuziosamente ricostruita la carriera lavorativa di ognuna delle
vittime , dalla data di assunzione, alle mansioni svolte, alle
malattie segnalate ai medici. Inoltre, grazie ad un’indagine
effettuata svolta per conto del Pm Tripani sempre nel 2013 dal
Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria prendendo in
considerazione i dati dell’Inps e dell’Inail ed incrociandoli con
quelli dei dipendenti succedutisi nello stabilimento, verrebbe
evidenziato come per i lavoratori della Ferriera la probabilità di
ammalarsi di tumore ai polmoni o ai bronchi sia stata il 50 per cento
superiore rispetto al resto della popolazione;
obbiettivo
del fascicolo sarebbe stato di accertare sia il nesso di casualità
tra l’esposizione all’inquinamento prodotto dagli impianti del
sito industriale e l’insorgere delle neoplasie, sia di risalire
alle responsabilità di chi intenzionalmente non abbia posto rimedio
alla situazione, pur essendone a conoscenza;
lo
stesso articolo fa riferimento anche ad un’altra inchiesta,
condotta dal procuratore Federico Frezza.
Nel 2007, il documento
sottoscritto dai dottori Pierluigi Barbieri e Ranieri Urbani
dell’Università di Trieste, consulenti tecnici della Procura,
riportava i seguenti dati tecnici: “Si rileva che dopo un’unica
somministrazione del particolato si ha sia un’accelerazione della
crescita tumorale, che perturbazioni del ciclo cellulare nelle
cellule normali, con una tendenza a una crescita incontrollata. Sono
in corso test di mutagenesi su linee batteriche selezionate e
standardizzate che evidenziano sostanze capaci, sia come tali che
come precursori di altre ancora più attive, di provocare danni di
diversa natura al Dna”; nell’inchiesta del procuratore Frezza,
parallela a quella del pm Tripani, sarebbe stato evidenziato il nesso
causale tra l’esposizione al benzene e agli idrocarburi e
l’insorgenza di neoplasie tra chi ha prestato servizio nello
stabilimento di Servola;
l’articolo
sottolinea che l’indagine “nel giro di qualche mese dovrebbe
concludersi con una raffica di rinvii a giudizio “, addirittura
ipotizzando la celebrazione dei relativi processi nel 2014; tuttavia,
non risulta disponibile alcuna informazione in relazione al termine
effettivo delle indagini che, alla luce dei molti particolari
riportati dal quotidiano, nel dicembre del 2013 si stessero avviando
verso la conclusione;
a parere dell’interrogante appare
quantomeno preoccupante come alcuna informazione sia rintracciabile
in relazione al seguito dell’inchiesta sugli 83 operai della
Ferriera deceduti dal 2000 e come la maggior parte degli esposti
presentati dal 2008 al 2012 da cittadini ed associazioni non abbia
avuto seguito;
se
il Ministro interrogato intenda attivare iniziative ispettive presso
l'autorità giudiziaria coinvolta nelle vicenda di cui in premessa,
ai fini dell'eventuale esercizio di tutti i poteri di competenza e
quale sia la tempistica
PRODANI
ARTINI
BALDASSARRE
BARBANTI
BECHIS
MUCCI
RIZZETTO
SEGONI
TURCO
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